Oscar Miglior Attrice: Brie Larson e Alicia Vikander a confronto

La notte degli Oscar è appena passata ed è tempo di bilanci e considerazioni sui vincitori del premio più ambito del Cinema. Nessuna sorpresa o quasi – nonostante l’indiscussa qualità dei nominati –  per quanto riguarda la categoria Miglior Attore Protagonista, che ha visto finalmente trionfare – alla sua sesta nomination – Leonardo Di Caprio per il ruolo nel drammatico Revenant del Miglior Regista Alejandro González Iñárritu.
Più stupore per quanto riguarda l’Oscar per il Miglior Attore Non Protagonista, conquistato da un inatteso Mark Rylance per Il Ponte della Spie di Steven Spielberg, a dispetto della più probabile (e desiderata) vittoria di Sylvester Stallone o Tom Hardy, entrambi davvero meritevoli del premio per le loro rispettive performance.
E per quanto riguarda le donne? Nella categoria Oscar Miglior Attrice, l’Academy ha deciso di premiare non solo la capacità di introspezione psicologica ma anche il talento in ascesa, incoronando due attrici giovani ed altrettanto promettenti, considerate talmente meritevoli da sbaragliare nomi della portata di Jennifer Lawrence, Charlotte Rampling, Rooney Mara o Kate Winslet. Ma conosciamo più da vicino queste giovani e talentuose attrici.

Oscar Miglior Attrice Protagonista: Brie Larson trionfa per il suo ruolo in Room.

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Brie Larson in una scena di Room

L’Oscar Migliore Attrice Protagonista è stato conquistato da Brie Larson. Classe 1989, l’attrice e cantautrice statunitense ha iniziato la sua carriera in tv, proseguendo con ruoli di supporto in produzioni indipendenti. La svolta professionale, ormai consacrata grazie all’Oscar, è arrivata proprio con lo struggente Room, in cui la Larson ha affrontato brillantemente la difficile  prova di calarsi nei panni di una madre che vive reclusa con il figlioletto di 5 anni, sotto il folle controllo di un uomo che l’ha sequestrata ed abusa di lei. Compito di mamma “Ma” Joy, trasmettere al piccolo tutta la luce possibile dal buio di un tetro seminterrato, colmando con tutto l’amore di cui è capace le profonde lacune di una vita vissuta all’interno di una stanza.

Per preparasi a girare questo ruolo “esasperante” – come lei stessa ha dichiarato – la Larson ha vissuto un mese in completo isolamento, lasciando che la solitudine forzata favorisse il raffiorare di ricordi d’infanzia fondamentali alla costruzione di un personaggio così complesso. Brie, infatti, si è trasferita da Sacramento a Los Angeles insieme alla madre e alla sorella quando aveva solo 7 anni, andando a vivere, a causa delle precarie condizioni economiche in cui versava la famiglia, in un minuscolo appartamento con un letto ribaltabile, un luogo non molto più spazioso e confortevole della stanza in cui è stato ambientato Room.
L’amore e la rassicurante positività della madre, tuttavia, hanno fatto sì che quest’esperienza non risultasse devastante per lei e la sorella, offrendo uno spunto derterminante ed inconsapevole per quello che poi sarebbe stato il film che ha permesso a Brie di conquistare il suo primo Oscar.
Un ruolo gestito con naturale semplicità ed una capacità rara di immedesimarsi negli abissi della disperazione di una donna e di una madre che – a dispetto delle altre grandi performance in nomination – non è potuto passare inosservato agli occhi severi ma giusti dell’Academy.

Alicia Vikander: Oscar Miglior Attrice Non Protagonista per The Danish Girl

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Alicia Vikander in una scena di The Danish Girl

Sul fronte Oscar Miglior Attrice Non Protagonista, la notte degli Oscar ha visto trionfare la dolcissima Alicia Vikander che, grazie alla sua ispirata performance in The Danish Girl, ha portato a casa l’Oscar alla sua prima nomination, esattamente come la collega di statuetta nella categoria Miglior Attrice Protagonista. Classe 1988 – solo un anno in più rispetto alla Larson –  l’attrice svedese ha cominciato la sua carriera come ballerina, per poi virare – a questo punto si può osare dire fortuitamente – verso il cinema, a causa di un infortunio. Dopo vari ruoli minori, l’attenzione del pubblico internazionale è arrivata nel 2012 per Anna Karenina, notorietà consacrata nel 2015 grazie al ruolo da protagonista in Ex Machina – titolare dell’Oscar 2016 per i Migliori Effetti Speciali – e The Danish Girl.
Nel film di Tom Hooper Alicia interpreta il ruolo di Gerda, artista inappagata e moglie amorevole e comprensiva oltre ogni limite di un uomo (interpretato da Eddie Redmayne) che, prima per necessità, poi per gioco ed infine per un bisogno molto più profondo, assume le sembianze e l’identità di una donna. Un percorso che appare inesorabile fin dall’inizio, nel quale Gerda decide di non abbandonare e sostenere il proprio marito, pur sapendo di accompagnarlo lungo un cammino che ne decreterà la definitiva perdita.
Un ruolo completamente opposto a quello di freddo umanoide dotato di intelligenza artificiale per il quale l’abbiamo apprezzata in Ex Machina, che dimostra la straordinaria versatilità di questa giovane promessa del Cinema e che le ha permesso di superare nella corsa all’Oscar la deliziosa ritrosia di Rooney Mara o il carisma eccezionale di Kate Winslet.

Oscar Miglior Attrice: Larson e Vikander trionfano nel dimostrare un amore puro e che non conosce limiti

La notte cinematografica più importante ha visto quindi trionfare nella categoria Oscar Miglior Attrice due donne giovani, belle e capaci di addentrarsi con profondità e maestria nei meandri del lato più complesso della parola “amore”, quello che nelle insormontabili difficoltà vede la spinta per andare avanti contro ogni limite e che non conosce ostacoli di nessun genere.
L’una madre e l’altra moglie, Brie ed Alicia – alias Joy e Gerda –  hanno colpito l’Academy e affondato le rivali per il talento grazie al quale sono state in grado di incarnare due sfaccettature diverse ma altrettanto complesse della più nobile delle pulsioni umane, rappresentando un sentimento talmente forte da annullare se stesse ed i relativi bisogni in favore di ciò che rappresenta il Bene profondo dell’oggetto del proprio amore.

Definite rispettivamente “la nuova Jennifer Lawrence” e “la nuova Ingrid Bergman“, queste giovani donne sembrano avere tutte le carte in regola per una carriera lunga e prolifica.
Voi cosa pensate di queste due attrici e della loro vittoria agli Oscar 2016? Fatecelo sapere nei commenti e…appuntamento agli Oscar 2017!