Cannes 2018 – Under the Silver Lake: recensione del film

Under the Silver Lake parla della corruzione e del vuoto morale che domina il mondo dorato di Hollywood, nei cui sotterranei si nascondono assurde verità...

Dal regista dell’acclamato It Follows arriva un’altra storia di gioventù e misteri, sullo sfondo di una Hollywood inquietante, le cui fondamenta poggiano su inganno e crimini a sfondo esoterico. Parliamo di Under the Silver Lake che vede Andrew Garfield nei panni di un nerd di 33 anni, Sam, che – in un momento in cui la sua vita lavorativa e sentimentale sembrano essere in stallo – si trova alle prese con la sparizione di una bellissima ragazza bionda della quale si è invaghito (Riley Keough), sinistramente collegata con l’omicidio di un milionario della zona.

Il luogo in cui abita Sam è costellato di strani eventi, fra assassini di cani, scoiattoli suicidi e la sensazione di oscure presenze, elementi che sembrano essere riportati in una serie a fumetti dal misterioso titolo Under the Silver Lake, in cui si accenna alla natura criptica che si cela dietro a tali accadimenti. Per risalire ai responsabili, in grado di dare una risposta definitiva a Sam circa l’ipotetica morte di Sarah, l’unico modo è decifrare una serie di codici, le cui origini partono dai testi della band più in vista del momento, Jesus and the Frankenstein wives.

Under the Silver Lake Cinematographe.it

Sam (Andrew Garfield) è un disincantato 33enne che scopre una donna misteriosa, Sarah (Riley Keough), che si diverte a giocare nella piscina del suo appartamento. Quando lei svanisce, Sam intraprende una ricerca surreale in tutta Los Angeles per decifrare il segreto dietro la sua scomparsa, che lo porta nelle profondità più oscure del mistero, dello scandalo e della cospirazione nella Città degli Angeli.

Il nuovo film di Robert David Mitchell si poggia sulla capacità di Andrew Garfield di reggere l’intero film, con la sua immagine arruffata e frenetica da ex supereroe arrampicatore. In una realtà in cui la masturbazione sembra la forma di soddisfazione sessuale più appagante e il valore di una persona si misura in base alla sua posizione lavorativa, Under the Silver Lake parla della corruzione e del vuoto morale che domina il mondo dorato di Hollywood, portando alla luce come la maggior parte delle produzioni artistiche, fonte di ispirazione per milioni di persone, abbiano in realtà un’origine posticcia e siano nate con l’unico proposito di generare guadagno.

Sconvolto dalle verità acquisite e determinato a scoprire se c’è ancora una possibilità di salvare la ragazza dei suoi sogni, Sam si rivela un perfetto detective per un caso surreale, in cui le mappe che conducono all’obiettivo si trovano dentro le scatole di cereali e i sotterranei della Città degli Angeli sono il quartier generale della decadenza che imperversa nell’ambiente.

Under the Silver Lake Cinematographe.it

Fra numerosi riferimenti cinematografici, dal David Linch di Mulholland Drive, ma anche di Twin Peaks, con Sarah che sembra assumere le caratteristiche di una nuova Laura Palmer, passando per Alfred Hitchcock e senza dimenticare la ragazza col palloncino rosso, che sembra venir fuori da IT, Under the Silver Lake mette tanta, troppa carne al fuoco, auto-penalizzando la sua fluidità narrativa e rivelandosi un’opera confusionaria, il cui effetto scenico risulta inferiore alla complessità ammirevole della messa in scena. Un’occasione colta solo in parte per Mitchell, che forse – questa volta – ha peccato un po’ di presunzione nel voler gestire così tanto materiale in una lunga e unica pellicola.

Under the Silver Lake arriverà nelle sale americane a giugno, mentre non è ancora disponibile una data di distribuzione italiana. Nel cast del film troviamo anche Grace Van Patten, Jimmi Simpson, Riki Lindhome, Callie Hernandez, Zosia Mamet, Summer Bishil e Rex Linn.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 3
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2

2.7