Il principe dimenticato: recensione del film con Omar Sy

Commedia per famiglie diretta dal regista di The Artist, Il principe dimenticato è disponibile in Italia su Amazon Prime Video.

Commedia francese per famiglie interpretata dalla star di Quasi amici Omar Sy, Il principe dimenticato è disponibile in esclusiva sulla piattaforma di streaming Amazon Video. Firma la regia Michel Hazanavicius, che ha diretto anche l’indimenticabile The Artist, qui in una versione quasi disneyana. Accanto a Sy, anche l’attrice Bérénice Bejo (moglie del regista) e il caratterista François Damiens.

Il principe dimenticato, una commedia sulla fine dell’infanzia

il principe dimenticato cinematographe.it

Protagonisti del Il principe dimenticato, la “piccola” Sofia (Sarah Gaye) e suo padre (Omar Sy). La ragazzina, ormai alle soglie dell’adolescenza, è la sovrana indiscussa del proprio mondo immaginario dove vive in una sorta di realtà parallela. Qui, in una specie di grande set hollywoodiano, si susseguono le storie di principi, fate, principesse e di personaggi di varia natura, ma tutti frutto di un ricordo più o meno lontano. In un primo momento, un personaggio molto importante del “set dell’inconscio” di Sofia è proprio il padre, che indossa una sgargiante divisa da principe azzurro. Quando, però, la ragazzina si trova nella delicata fase di passaggio tra infanzia e età adulta, la maggior parte dei suoi ricordi si sbiadiscono e sono rimpiazzati da nuove suggestioni e priorità. Padre compreso.

Tutta la narrazione, dunque, si sviluppa sul doppio filone del “reale” e dell'”inconscio”, dove il primo ha una forte influenza sul secondo. Così, al primo litigio importante tra padre e figlia, corrisponde un terremoto devastante nell’immaginazione della ragazzina: è il segnale di una rottura brusca con la Sofia-bambina e, quindi, con tutti i suoi amici e compagni di giochi.

Una fiaba gradevole e romantica

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Pur partendo da un tema molto intimo, il rapporto tra padre (vedovo) e figlia, Il principe dimenticato affronta la questione con uno stile fiabesco, con un’ambizione visiva da grande produzione fantasy. I personaggi che si incontrano nell’inconscio di Sofia sono tutti caratterizzati come buffe componenti dell’immaginazione infantile, quindi hanno l’aspetto di personaggi dei cartoni animati, che si tratti di attori reali o di pupazzi ricostruiti in 3D.

Se Sofia è il perno attorno al quale ruotano i due mondi, “il padre / principe” interpretato da Omar Sy è il mattatore sia di una sia dell’altra realtà. Accanto a lui, per costruire il love interest che non manca (quasi) mai nella commedia, la trasformista Bérénice Bejo, qui nei panni della vicina di casa / “signora della porta” (nell’immaginazione di Sofia). L’attrice, pur nella sua fisicità più che riconoscibile, mette un attimo da parte la sua aria sofisticata, per indossare i panni dell’imbranata, adorabile, ficcanaso eroina romantica della storia.

Il principe dimenticato, un film dal respiro internazionale

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Siamo molto lontani dal delizioso The Artist, che ha reso famoso Michel Hazanavicius e ha conquistato la platea internazionale di cinefili e nostalgici, però non si può negare a Il principe dimenticato di provare a proporre qualcosa di nuovo nella commedia europea. Innegabile anche l’ispirazione del film Pixar Inside Out, che per primo (e praticamente unico) ha rappresentato l’inconscio infantile con immagini forti ed evocative, costruendo una fiaba sui processi psicologici della scelta.

Anche in questo caso, esattamente come in Inside Out, i personaggi che vivono nell’immaginazione di Sofia devono fare i conti col tempo che passa e adattarsi, dal mondo colorato e divertente dell’infanzia, a quello più cupo e complesso dell’adolescenza. Apice di questo processo è l’incontro tra il principe-Sy e la madre defunta di Sofia e regina degli “Ubliati” – strana traduzione dal francese oublié, dimenticato – (Eye Haydara), che spiega la necessità di dimenticare anche gli affetti più importanti, per poter andare avanti.

Perché vedere Il principe dimenticato

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Al di là di qualche idea interessante e del tono generale frizzante e gradevole, Il principe dimenticato è un film che merita un’occhiata per il modo in cui tratta il tema della paternità. Come nella (inquietante) tradizione disneyana, infatti, la principessa protagonista è orfana di madre e si trova ad affrontare il passaggio da bambina a donna davanti agli occhi increduli e terrorizzati della figura paterna. Indubbiamente, quello di una ragazza con suo padre è un rapporto che a molte spettatrici potrebbe interessare approfondire, ma Il principe dimenticato è solo in parte dedicato a un pubblico di donne adulte.

Forse il film è più indicato per una visione padre-figlia, quando – però – gli spettatori hanno più o meno la stessa età dei protagonisti. Da un lato, infatti, mostra alle ragazzine la difficoltà di un padre di comprenderle in un’età in cui tutto – dal corpo, alle emozioni – si rivoluziona, dall’altro mostra ai padri la necessità di lasciar andare le giovani donne verso la loro vita da adulte.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 2.5

2.7