RomaFF13 – Il Mistero della Casa del Tempo: recensione del film di Eli Roth

Il Mistero della Casa del Tempo è essenzialmente un film mirato a far divertire i più piccoli nella notte più spaventosa dell'anno.

A distanza di più di 15 anni dal suo debutto alla regia con Cabin Fever e distanziandosi dal prediletto genere horror-thriller, Eli Roth dirige un cast d’eccezione nel film fantasy Il Mistero della Casa del Tempo (The House With a Clock in its Walls), trasposizione cinematografica del romanzo La pendola magica di John Bellairs.

Lewis Barnavelt è un ragazzino di 10 anni che, in seguito all’improvvisa morte dei genitori, è costretto a trasferirsi dal suo tutore legale, il bizzarro e stravagante Zio Jonathan, interpretato da Jack Black, proprietario di una casa altrettanto misteriosa in cui si sentono strani rumori e si notano strani comportamenti. Mrs Zimmerman (Cate Blanchett), l’amica di Jonathan che condivide la casa con lui, e lo Zio sono dei potenti maghi, con una missione da portare a termine. Sarà compito di Lewis scoprire cosa si nasconde tra i muri della casa “stregata” e i segreti legati al ticchettio dell’orologio che tormenta la dimora.

Il Mistero della Casa del Tempo: una semplicità costruttiva che strizza bonariamente l’occhio ai più piccoli

Il Mistero della Casa del Tempo Cinematographe

Eli Roth dirige quello che può essere essenzialmente considerato un film per bambini, in cui l’elemento fantasy prevale sul tentativo di creare una certa suspense (grazie al quale avrebbe forse prodotto un thriller ben confezionato, nonostante mirasse a ben altro, non certo a creare ansia o spaventi repentini). Il Mistero della Casa del Tempo si adagia fin da subito su tempi abbastanza lenti e sembra che faccia fatica anche ad avviarsi. Una semplicità costruttiva sicuramente adatta per il pubblico a cui la pellicola – o meglio Jack Black – sembra strizzare l’occhio bonariamente.

Eric Kripke (noto per aver creato la celeberrima serie tv Supernatural) si è occupato di scrivere la sceneggiatura del film, adattandola dal romanzo di Bellairs. Senza troppe complessità gratuite, Kripke consegna una sceneggiatura lineare, che non necessita di doppi sensi o di un particolare sforzo cognitivo, e che mira a far risaltare maggiormente quello che può e deve essere considerato il protagonista indiscusso del film, Jack Black. Se vogliamo essere proprio puntigliosi, lo sceneggiatore ha creato anche una sorta di sotto trama che è stata solo accennata e che sarebbe stata interessante da esplorare, magari indirizzando il film anche verso nuovi orizzonti.

Il Mistero della Casa del Tempo si costruisce sulle performance di Jack Black e Cate Blanchett

Il Mistero della Casa del Tempo Cinematographe

Un fantasy Jack Black-centrico? Tutto sembra ruotare attorno alla grande capacità mimica-gestuale dell’attore, che forma, insieme a Cate Blanchett, un duo di personaggi stravaganti perfettamente irriproducibile. Unica nota un po’ negativa dal punto di vista recitativo, è che sembra che Jack Black faccia il gigione in alcune scene, come se volesse catturare ancora più attenzione di quella che già ha (a tal proposito siamo sicuri che Black abbia contribuito a creare una particolare scena che vi rimarrà impressa a lungo). Le dinamiche e la chimica che si possono notare tra Black e la Blanchett fin dall’inizio aiuta a dare un tono al film, diventando essi stessi IL film. Conosciamo particolarmente bene la versatilità di Cate Blanchett, avendo sperimentato innumerevoli generi cinematografici ed essendosi cimentata in vari ruoli, ma vederla in questi tipi di personaggi provoca sempre un certo straniamento.

Si dice che gli attori bravi parlino con gli occhi, ed essenzialmente è quello che accade con Black e la Blanchett, nonostante questa pellicola non renda loro giustizia. I due non diventano soltanto i “genitori adottivi” del protagonista interpretato da Owen Vaccaro, ma è come se trascendessero i loro ruoli cinematografici, indirizzandosi direttamente al pubblico in qualità di tutori. Si vede fondamentalmente un’evoluzione dei due personaggi, in linea con l’evolversi della vicenda: cambiamento corredato da una particolare mimica e gestualità. Le strizzatine d’occhio, i movimenti particolari dello sguardo volti a sottolineare l’ambiguità, i sorrisi innaturali e talvolta sinistri, accolgono gli spettatori non appena vengono presentati lo Zio Jonathan e Mrs Zimmerman, per poi trasformarsi gradualmente in sguardi comprensivi e protettivi, dolci sorrisi, e in una distensione dei tratti facciali.

Il Mistero della Casa del Tempo Cinematographe

Come già precisato, occorre guardare Il Mistero della Casa del Tempo senza troppe pretese, considerandolo per quello che in realtà è: un film per bambini, che per giunta uscirà nelle sale cinematografiche nella notte più spaventosa dell’anno, il 31 ottobre ad Halloween. Una pellicola confezionata con elementi fantasy “thriller”, per suscitare qualche piccolo sobbalzo nei più piccoli, che sicuramente non rimarranno delusi!

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.8