Venezia 74 – Ella & John – The Leisure Seeker: recensione del film di Paolo Virzì

Ella & John, il film di Paolo Virzì tratto dal libro In viaggio contromano, rivendica la libertà di porsi contro scelte forzate e dettami sociali.

Ella & John (The Leisure Seeker) è il film, in concorso alla 74ª Mostra del cinema di Venezia, diretto da Paolo Virzì con Donald Sutherland e Helen Mirren nel cast. Adattando il romanzo In viaggio contromano di Michael Zadoorian, Paolo Virzì ritrae la commovente storia di Ella e John Spencer, una coppia attempata che intraprende un viaggio con un vecchio camper, soprannominato The Leisure Seeker.
Questa temeraria coppia di anziani una mattina estiva decide di fuggire da un fato doloroso composto da cure mediche e ospedali, piantando figli e famiglia per avventurarsi lungo la Old Route 1. John è un ex professore di letteratura, vive di momenti di lucidità e di altri in cui soffre di gravi perdite di memoria, Ella identicamente ha i suoi acciacchi ma è vigile e carismatica. Il loro viaggio attraversa l’America tra i luoghi della loro vita, ripercorrendo storie, avventure e ricordi, di cui si servono per fuggire ancora più lontano, da un’ America e una vita che non è più la loro.

Ella & John, il film di Paolo Virzì tratto dal libro In viaggio contromano, rivendica la libertà di porsi contro scelte forzate e dettami sociali

Ella & John

Paolo Virzì è innegabilmente un maestro nel delineare i punti di forza e di debolezza dell’uomo; cattura la migliore, la più selvaggia, la più miserevole umanità, cogliendo ogni sfumatura e dando il giusto peso a ogni parola. Una pellicola che ha di virziniano molto di più di quello che forse lo stesso regista sarebbe disposto ad ammettere, i cui personaggi sono così imperfetti, brutali, spassosi e anacronistici che si dilungano in discorsi che intratterrebbero lo spettatore per ore, per giorni interi.

Questo viaggio è una vera fuga d’amore, la scelta di vivere, ancora una volta e sempre, di due persone che non conoscono altro modo se non quello di stare assieme; c’è una parvenza di ribellione in questo film che rivendica la libertà di porsi contro scelte forzate che spingono spesso gli anziani ad essere rinchiusi in strutture mediche per volere magari di un medico o secondo dettami sociali. Il loro è un viaggio intimo che crea uno spaccato nella loro esistenza che li porterà da Boston a Key West, città abitata da uno degli scrittori preferiti di John, Ernest Hemingway.

Ella & John – The Leisure Seeker ha la potenza di non inciampare in cliché o di raffigurare erroneamente un’America turistica, vista con gli occhi dello straniero, questo non accade mai ed è una benedizione assoluta. Nonostante la storia sia ben contestualizzata nel periodo ante Trump e quindi durante la sua campagna elettorale, ciò non destabilizza la narrazione ma la rende ancora più affascinante, come nella splendida scena in cui i due fuggiaschi si trovano nel ben mezzo di una manifestazione in favore di Trump, un momento che li rende ancora più estranei a quel mondo, al nostro tempo.

Donald Sutherland e Helen Mirren: due attori monumentali diretti con complessità e devozione

John è una persona affascinante, ha i suoi momenti, i suoi vuoti di memoria, ma che non sono mai davvero vuoti, lui è così affollato di ricordi, di pagine di letteratura che inevitabilmente crea alchimia con chiunque lo ascolti, la sua mente è così ampia, intrigante e imprevedibile da scatenare momenti malinconici ma anche spassosi e ridicoli. Ella & John è un film che sa rischiare, che sa raccontare in modo totale l’imperversare di una malattia così pungente e abissale, ma che non cerca mai alcun tipo di compassione.
Donald Sutherland e Helen Mirren dimostrano ancora una volta la capacità di potersi misurare con qualsiasi ruolo, dando corpo e anima per due personaggi bislacchi e poetici, due attori monumentali diretti con complessità e devozione, in cui viene ben riletta e descritta la libertà di due persone che scelgono un altro mondo, un altro destino, un’altra strada, che va meravigliosamente ad aggiungere vita alla vita stessa.
Paolo Virzì firma un’opera indimenticabile, senza tempo, che viaggia verso gli Oscar, grazie a due attori imponenti che speriamo possano essere insigniti dei giusti riconoscimenti.
Regia - 4
Sceneggiatura - 4.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 4
Sonoro - 4
Emozione - 4

4