Cannes 2021 – Cette musique ne joue pour personne: recensione

L'ultimo film del regista francese Samuel Benchetrit utilizza un umorismo marcatamente demenziale per omaggiare il potere terapeutico della poesia, del teatro e dell'amore.

Vanessa Paradis, François Damiens e Valeria Bruni Tedeschi sono gli scanzonati protagonisti di Cette musique ne joue pour personne (Love song for tough guys), la commedia di Samuel Benchetrit, presentata nella nuova sezione Première di Cannes 2021. Un film ambientato in un porto del nord della Francia, in cui si susseguono una serie di vicende fra il comico e l’assurdo, che man mano connettono tutti i protagonisti. Sullo sfondo di una romantica ricerca del batticuore perduto o mai provato.

Nel contesto di una città abitata da individui alla perenne ricerca dell’amore o di una passione in grado di riaccendere la scintilla vitale, un boss del crimine (François Damiens), con un’affascinante ma trascurata moglie a casa che ancora lo ama (Valeria Bruni Tedeschi), si infatua di una cassiera del supermercato locale e manda suo fratello (Ramzy Bedia) a consegnarle le sue maldestre e poco comprensibili poesie per ottenere un appuntamento. Nel frattempo –  la figlia adolescente goffa e insicura del boss (Raphaëlle Doyle) rivela di essersi innamorata di un ragazzo, il “duro” della scuola che frequenta (Jules Benchetrit). Altrove ma non troppo lontano, uno scagnozzo (Gustave Kervern) si appassiona improvvisamente al teatro musicale amatoriale della città, scoprendo un’inedita parte di sé grazie a un’attrice non esattamente centrata (Vanessa Paradis).

Cette musique ne joue pour personne: una banda di strampalati alla ricerca dell’amore

Cette musique ne joue pour personne, Cinematographe.it

L’ultimo film del regista francese Samuel Benchetrit utilizza un umorismo marcatamente demenziale per omaggiare la poesia, il teatro e le passioni in generale, attraverso la ricerca dell’amore e della bellezza da parte di una massa umana dalla vita sconclusionata, bramosa di tornare a entusiasmarsi.
L’assurdità delle situazioni affrontate dona al film un andamento piuttosto irregolare, in cui gli effettivi spunti interessante restano questa romantica ricerca da parte di individui palesemente votati alla violenza e il messaggio sul potere salvifico dell’arte, una terapia accessibile a chiunque, indipendentemente dalla posizione occupata nella società, che si erge a unica sana via di fuga da una realtà alienante.

Un messaggio più che mai attuale e declinato contrapponendo la deriva sentimentale che caratterizza i nostri tempi, in cui non si riesce a fare a meno di riconoscere l’abisso culturale rivelato da trasmissioni come Temptation Island ma, contemporaneamente, non si riesce a fare a meno di vederle, in una sorta di voyerismo ipnotico che ci aliena sempre di più dalla vita reale.

Ciò che viene a mancare nel film di Benchetrit è la coerenza narrativa che una commedia di questo tipo richiederebbe, per poter davvero divertire senza confondere e infine stancare il pubblico, costretto a saltare da una gag all’altra cercando di seguire il filo di un discorso del quale si perde progressivamente la visione insieme.

Cette musique ne joue pour personne resta quindi un’opera con buoni spunti ma decisamente troppa carne al fuoco, che dona la sensazione di un’urgenza narrativa quasi isterica, non diretto verso una direzione precisa e stemperato da un umorismo dell’assurdo che può piacere come no ma che non risulta comunque sufficiente a sostenere una storia che sembra girare ripetutamente attorno a se stessa.
Il film, una produzione franco-belga guidata da Single Man Productions e JM Films, uscirà nei cinema francesi l’1 settembre, distribuito da  UGC Distribution, mentre le vendite internazionali della pellicola sono state affidate a Orange Studio. Cette musique ne joue pour personne arriverà prossimamente anche nelle sale cinematografiche italiane grazie a I Wonder Pictures.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 2

2.3