By the Sea: recensione del film con Angelina Jolie e Brad Pitt

By the Sea è un film del 2015 scritto, diretto e interpretato da Angelina Jolie (all’epoca ancora Angelina Jolie Pitt), accompagnata sullo schermo dal marito Brad Pitt, Mélanie LaurentMelvil Poupaud. Si tratta della seconda collaborazione dei Brangelina sul grande schermo dopo Mr. & Mrs. Smith e prima del loro discusso divorzio, nonché del terzo film diretto dalla Jolie dopo Nella terra del sangue e del miele e Unbroken. Dal punto di vista commerciale, By the Sea si è rivelato un clamoroso fiasco, raccogliendo solo poco più di 3 milioni di dollari (di cui buona parte all’estero) a fronte di un budget di circa 10.

Leggi anche: By the Sea dove è stato girato? Ecco le location del film di Angelina Jolie con Brad Pitt
By the Sea

Nel pieno degli anni ’70, la coppia americana formata da Vanessa (Angelina Jolie) e Roland (Brad Pitt) si trasferisce in un piccolo albergo di una località marittima nel sud della Francia. Roland è un affermato scrittore, ed è alla ricerca di ispirazione per il suo nuovo romanzo. Vanessa dal canto suo è afflitta da un disagio esistenziale scaturito dal cattivo periodo del suo matrimonio e da un trauma del suo recente passato. I due trascorrono separati gran parte delle giornate: Roland fra molti bicchieri bevuti e poche pagine scritte, Vanessa fra solitarie passeggiate e lunghe attese in stanza. La vita della coppia subisce un’inaspettata scossa con l’arrivo nella stanza accanto di Lea (Mélanie Laurent) e François (Melvil Poupaud), una coppia di giovani e freschi sposini che i due riescono a spiare da un buco nel muro.

L’interesse voyeuristico e sessuale verso la coppia più giovane diventa per Roland e Vanessa la scintilla per rivitalizzare il loro logoro e sopito matrimonio, e contemporaneamente la miccia che fa deflagrare turbamenti e rancori mai del tutto superati.

Sotto la scorza di splendide location e dei suoi celebri protagonisti, By the Sea cela una disarmante pochezza di contenutiBy the Sea

Pur apprezzando il coraggio di Angelina Jolie nel realizzare un film dal gusto retrò, dai ritmi dilatati e dai lunghi silenzi volti a scandagliare l’animo dei personaggi, fin dai primi minuti di By the Sea abbiamo la sensazione di un film sbagliato sotto tutti i punti di vista, che sotto la scorza delle splendide location, della fotografia patinata da soap opera e del richiamo mediatico dei propri protagonisti cela una disarmante pochezza di contenuti e uno scialbo sviluppo narrativo. Non c’è mistero, non c’è appagamento, non c’è un profondo e ben delineato sviluppo dei personaggi, non ci sono l’intimismo e il realismo tipici di quella Nouvelle Vague esplicito punto di riferimento del film. By the Sea si trascina così stancamente, senza una direzione chiara e precisa da seguire, indebolito da una sceneggiatura monocorde e scarna e dalle piatte musiche di Gabriel Yared, incapace di creare partecipazione emotiva nello spettatore.

Nel tentativo di rendere la crisi interiore e matrimoniale della protagonista, la Angelina Jolie regista indugia ripetutamente su se stessa, dando vita a lunghe ed estenuanti sequenze in sottoveste (e anche a un paio di nudi) che nulla aggiungono allo spessore narrativo ed emotivo della pellicola. Brad Pitt dal canto suo recita in maniera incredibilmente sciatta e svogliata, senza riuscire a fornire una caratterizzazione accettabile del proprio personaggio e facendo sorgere il legittimo dubbio che l’unico motivo della sua presenza sul set sia legato al matrimonio (poi finito) con la Jolie. Quello che nelle intenzioni della regista vorrebbe essere il climax finale diventa così solo la provvidenziale accelerata conclusiva della pellicola, che con una rivelazione quantomai scontata e già vista chiude una pellicola veramente sfibrante anche per gli spettatori più navigati.

By the Sea è paradossalmente un film sull’incomunicabilità che finisce per non comunicare nulla allo spettatore

By the Sea si riduce a un banale doppio gioco di voyeurismo, nel quale lo spettatore si ritrova a spiare dallo schermo il fallimento e la possibile rinascita di una coppia che a sua volta spia dal buco nel muro il rigoglio e la possibile caduta di un’altra, specchio di ciò che è stato e forse non può più essere. Assistiamo così alla contraddizione di un film basato sull’incomunicabilità di una coppia che finisce per non comunicare nulla allo spettatore, se non il tentativo fallito di fare un buon film sulla crisi del matrimonio e i tristi e profetici riflessi di By the Sea nella vita reale di Brad Pitt e Angelina Jolie.

By the Sea

By the Sea chiude nel peggiore dei modi il sodalizio artistico e sentimentale fra Angelina Jolie e Brad Pitt, dimostrandosi un sonoro fiasco sia dal punto di vista economico che da quello artistico. Un brutto passo falso nella carriera da regista della Jolie, a cui va comunque riconosciuta l’attenuante di aver messo tutta se stessa in un progetto audace e difficile, che l’ha coinvolta in prima persona a più livelli.

Regia - 2
Sceneggiatura - 1.5
Fotografia - 2
Recitazione - 2
Sonoro - 2
Emozione - 1.5

1.8

Tags: Brad Pitt