Domani: recensione del documentario di Cyril Dion e Mélanie Laurent

Il mondo inizierà ad estinguersi tra meno di trenta anni. Pensate sia l’inizio di un nuovo film? Non lo è. Sta succedendo ora, adesso, al nostro Pianeta. Cambiamenti alterati, distruzione della biodiversità, abuso smoderato delle risorse che con amore la Terra ci ha da sempre offerto. Ed i primi colpevoli siamo noi, ovviamente. Noi, che come famelici animali abbiamo azzannato e sperperato i meravigliosi frutti donatici con generosità dal suolo, depauperando senza vergogna un luogo da principio non nostro, ma il quale ci era stato semplicemente concesso di abitare. Un luogo al quale è arrivato il momento di restituire ciò che abbiamo sottratto, collaborando insieme per renderlo rigoglioso ancora una volta.

Domani è l’esempio necessario da cui si ha bisogno di ricominciare, l’insegnamento basilare per ripartire dei nostri sbagli e renderli così pace per la nostra Terra.

Nato dalla lettura di un articolo pubblicato nel 2012 dalla rivista Nature, Domani è la volontà del regista Cyril Dion e dell’attrice Mélanie Laurent di lasciare aperto ai loro figli lo spiraglio di un futuro migliore, andando alla ricerca di uomini e donne che, decisi a non voler vedere finire il loro mondo, si sono attivati in ogni diversa parte del globo per dare un contributo significativo alla prospettiva dell’avvenire.

Partendo dai capisaldi di una stabilità mondiale, Cyril e Mélanie insieme alla loro squadra, si propongono di raccontare le alternative alle metodologie attuali nei campi dell’agricoltura, dell’energia, dell’economia, della democrazia e dell’istruzione, mostrando la possibilità di scelte ecologiche e naturali più vicine alla salvaguardia della terra e della sua popolazione. Le intelligenti trovate di un numeroso gruppo di persone che può fare la differenza, un documento essenziale per l’incontro con il domani.

Spiazzante quanto incoraggiante, preoccupante quanto speranzoso, il doveroso documentario di Cyril Dion e Mélanie Laurent Domani nasce dalla Francia per toccare più punti del Pianeta, dalla gigante America alla povera India, dalle stradine accoglienti di paesini inglesi alle fredde lande di territori scandinavi, un viaggio deciso ad aprire bruscamente gli occhi a chi ancora si permette di agire con arroganza contro le fortune che ci sono state elargite, denunciando la predazione cumulativa per aumentare i propri guadagni e render noti i rischi contro il quale il nostro Pianeta si sta velocemente avviando.

Domani – Un grido di aiuto per migliorare il futuro

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Un grido di aiuto, un allarme rumoroso per far cadere quei fondamenti su cui fin ora il mondo si è erroneamente poggiato, stimolando la creatività e l’ingegno per combattere chi insaziabilmente ha fagocitato ogni singola fonte di sopravvivenza concessagli dalla natura, un tornare autonomi e nutrire un affetto per la flora e la fauna che sembra essersi perso durante il nostro cammino verso il progresso.

Considerare i rischi di un’estesa globalizzazione, ridimensionare il potere dei pochi, dare nuove preparazioni alla vita negli ambienti scolastici, rendere città e periferie società alimentari. Iniziative non semplici, non immediate, ma che con il trascorrere del tempo posso dare una possibilità concreta al nostro per ora incerto futuro, mostrate con genuina volontà dalla macchina da presa che ne riesce a cogliere l’intera, bellissima anima.

Un documentario tassativo, necessario: Domani è restituire alla Terra la sua sostanza

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Perché il nostro futuro si prospetta come un deserto spaventoso, ma la speranza, il luccichio nello sguardo di coloro che hanno raccolto i rifiuti da noi lasciati lungo la strada è iniziale e magnifico carburante per far ripartire il motore della storia, l’assemblaggio da parte dei registi di tante piccole realtà pronte a dare nel loro micro universo un cambiamento importante, fatto per cominciare insieme un nuovo racconto.

Un documentario tassativo, imprescindibile, obbligatorio, da far vedere e girare, il reclamo da parte della Terra di una sostanza che le abbiamo rubato e la quale deve esser restituita per continuare a vivere.

Regia - 4
Fotografia - 3.5
Sonoro - 4
Emozione - 4.5

4