A Beautiful Life: recensione del film Netflix con Christopher 

La recensione della commedia romantica del regista iraniano Mehdi Avaz con la popstar danese Christopher che sta spopolando su Netflix. Disponibile sulla piattaforma dall’1 giugno 2023.

C’è un film che sta letteralmente spopolando su Netflix. Stiamo parlando di A Beautiful Life, l’ultima fatica dietro la macchina da presa del regista iraniano Mehdi Avaz, che sin dal giorno del suo debutto sulla piattaforma a stelle e strisce lo scorso 1 giugno 2023 è volata ai vertici della top ten senza mai scollarsi dalle prime posizioni. I motivi del suo successo non vanno però ricercati nell’opera in sé, che come vedremo ha pochissimo di originale tanto nella storia quanto nei personaggi che la animano da offrire, bensì in una serie di ingredienti che hanno reso la ricetta appetibile e capaci di attirare sulla pellicola l’attenzione di una larga fetta di pubblico. Quest’ultima è formata in gran parte dall’esercito di fan che dai concerti si sono riversati sul web per assistere all’esordio cinematografico di Christopher Lund Nissen, in arte Christopher, la trentunenne popstar danese che del film è protagonista e autore della colonna sonora.

La presenza nel cast della popstar danese Christopher e la sua colonna sonora sono dietro al segreto del successo su Netflix di A Beautiful Life

A Beautiful Life - Cinematoraphe

Il segreto del successo planetario di A Beautiful Life dunque risiede in questa semplice ma a quanto pare efficacissima mossa studiata a tavolino dai produttori del film e sfruttata al meglio dallo sceneggiatore Stefan Jaworski, che con furbizia ha cucito addosso al cantante e attore scandinavo un personaggio su misura, quello di un giovane pescatore dalla voce straordinaria di nome Elliott, che viene scoperto per caso durante un’esibizione improvvisata in un locale e lanciato nel mondo dello spettacolo grazie a un video su TikTok. Ovviamente come ogni commedia romantica che si rispetti, il protagonista di turno finirà con il trovare l’amore, che nemmeno a dirlo sarà all’inizio pazzo e litigarello prima di lasciare spazio a una passione travolgente. Il ché non fa altro che consegnare al fruitore un copione già scritto, del quale conosce a memoria ogni singolo passaggio.

A Beautiful Life è una favola tra amore e musica convenzionale, oltre che una riflessione piuttosto leggera sullo show business e gli effetti della fama improvvisa

A Beautiful Life - Cinematographe

Il risultato è una favola tra amore e musica, oltre che una riflessione piuttosto leggera sullo show business e gli effetti della fama improvvisa, con tutte le insidie che essa presenta lungo il sentiero.  Niente insomma che l’abituale frequentatore del filone non abbia già visto. La parabola e la clamorosa scalata ai vertici delle hit parade mondiali del giovane Elliott, infatti, non sono poi tanto diverse da moltissime altre alle quali abbiamo assistito in passato sul grande e piccolo schermo. Restringendo il campo ai film a sfondo musicale, non bisogna andare poi tanto lontano nel tempo per rintracciare macroscopiche analogie e similitudini con quella della Lady Gaga nei panni di Ally nel remake di A Star Is Born firmato da Bradley Cooper. Ecco perché A Beautiful Life non passerà alle cronache cinematografiche per quello che racconta e nemmeno per come lo racconta, con Avaz che registicamente parlando si limita a mettere in quadro senza guizzi e pennellate ciò che la sceneggiatura gli ha indicato, facendo qualche passo indietro rispetto al lavoro fatto per i precedenti Toscana, Kollision e While We Live.

La direzione degli attori, le loro performance e la colonna sonora regalano allo spettatore quelle emozioni che la scrittura non riesce a fare scaturire

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Discorso diverso per la direzione degli interpreti, con la quale il cineasta iraniano piazza i suoi colpi migliori. É da qui che emergono le cose migliori, ossia nell’aver saputo ottenere da Christopher e Inga Ibsdotter Lilleaas, qui nelle vesti della giovane produttrice musicale Lilly, delle performance davvero intense e vere. Se c’è qualcosa che non viene mai meno nel film, quel qualcosa sono le emozioni, così forti e coinvolgenti da scaldare il cuore al punto tale da farci dimenticare in più di un’occasione la scarsa consistenza e la schematicità della scrittura. È dunque il contributo davanti la macchina da presa quello più utile alla causa, un contributo che è dato anche dai segmenti canori affidati alla straordinaria voce e ai bellissimi testi dei brani eseguiti dallo stesso protagonista, che vanno a comporre la pregevole colonna sonora di A Beautiful Life, il cui titolo viene proprio dall’omonima canzone del repertorio dell’artista danese. Una colonna sonora, questa, che contiene a sua volta diversi stati d’animo e diversi generi musicali e sonorità: dal pop di ispirazione folk dell’irresistibile Honey, I’m So High ai sentimenti toccanti di ballate emozionanti come la già citata title track e Led Me To You. Insomma, la pellicola di Mehdi Avaz ci dimostra ancora una volta che dove non arrivano le parole possono arrivare le note.

A Beautiful Life: conclusione e valutazione

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Una commedia romantica tra amore e musica piuttosto convenzionale nella scrittura e nella regia, tanto quanto nella confezione, capace però di regalare al pubblico emozioni forti e cangianti grazie alle performance attoriali e a una bellissima colonna sonora. Il regista iraniano Mehdi Avaz mette la firma sull’ennesima parabola sullo show business e gli effetti della fama improvvisa. Una prevedibilità e una schematicità nella scrittura che non impediscono al film di fare breccia nei cuori dei più sentimentali, ma soprattutto in quelli delle milioni di fan della trentunenne popstar danese Christopher che della pellicola è protagonista e autore della colonna sonora.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

3.2

Tags: Netflix