Instinct – Stagione 1: recensione della serie con Alan Cumming

Debutta in Italia, quasi in contemporanea con gli Stati Uniti, la nuova serie poliziesca tratta dal bestseller Murder Games di James Patterson.

Arriva quasi in contemporanea con gli Stati Uniti Instinct, una nuova serie di genere thriller-poliziesco con protagonista l’attore scozzese Alan Cumming. La prima stagione, composta da tredici episodi, è stata creata da Michael Rauch sulla base del romanzo Murder Games scritto a quattro mani da James Patterson e Howard Roughan.

Instinct: la psicologia dell’assassino al centro della nuova serie con Alan Cumming

L’attore protagonista interpreta Dylan Reinhart, professore di Comportamento Anormale presso l’università di New York e scrittore di successo in procinto di consegnare un secondo libro. Il primo, intitolato Freaks – Pazzi, è stato un grande successo e la sua editrice, Joan Ross, interpretata dal Premio Oscar Whoopi Goldberg, teme che il suo cliente non sia attualmente in grado di scrivere un secondo romanzo all’altezza del primo. Dylan è sposato con Andy (Daniel Ings), ex avvocato ora proprietario di un pub nella città. Ha promesso a suo marito che non sarebbe mai tornato a fare il suo lavoro precedente: Dylan, infatti, è un ex agente della CIA. Quando la detective del NYPC Lizzie Needham, si reca da Dylan per un consulto su un misterioso caso di omicidio, il protagonista vede l’opportunità di tornare a vivere con la stessa adrenalina di un tempo ormai passato.

Instinct cinematographe

Instinct ha un impianto narrativo tipico delle serie di questo stesso stampo. Pensiamo ad esempio al thriller giudiziario Le regole del delitto perfetto, o il thriller politico Scandal, o ancora il recente procedural drama di Ryan Murphy 9-1-1, o Forever, cancellata alcuni anni fa dopo un’unica prima stagione. Ciò che accomuna queste serie è una struttura che viaggia su due linee separate, ma non parallele: vi è una trama verticale che costituisce la vicenda di ogni singolo episodio – c’è un omicidio ed un assassino da acciuffare – ed una trama orizzontale che raccoglie, di puntata in puntata, informazioni che approfondiscono più da vicino le vite private ed i segreti dei protagonisti.

Alan Cumming e Bojana Novakovic: una coppia affiatata è il primo elemento a vantaggio di un’ottima serie

Sono i due protagonisti a guidare Instinct. Anzitutto va ad Alan Cumming il merito di riuscire a catturare l’attenzione dello spettatore sin dalla prima scena. Il suo Dylan Reinhart è un personaggio molto affascinante, spigliato, dotato di tanto acume e grandi capacità oratorie, un pizzico di saccenza, ironia e, sulle prime, anche mistero. D’altra parte l’ex spia CIA ha un passato inizialmente oscuro a chi guarda. Perché ha abbandonato il suo ruolo per dedicarsi all’insegnamento e alla scrittura? Tuttavia l’incontro con Lizzie riporta Dylan ad una nuova scintilla d’adrenalina. Anche il personaggio interpretato da Bojana Novakovic raccoglie una certa quantità di curiosità. Forse meno caratterizzata rispetto al suo nuovo partner, anche Lizzie proviene da un passato che si mostra pian piano come fosse il fianco di un ghiacciaio alle porte dell’estate. Dai caratteri apparentemente opposti, i due si trovano quindi a comporre una coppia quasi complementare, come fossero la mente e il braccio di un unico organismo (professionale).

Instinct cinematographe

Instinct si propone come prodotto televisivo aperto ad un pubblico davvero ampio. La tecnica registica utilizzata e la narrazione semplice ma contemporaneamente ricercata in alcuni dettagli e sofisticata alla vista dello spettatore, rendono la serie fluida e mai pesantemente impegnativa. Una focalizzazione sulla singola storia si apre e si chiude, come fosse uno yo-yo, sul privato dei due protagonisti principali, Dylan e Lizzie.
Nulla di eccezionale o, meglio, nulla di così originale ad un rapporto superficiale, eppure Instinct si lascia guardare con piacere non solo grazie alle citate qualità registiche e narrative, ma anche grazie all’ottimo apporto del cast guidato da un bravissimo Alan Cumming, splendidamente in forma e mattatore delle singole puntate.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.1

Tags: Rai