Ci mancava solo Nick: recensione della sit-com Netflix

Ci mancava solo Nick è la nuova sitcom Netflix che ha debuttato sul servizio streaming il 15 aprile. Nel cast Melissa Joan Hart e Sean Astin.

Nicole (Siena Agudong), soprannominata Nick, è una vendicativa tredicenne che architetta un subdolo piano volto a sconvolgere una famiglia composta da mamma carrierista (interpretata dall’ex stella di Sabrina, vita da strega Melissa Joan Hart), papà bonaccione (Sean Astin) e due figli all’incirca suoi coetanei, il sedicenne Jeremy (Kalama Epstein) e la più giovane Molly (Lauren Lindsey Donzis): l’intenzione è quella di fargliela pagare cara per averle inconsapevolmente rovinato la vita. La ragazzina s’infiltra, così, nel loro nucleo famigliare spacciandosi per una lontana parente. Il suo piano di vendetta si incrina, però, di fronte all’affiorare di sentimenti di tenerezza e affetto per quei genitori ‘adottivi’ cui intendeva dare lezione e che, invece, si ritrova ad amare.

Ci mancava solo Nick, sit-com che rielabora un immaginario passatista e superato

Ci mancava solo Nick (titolo originale: No Good Nick) è una sit-com in dieci episodi disponibile sulla piattaforma Netflix dal 15 aprile 2019: lungamente annunciata e trainata soprattutto dai volti noti (la Hart, nei panni della capofamiglia, su tutti), si rivolge a un pubblico di giovanissimi, se non addirittura a pre-adolescenti e bambini. Difficile pensare che qualcuno che abbia superato i dodici anni, di fronte alla mole di stimoli audiovisivi di altissimo livello di cui può fruire, s’appassioni a questo prodotto di modesta fattura che riporta indietro di parecchi lustri linguaggi e stili della serialità.

Ci mancava solo Nick cinematographe.it

In qualità di family comedy che s’appropria di un immaginario che rimanda a sit-com cult come La Tata, Ci mancava solo Nick inciampa nel déja-vu e nell’anacronismo: più che in un orizzonte a-temporale, s’incaglia in un loop passatista, segnando un cortocircuito rispetto al grande fermento creativo di questi anni. Priva di originalità, con una scrittura svogliata e una comicità piatta e automatica, la sit-com non ha nulla da aggiungere a quanto già mostrato in precedenza, e, per poterne apprezzare il povero intrattenimento, occorre davvero avere molto tempo da perdere davanti a un piccolo schermo.

Ci mancava solo Nick: comicità ridotta al minimo, accartocciata nei suoi automatismi

Se la scrittura è mediocre, l’interpretazione non compensa i vuoti d’ispirazione: gli attori-bambini (o poco più) assecondano un’istruzione anti-naturalistica, vanificando il naturale vantaggio dell’istinto e della mancanza di sovra-strutture. Ma la loro controparte adulta non migliora le cose: la Hart e Astin, marito e moglie caratterialmente agli antipodi, allestiscono una rappresentazione unidimensionale delle dinamiche di coppia, appiattendo – e non vivificando – uno script insipido e scempiato, ridotto ai minimi termini della comicità. L’obiettivo dei creatori della sit-com, David H. Steinberg e Keetgi Kogan, era quello di realizzare un prodotto principalmente mirato ad adolescenti e pre-adolescenti, ma godibile da tutti; eppure la pur lodevole intenzione resta tale dall’inizio alla fine per manifesta mancanza, più che di visione, di sottigliezza insieme scrittoria e interpretativa.

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Ci mancava solo Nick: in arrivo una seconda stagione

Secondo il sito Deadline, solitamente molto attendibile, Netflix avrebbe avviato la produzione di un totale di venti episodi della serie: al momento ne sono stati rilasciati solo dieci, ma è ipotizzabile che a questa prima stagione ne segua una seconda. Difficile pensare a un cambio radicale di passo, ma è possibile che la storia assuma, nell’ottica allargata di una “dilogia”, un senso più compiuto. Restiamo fiduciosi, anche se non sarebbe un male interrogarsi su certe scelte che Netflix, sempre più titanico, predatorio e arraffatore, sta compiendo. L’impressione, infatti, è quella di una sua complessiva negligenza nell’effettuare un “controllo qualità” sulle opere inserite nel catalogo, e di una generale assenza di volontà di operare una vera, meditata, forse a questo punto necessaria, selezione.

Regia - 1.5
Sceneggiatura - 1
Fotografia - 1.5
Recitazione - 1.5
Sonoro - 1.5
Emozione - 1.5

1.4

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