Star Wars: Mark Hamill supporta il ringiovanimento digitale, se necessario

Mark Hamill accetterebbe che il suo personaggio fosse ringiovanito digitalmente se la saga di Star Wars ne avesse bisogno. Il de-aging digitale è un argomento controverso che ha toccato franchise come quello della Lucasfilm, ma anche l'Universo Marvel

Un ringiovanimento in CGI? Mark Hamill sarebbe d’accordo

Mark Hamill dice che non ha problemi a essere ringiovanito digitalmente se un futuro film di Star Wars ne avesse bisogno. Le conversazioni sugli attori che vengono ricreati in modo digitale, per diversi motivi, sono diventate più comuni negli ultimi anni: un grande esempio è la discussione che ha circondato il ritorno di Leia nel franchise. Quando Carrie Fisher è morta prematuramente nel 2016, alcuni fan si sono chiesti se l’ultimo film avrebbe ricreato l’attrice attraverso il CGI (come avvenuto in Rogue One: A Star Wars Story ha permesso il ritorno del defunto Peter Cushing nei panni di Grand Moff Tarkin). Mentre da allora Lucasfilm ha confermato di non avere “piani” per ricreare digitalmente Fisher, Hamill sembra più aperto all’idea di essere digitalmente ringiovanito.

Il processo di de-aging, di ringiovanimento in CGI, è stato usato in molti film della Marvel Studios per creare versioni più giovani di Hank Pym (Michael Douglas) in Ant-Man e Tony Stark (Robert Downer Jr.) in Captain America: Civil War, rispettivamente. Per fare un confronto, il ringiovanimento di Kurt Russell in Guardiani della Galassia Vol. 2 è stato fatto principalmente attraverso il trucco, quindi il CGI non è l’unico modo per rendere gli attori più simili a loro stessi da giovani. Tuttavia, le tecniche di de-aging digitali hanno fatto molta strada dal terribile esperimento di X-Men – Conflitto finale del 2006, dove dei giovani Professor X (Patrick Stewart) e Magneto (Ian McKellen) sono stati visti in una sequenza di flashback e hanno iniziato a diventare una pratica standard a Hollywood, per questo motivo.

Molti sono comprensibilmente ancora contrari all’idea e la considerano irrispettosa, specialmente quando è usata per far “risorgere” attori che sono morti. Mark Hamill, d’altra parte, sembra non avere tali problemi. In effetti, l’ha già detto alla sua famiglia, come ha rivelato a Radio Times durante un’intervista:

Beh già ho detto alla mia famiglia ‘Assolutamente – pollice in su!’ Ma è davvero una questione di correttezza. Sono sicuro che dovevano andare nella tenuta Cushing e ottenere il loro permesso.

Hamill ha anche toccato la possibilità di vedere il suo ruolo di Luke Skwaylker interpretato da un attore più giovane. In passato, l’attore ha nominato Sebastian Stan – che ha una strana somiglianza con il giovane Hamill – e Jacob Tremblay come le sue scelte personali per interpretare la versione più giovane del Maestro Jedi:

Sai, è incredibile per me – George [Lucas] ha dato loro una tela così grande che saranno in grado di… Voglio dire, le possibilità sono infinite. Quindi chi lo sa? Mi chiedono anche: “Quale giovane attore pensi possa interpretarlo?” Il cielo è il limite. E sono sicuro che continueranno a fare queste cose per molto tempo dopo che me ne sarò andato.