Spider-Man: Homecoming – La storia fu scritta in tre giorni

Scrivere un film come Spider-Man: Homecoming non è impresa semplice, soprattutto quando si ha poco tempo a disposizione.

Vera ossatura del film, una cattiva sceneggiatura difficilmente porterà a ottimi risultati. Lo stesso Alfred Hitchcock affermava che per fare un buon film occorrevano tre cose: la sceneggiatura, la sceneggiatura e la sceneggiatura.

Eppure, ancora oggi, il ruolo di chi scrive i film è spesso lasciato nell’ombra, nonostante le imprese che spesso si ritrovano ad affrontare, come nel caso di Spider-Man: Homecoming,

Se il film di Jon Watts vi ha divertiti, è anche in gran parte merito di Jonathan Goldstein e John Francis Daley, autori della sceneggiatura. I due, noti per le commedie Come ammazzare il capo… e vivere felici e Come ti rovino le vacanze, hanno svelato di aver avuto solo 72 ore per consegnare l’idea della nuova storia con protagonista Peter Parker.

Intervistato da THR, Daley ha spiegato:

“Non c’era davvero tempo per farsi prendere dall’agitazione. Avevamo davvero pochissimo tempo per riuscire a farlo e anche scriverlo.”

Su cosa abbia entusiasmato i Marvel Studios della loro storia, Goldstein ha sottolineato l’importanza dell’ambiente scolastico in Spider-Man: Homecoming:

“Penso che sia stata la combinazione di umorismo all’interno del film, insieme alla possibilità di identificarsi, dal momento che raccontavamo una storia liceale che contenesse anche superpoteri. Penso sia qualcosa con cui tutti possano identificarsi. Solo perché ottieni superpoteri, non significa che diventi adulto o sofisticato o che conquisti quella ragazza.”

Poco tempo a disposizione, ma abbastanza per presentare ai dirigenti Marvel un’idea sulla carte vincente.

Spider-Man: Homecoming è stato accolto molto positivamente e il successo   è garantito. Tom Holland tornerà infatti a interpretare Peter Parker news sequel, oltre ad apparire nel tanto atteso Avengers: Infinity War.