Patty Jenkins spiega perché non ha girato Wonder Woman in digitale

Nostalgica o pragmatica? Patty Jenkins ha scelto di girare il suo film, "Wonder Woman", su pellicola e non in digitale: ora ci spiega anche il perché.

I trailer e gli spot di Wonder Woman non fanno altro che confermare, uno dopo l’altro, la bellezza delle riprese. Almeno, questa è la prima impressione. Dai filmati che si sono visti finora si può intuire come Patty Jenkins abbia utilizzato a fonda la sua sensibilità estetica di regista per creare una storia visiva che calzi a pennello alla più grande eroina del DCEU.

Patty Jenkins racconta i vantaggi di girare Wonder Woman su pellicola

Uno dei motivi principali per cui le immagini sono così belle, così tangibili, è dato dalla modalità di ripresa. Infatti, Patty Jenkins ha preferito girare Wonder Woman su pellicola e non in digitale. Per la precisione in 35 mm. Con la campagna promozionale del film in corso, la stampa ha avuto modo di chiedere delucidazioni in merito direttamente a lei.

“Sono ormai molti anni che lavoro a dei film e che mi occupo di regia. Allo stesso modo anche il digitale esiste ormai da parecchio tempo. Con il digitale di posso fare davvero molte belle cose. Ci sono cose che apprezzo davvero del digitale ma non sono la stessa cosa. C’è questa specie dei mito del ‘Oh, puoi fare davvero tutto con il digitale!’. Beh, se fosse vero, allora perché tutti i più grandi registi girano ancora su pellicola? È perché ne sanno meno degli altri? Per puro caso? Oppure è perché non riescono ad andare avanti con le nuove tecnologie? No. È perché ci sono alcune cose, alcune grandiose evasioni, che la pellicola ti offre la possibilità di operare. E che il digitale non permette”.

Potete ascoltare il resto dell’intervista a Patty Jenkins nel video qui sotto.