Luke Cage: cosa ha convinto Quentin Tarantino a non fare il film

Quentin Tarantino spiega perché ha infine deciso di non girare il film su Luke Cage, per cui immaginava Laurence Fishburne protagonista.

Sappiamo come Quentin Tarantino abbia valutato di girare un film su Luke Cage, ma ora il regista entra nel dettaglio sul perché abbia abbandonato l’idea

Il fatto che Quentin Tarantino avrebbe potuto portare al cinema Luke Cage è un pensiero che probabilmente provoca rimpianto in molti fan del regista e dei fumetti. Il premio Oscar, dopo aver diretto Le Iene e prima di passare a Pulp Fiction, aveva messo gli occhi sul personaggio Marvel. Come ha ricordato durante il podcast di Amy Schumer 3 Girls, 1 Keith, Tarantino era un grande collezionista di fumetti e i suoi due preferiti erano Luke Cage: Hero for Hire (successivamente divenuto Luke Cage: Power Man) e Shang-Chi: Master of Kung Fu.

Per questo, negli anni ’90, Quentin Tarantino aveva seriamente preso in considerazione l’idea di portare Luke Cage al cinema, ma a quanto pare la sua visione per l’attore principale non era stata accolta con favore dagli amici:

Ad avermi dissuaso… sono stati i miei amici fissati coi fumetti che mi hanno convinto a non farlo. Perché io pensavo che Larry Fishburne sarebbe stato perfetto per interpretare Luke Cage. Ma tutti i miei amici dicevano: ‘Deve essere Wesley Snipes.’ E io rispondevo: ‘Sentire, mi piace Wesley Snipes, ma Larry Fishburne è praticamente Marlon Brando. Penso che Fish sia l’uomo giusto.’ E loro: ‘Sì, ma deve mettersi davvero in forma. Snipes è già così!’ Al che ho detto: ‘Chi c**zo se ne frega! Non è così importante! Fan**lo, avete rovinato tutto!’

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Alla fine, il sogno è sfumato e Luke Cage ha dovuto attendere il 2015 per essere interpretato da un attore in carne e ossa: Mike Colter ha debuttato nei panni dell’eroe in Jessica Jones ed è poi divenuto protagonista di una serie tutta sua per due stagioni, oltre ad apparire in Iron Fist e The Defenders. Tarantino, tuttavia, non ha esattamente apprezzato l’idea di trasporre il personaggio ai tempi nostri, considerandolo più adatto a un’ambientazione anni ’70.