Agnelli: il biopic sull’Avvocato alle Giornate degli Autori di Venezia 74

Il biopic sull'Avvocato torinese, simbolo della rinascita industriale italiana, andrà in onda su Sky Atlantic nel 2018, dopo il passaggio a Venezia 74

Agnelli, il biopic dedicato a Gianni Agnelli e alla sua storia, prodotto da HBO in collaborazione con Consolidated Documentaries, vedrà la sua anteprima mondiale il 3 settembre alla 74^ Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia nell’ambito delle Giornate degli Autori, per poi approdare in TV su Sky Atlantic nel corso del 2018.

Il documentario, diretto da Nick Hooker e con produttore esecutivo il direttore di Vanity Fair USA Graydon Carter, ruota attorno alla figura dell’ “Avvocato”, così come lo vedono gli americani, a 14 anni di distanza dalla sua scomparsa. Il biopic dipinge un ritratto dell’uomo e dell’industriale, snodato attraverso il concitato susseguirsi di immagini e testimonianze: la famiglia, gli amici, i professionisti, i collaboratori e anche i rivali di Gianni Agnelli.

Tra i ricordi esaminati anche quelli di alcune delle celebri e affascinanti donne che lo conobbero e (secondo quanto si dice) lo amarono come Pamela Churchill, Anita Ekberg e Jackie Kennedy, accompagnati da un filmato in Super8 di Benno Graziani rinvenuto di recente. A raccontare lo stile e l’eleganza di Gianni Agnelli e della moglie Marella, i ritratti iconici di Richard Avedon e Ugo Mulas, mentre lo stilista Valentino ricorda l’importante influenza della coppia sullo stile e sulla cultura mondiale del passato e del presente.

Attraverso la voce narrante del documentario, il biopic attraversa l’Italia degli Anni ’50, uscita dalla guerra e nel pieno del miracolo economico. Per poi spostarsi negli anni settanta, gli “anni di Piombo”, ripercorrendo attraverso un ricco archivio di immagini, come il ruolo stabilizzante di Gianni Agnelli e della sua azienda FIAT durante quegli anni difficili e complicati sia stato essenziale per la sopravvivenza del Paese.

La storia personale di Gianni Agnelli si espande alla storia di una dinastia che ha segnato un’epoca, tra successi economici e dolorosi drammi familiari. Ancora oggi, a 14 anni dalla sua scomparsa, che ha gettato la sua Torino ma anche il resto dell’ Italia e il mondo in un lutto profondo, resta nitido il fascino di un uomo divenuto un’ icona.