George Clooney presenta Suburbicon a Venezia: ‘Le minoranze non hanno nulla a che fare con i nostri problemi’

George Clooney ha presentato oggi in anteprima il suo nuovo film Suburbicon con il cast composto da Matt Damon e Julianne Moore

Dopo la presentazione alla stampa di Suburbicon (qui la nostra recensione), nel corso della quarta giornata della 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del film in una sala gremita di addetti ai lavori, giunti a vedere e intervistare un gruppo di assolute star del cinema mondiale. Oltre al regista, co-sceneggiatore e produttore George Clooney, erano presenti anche i due protagonisti Matt Damon e Julianne Moore, affiancati dall’autore della colonna sonora Alexandre Desplat e dal co-sceneggiatore e produttore Grant Heslov.

George Clooney ha esordito parlando della genesi della sceneggiatura, frutto di uno script scritto dai fratelli Coen e da anni in attesa di produzione:

La stesura del copione ha preso piede nel corso della campagna elettorale di Trump. Se ripensiamo a tutti i muri della nostra storia, ci troviamo a osservare che ricadiamo continuamente nelle stesse situazioni. Quando si parla di rendere di nuovo grande l’America, come negli anni ’50 di Eisenhower, quando il modello era un uomo bianco e forte, non vediamo i problemi reali, che l’uomo deve continuare a esplorare. Io sono cresciuto negli anni ’60, durante le lotte per i diritti civili e mi rendo conto che stiamo guardando nella direzione sbagliata, incolpando le famiglie afroamericane di tutti i nostri disagi. Diamo la colpa di tutto alle minoranze, ma non hanno nulla a che fare con i nostri problemi.

Ha poi preso la parola il protagonista Matt Damon, che ha parlato del suo personaggio nel film:

Quando filmavamo i momenti di ribellione, pensavo che queste problematiche non scompariranno mai, ma è stato molto divertente recitare in questo film. Ho dovuto fare un salto in avanti insieme a George, perché non ho fatto molti ruoli da cattivo. Lui sapeva perfettamente cosa dovevo esprimere e penso di essergli stato utile.

Suburbicon

A seguire è intervenuta il premio Oscar Julianne Moore, che ha parlato del proprio doppio ruolo in Suburbicon:

Sono molto lieta che George mi abbia chiesto di impersonare questi personaggi. Mi interessava vedere come la vita di una sorella potesse ripercuotersi su quella dell’altra. Margaret non è sposata e non ha una casa, non ha potere, non ha autorità, mentre la sorella ha una vita perfetta. Capisce cosa vuol dire essere emarginata, è cooptata nella storia e rifiuta di uscire da questo personaggio.

Uno dei messaggi che emergono da Suburbicon è che la tanto celebrata famiglia tradizionale non è poi così rassicurante. A tal proposito è così intervenuto il co-sceneggiatore Grant Heslov:

È proprio così. Queste persone che arrivano sembrano la perfetta e iconica famiglia americana, eppure fanno cose terribili. Quando abbiamo cominciato a lavorare al film, Trump aveva appena cominciato a parlare del fatto di ricostruire muri: questo film si contrappone fermamente a quel tipo di idee.

George Clooney ha ripreso la parola, rispondendo a un’osservazione del pubblico secondo cui Suburbicon è un film profondamente animato dalla rabbia:

Mentre giravamo eravamo sempre più arrabbiati, volevamo essere divertenti ma anche cattivi. Ci vogliono 2 anni per fare un film, quindi quando esce ciò di cui si voleva parlare è diventato passato. I film spesso sono opere d’arte, che ci aiutano a capire e ricordare dove eravamo emozionalmente nel passato. Gli Stati Uniti sono una nazione al massimo della sua rabbia. C’è una nube nera che sembra voler coprire il nostro paese. Io sono ottimista, credo nella gioventù e nelle istituzioni e ritengo che potremo superare questi problemi, ma molti di noi sono arrabbiati per come stanno andando le cose nel mondo e in particolare in America. Credo che Suburbicon lo rifletta e che non sia una cosa negativa.

Suburbicon

A seguire, il compositore Alexandre Desplat ha preso la parola a proposito della sua colonna sonora di Suburbicon:

C’è una rabbia che sottosta al film, ma alla fine c’è la luce, perché quei ragazzi sono la speranza. In questa piccola città creata per l’amore e l’umanesimo tutto si sgretola tranne questi loro due. Ho cercato di tenerlo bene a mente mentre componevo.

George Clooney ha ripreso la parola per parlare dei personaggi di Suburbicon, ritenuti da molti dei veri e propri mostri:

I mostri non si formano girando e facendo i cattivi, la mostruosità arriva dopo una serie di errori stupidi. Questi personaggi già in partenza non hanno il piano migliore del mondo, poi a ogni biforcazione scelgono sempre la strada sbagliata. Alla fine del film, i personaggi di Matt Damon e Julianne Moore sono ben diversi da quelli che l’hanno cominciato.

Julianne Moore ha ribadito il concetto affermando:

I mostri si creano dalle scelte che facciamo. La capacità di interpretare un personaggio cattivo è molto interessante, perché nella vita di tutti i giorni è estremamente facile sbagliare.

Il progetto di Suburbicon è rimasto chiuso in un cassetto per tanti anni. Qualcuno si è chiesto ironicamente se ciò è successo perché si aspettava un avvenimento come l’elezione di Trump? George Clooney ha così risposto:

No, non sapevamo che Trump sarebbe arrivato, è stata una sorpresa per tutti noi. Non è un film contro Trump, è un film sul fatto che non abbiamo mai affrontato le nostre questioni razziali. I recenti avvenimenti ci dicono che ciò che vediamo nel film fa parte della nostra storia, e lo farà per molto tempo ancora. Il cittadino ha la responsabilità di educare e di aiutare nella crescita morale la generazione successiva, non limitandosi a supporre che possa diventare migliore

Una battuta finale di George Clooney su Oscar Isaac, che nonostante un basso minutaggio lascia la sua impronta nel film nei panni di un personaggio fondamentale nell’economia della storia:

Ho pensato a lui per questo ruolo perché è un attore di grande qualità e il film aveva bisogno di energia e di prendere una nuova direzione. Oscar ha approcciato il ruolo in modo molto divertente, ed è stato veramente brillante.