Black Panther: lo sceneggiatore parla delle tematiche politiche
Lo sceneggiatore di Black Panther, Joe Robert Cole, ha parlato di come sono giunti all'ideazione delle tematiche presenti all'interno del film, e si è soffermato anche sul personaggio di Erik Killmonger, interpretato da Michael B. Jordan (Creed - Nato per combattere).
Non è un segreto il fatto che Black Panther stia avendo un gran successo negli States per le tematiche affrontate. Ecco cosa ha dichiarato lo sceneggiatore sui temi politici presenti nel film
Black Panther (QUI la nostra recensione) riunirà gli spettatori con il Re T’Challa e introdurrà nuovi personaggi, tra cui l’ex esiliato di nome Erik Killmonger, il quale è già stato definito da molti il miglior villain dell’Universo Cinematografico Marvel fino ad oggi.
In un’intervista con Screen Crushm, lo sceneggiatore Joe Robert Cole ha parlato dei temi politici – tra cui l’identità di colore – affrontati nel film e ha commentato anche le motivazioni del villain Killmonger:
“Abbiamo iniziato a scriverlo tipo un anno e mezzo fa. C’è questa dinamica tra Afro Americani e Africani che volevano esplorare, e tentare di scoprire come farlo funzionare in un modo personale. Questa è stata una delle cose di cui abbiamo discusso nelle nostre conversazioni iniziali: volevamo riuscire a inserire le nostre idee all’interno dei parametri della storia. Alcuni dei temi a cui ci siamo approcciati, in termini di razza, non sono nuovi, sono vecchie di secoli fa. Ma il momento in cui ci siamo arrivati, beh è stato un momento grandioso“.
Questi temi saranno esplorati anche attraverso le motivazioni di Killmonger. Cole ha spiegato come sono arrivati a concepire il personaggio:
“Penso che i migliori cattivi siano quelli che hanno un forte punto di vista, un punto di vista con cui le persone possono relazionarsi. Con Killmonger non è necessariamente il punto di vista, ma fino a che punto si spingerà. Si comporta in un certo modo per il dolore da cui proviene, e alla fine del film penso che T’Challa finisca in una situazione simile in cui si trova il villain, ma agendo in modo empatico“.
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