Berlinale 2018: bocciata la petizione #MeToo di usare il tappeto nero

La star della TV tedesca Claudia Eisinger aveva proposto di usare un tappeto nero durante la serata di apertura della Berlinale 2018, lanciando una petizione che ha raccolto quasi 23.000 firme. Il direttore della manifestazione spiega perché l'iniziativa è stata respinta.

Sarà il tradizionale tappeto rosso ad accogliere le star alla Berlinale 2018, con il direttore Dieter Kosslick che ha dichiarato di voler andare oltre i simbolismi politici

Una petizione online, ideata da un’attrice tedesca, proponeva di utilizzare un tappeto nero, al posto di quello rosso, durante la serata di apertura della Berlinale 2018 fissata a giovedì 15 febbraio, in segno di solidarietà verso il movimento #MeToo. La petizione ha raccolto quasi 23.000 firme, ma Dieter Kosslick ha affermato che sebbene il festival possa comprendere o motivi della proposta, il tappeto non cambierà:

“Abbiamo preso una decisione consapevole di non impegnarci in simbolismi politici per scavare ancora più a fondo nel discorso #MeToo con il programma del nostro festival; più a fondo di quanto permetterebbe il nostro tappeto.”

Claudia Eisinger, nota star della TV tedesca, aveva lanciato la petizione su change.org accompagnata dall’hashtag “blackcarpet,” affermando come fosse “nostra responsabilità mostrare al mondo che gli abusi sessuali, le aggressioni e la discriminazione contro le donne non rimarranno più ignorate – e non solo nel nostro settore.” L’attrice ha continuato affermando di sapere “quanto le strutture di potere possano creare insicurezza e quanto possa essere opprimente sentirsi dipendenti, quanto spazio ci sia per comportamenti abusivi nelle gerarchie professionali… A Hollywood le attrici si sono vestite di nero. A Berlino vogliamo un tappeto nero.”

La Berlinale 2018 si terrà dal 15 al 25 febbraio. L’Isola dei Cani di Wes Anderson è stato scelto come film d’apertura.

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