AltraVisione: dal 5 agosto il grande cinema arriva al Teatro India

Inizierà domani - mercoledì 5 agosto - AltraVisione, la rassegna cinematografica che fino al 23 agosto trasformerà il Teatro India di Roma in uno spazio dove far incontrare autori e pubblico.

Dal 5 al 23 agosto arriva il grande cinema al Teatro India, fra proiezioni, incontri e sonorizzazioni live. L’ingresso è libero

Inizierà domani – mercoledì 5 agosto – AltraVisione, la rassegna cinematografica che fino al 23 agosto trasformerà i suggestivi spazi all’aperto del Teatro India (Roma) in un’arena libera e indipendente, uno spazio informale dove far incontrare gli autori con il pubblico, anche quello più giovane. Prodotta da Luci Ombre, in collaborazione con il Teatro di Roma, AltraVisione presenta al pubblico romano capolavori della storia del cinema italiano e pellicole indipendenti internazionali, le grandi commedie americane e i documentari sulla Storia e sull’attualità. Ma anche sonorizzazioni live, incontri con gli autori e masterclass. Ogni sera, da mercoledì a domenica, a ingresso libero e senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza stabilita dalle norme anti-covid. Venti grandi film proiettati su uno schermo di 8 metri, le pellicole internazionali in lingua originale, i film italiani sottotitolati in inglese, per consentire la migliore fruizione anche agli stranieri presenti a Roma.

Dal 5 agosto si entra nel vivo della programmazione con capolavori del cinema italiano come Metti una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi (1969), Il Bell’Antonio di Mauro Bolognini (1960) e La voglia matta di Luciano Salce (1962), opere di grandi registi del cinema americano come I guerrieri della notte di Walter Hill (1979), Il lungo addio (1974) di Robert Altman, Spaceballs (1987) di Mel Brooks, Love in the afternoon (1957) di Billy Wilder e Hair (1979) di Milos Forman.

Non mancheranno opere più ricercate e indipendenti che affrontano le grandi tematiche del contemporaneo: è il caso di Che fare quando il mondo è in fiamme di Roberto Minervini, documentario sulla attualissima questione razziale negli Stati Uniti e sulla violenza della polizia americana; e della riflessione sulla violenza giovanile proposta da Dennis Villeneuve in Polytechnique o da Emmanuelle Bercot in A testa alta, film d’apertura al Festival di Cannes 2015. La questione dell’identità sessuale è invece al centro di La diseducazione di Cameron Post di Desiree Akhavan, Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival 2019, mentre Il Presidente di Santiago Mitre è un thriller politico che riflette sulla natura del Potere. 8 Bit Generation. The Commodore Wars di Tomaso Walliser è l’esplorazione del recente passato e del futuro del mondo digitale attraverso la storia dell’home computer Commodore, mentre William Kunstler: Disturbing the Universe è il documentario che ricostruisce la vita di colui che il New York Times ha definito “l’avvocato più odiato e più amato d’America”. La programmazione delle proiezioni si conclude il 23 agosto con La notte ha divorato il mondo, pellicola visionaria di Dominique Rocher sulla solitudine e l’isolamento forzato.