Suburra 3 dove è stata girata? Le location della serie tv Netflix con Alessandro Borghi

Tutti i luoghi della città eterna per riscoprire Suburra 3.

Suburra 3, la serie tv italiana Netflix con Alessandro Borghi e Giacomo Ferrara, ha già conquistato tutti i fan della serie che la attendevano con ansia. La serie, ideata da Daniele Cesarano e Barbara Petronio, riprende gli eventi successivamente al tragico suicidio di Lele e l’inaspettato risveglio di Manfredi Anacleti. Ora è arrivato il momento di tirare le somme e scoprire chi sarà il nuovo re di Roma.

Suburra 3: ecco cosa significa il titolo della serie

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Suburra 3: la recensione della serie Netflix

Così come suggerisce anche il titolo, Suburra è un’area della capitale italiana situato tra il Quirinale e il Viminale, fino ad arrivare sull’Esquilino. Il termine “suburra” indica, quindi il significato generico di luogo malfamato, posto pieno di crimini e immoralità. Si dice che in questo quartiere, durante il periodo della Grande Roma, vissero anche Giulio Cesare e il poeta Marziale.

Il termine si è poi mantenuto nei secoli e ancora oggi “suburra” indica un luogo di malaffare, come viene rappresentato anche nella serie tv, la cui criminalità regna sovrana. Se nelle prime due stagioni le protagoniste erano Ostia e le zone periferiche di Roma, nella terza stagione l’asse si sposta verso il centro della capitale, traslando man mano verso il Vaticano, luogo assai religioso e obiettivo di Aureliano e Spadino.

Suburra 3: Roma e il Vaticano al centro del malaffare

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Suburra 3: guida al cast

Sembra quasi assurdo dover descrivere Roma, conosciuta in tutto il mondo come un autentico museo a cielo aperto, dove artisti di tutto il mondo hanno sostato per assaporare il grande genio artistico del grande Impero Romano. Anche senza avvicinarsi a musei e pagare tanto, anche solo girando per le strade di Roma è possibile assaporare la storia e la cultura italiana. Partendo dal Colosseo, che è il vero simbolo di Roma dopo la lupa che allatta due cuccioli. Il Colosseo – anche chiamato Anfiteatro Flavio – ha quasi duemila anni di storia. Fu costruito sotto l’impero di Vespasiano nel 72 a.C. Terminata la costruzione nell’80 a.C, il Colosseo permetteva a più di cinquanta mila persone di assistere ai più grandi spettacoli che la città offriva loro, come le esibizioni di animali esotici, le esecuzioni di prigioniere e le riproduzioni di scene di battaglie. A partire dal VI secolo, l’opera fu vittima di saccheggi e terremoti, ma la sua imponente e perfetta costruzione ha resistito nel tempo.

Un luogo che molto spesso viene ripreso in Suburra 3 è Piazza San Pietro, una delle piazze più belle e grandi del mondo, che apre sulla Basilica di San Pietro in Vaticano. La piazza è imponente e accoglie migliaia di turisti in occasione di eventi liturgici importanti. La piazza fu costruita per ordine di Papa Alessandro VII tra il 1656 e il 1667, su progetto di Bernini. Nella parte delle colonne, la piazza accoglie 140 statue di santi realizzate nel 1670 dai discepoli di Bernini. Nel centro della piazza invece si innalza un obelisco e due fontane, progettate una da Bernini e l’altra da Maderno. L’obelisco invece fu portato nella città eterna dall’Egitto.

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Piazza San Pietro porta a un altro luogo nominato molto spesso in Suburra. Si tratta della città del Vaticano, una città stato che si trova nel cuore di Roma, conosciuta per essere il centro della Chiesa Cattolica. Il Vaticano è lo stato più piccolo d’Europa e al suo interno vivono solo mille persone. Qui si trova la residenza del papa: un palazzo circondato da giardini che si possono visitare solo se prenotati. Nel Vaticano si possono visitare – oltre alla Piazza già nominata – anche la Basilica di San Pietro e i musei vaticani, dove si trova anche la Cappella Sistina.

La Basilica di San Pietro è il tempio più importante della Chiesa, dove il papa celebra le funzioni liturgiche. La basilica può contenere fino a venti mila persone e al suo interno sono conservate alcune delle opere più belle del ‘500 italiano e non solo, come il Baldacchino di Bernini, la suggestiva Pietà di Michelangelo e la statua bronzea di San Pietro. La più grande attrazione della Basilica è però la cupola, progettata da Michelangelo ed eseguita da Giacomo della Porta e finita nel 1914 da Carlo Moderno.

Infine ci sono i Musei Vaticani, famosi grazie a Papa Giulio II che donò la sua collezione privata. Da quel momento in poi la famiglia del papa e i papi successivi incrementarono i musei con le loro collezioni. Qui possiamo trovare l’appartamento di Pio V, il museo etnologico missionario, la galleria delle carte geografiche, la pinacoteca, il museo egizio, il museo etrusco, l’appartamento Borgia e, tra le altre cose, anche le stanze di Raffaello.

Cosa mangiare a Roma?

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Anche se Spadino e Aureliano sembrano essere fissati con la pasta veloce, come gli spaghetti aglio e olio o la pasta con il tonno, a Roma si possono mangiare delle ottime prelibatezze. Più di tutte la carbonara, rigorosamente con il guanciale. A quanto pare, il primo ad accostare l’uovo alla pasta fu il napoletano Vincenzo Corrado, come è attestato dal suo ricettario. L’aggiunta del guanciale come condimento viene registrato dal ricettario di Ada Boni nel 1949, senza però metter l’uovo. L’unione di tutti gli ingredienti che formano la carbonara viene invece dagli Stati Uniti, attestata nella guida dei ristoranti di un distretto di Chicago, dal titolo An extraordinary guide to what’s cooking on Chicago’s near North side di Patricia Bronté. Una delle ricette riportate qui dentro è proprio la carbonara. La comparsa nella cucina italiana risale invece al 1954 quando appare sulla rivista La cucina italiana.

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