Simpatico siparietto per Bong Joon Ho agli Oscar 2020, reduce della vittoria di 4 premi per il suo Parasite
Prima che iniziasse la sua autoproclamata notte di bevute dopo aver vinto quattro incredibili statuette per il suo altrettanto incredibile Parasite, e aver scritto così un nuovo pezzo di storia agli Oscar 2020, Bong Joon Ho si è avvicinato alla postazione di incisione della cerimonia per far dare al suo quartetto di statuette i ritocchi personalizzati che meritavano.
Forse avvertendo le dita tremanti dei lavoratori e / o il terrore esistenziale di dover soddisfare un tale ordine urgente, il regista ha proceduto a fare una degna battuta della Hall of Fame sul suo film di successo e, fortunatamente per noi, è stato catturato in video per i posteri. “Mi dispiace tanto per il duro lavoro“, ha scherzato. “Ce ne sono troppi” (riferendosi al numero di Oscar, n.d.r.).
Bong Joon Ho apologizes to the engravers for having too many #Oscars https://t.co/hWATPNesC8 pic.twitter.com/u5XuaKBdki
— Variety (@Variety) February 10, 2020
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Ma la simpatia, come ormai chiaro a tutto il mondo, non è la sola qualità di Bong Joon Ho, un regista di enorme talento che finalmente – agli Oscar 2020 – ha ricevuto il meritato riconoscimento. Di seguito potete leggere la sinossi del suo Parasite:
I quattro membri della famiglia di Ki-taek sono molto uniti, ma anche molto disoccupati, e hanno davanti a loro un futuro incerto. La speranza di un’entrata regolare si accende quando il figlio, Ki-woo, viene raccomandato da un amico, studente in una prestigiosa università, per un lavoro ben pagato come insegnante privato. Con sulle spalle il peso delle aspettative di tutta la famiglia, Ki-woo si presenta al colloquio dai Park. Arrivato a casa del signor Park, proprietario di una multinazionale informatica, Ki-woo incontra la bella figlia Yeon-kyo. Ma dopo il primo incontro fra le due famiglie, una serie inarrestabile di disavventure e incidenti giace in agguato.