10 film con suore, preti e papi, quando le figure religiose sono protagoniste

Bresson, Schrader, Meirelles e Komasa. Scopriamo alcuni registi e quali dei loro film hanno raccontato al meglio la vita delle figure religiose più comuni.

Cosa accade dietro le mura di un convento di suore, fra i palazzi del potere pontificio o nelle abbazie dei villaggi più remoti, è da sempre una curiosità del cinema vecchio e nuovo, che ha raccontato, nei modi più disparati, il fascino dei lenti percorsi spirituali verso la vestizione degli abiti sacri. Dopo aver ricordato alcuni dei film sulla religione cattolica, a nostro avviso, migliori di altri, proviamo ora a citarne dieci con protagoniste figure religiose degne di nota, tutti cioè con storie di novizie aspiranti monache, prelati e papi sull’orlo di una crisi, suore vere o presunte. Una panoramica che toccherà diversi generi (dal sottogenere del nunsploitation alla commedia musicale; dal racconto di formazione al dramma europeo), proponendo quante più versioni, declinazioni e interpretazioni del rapporto privilegiato e sacerdotale dell’uomo con Dio, in relazione a temi aderenti quali la fede, il peccato e la vocazione. Ecco li seguito senza un preciso ordine.

1. Sister Act 1 e Sister Act 2

film figure religiose

Con un terzo remake già annunciato e di prossima uscita, la commedia musicale con Woopie Goldberg è un irresistibile racconto super pop sulla solista di un trio, amante di un criminale, costretta a nascondere la sua vera identità e trasferirsi in un monastero sotto il nome di Suor Maria Claretta. Diretto da Emile Ardolino e nominato a due Golden Globe (miglior attrice in una commedia e miglior film commedia), Sister Act – Una svitata in abito da suora viene rinnovato appena un anno dopo col suo seguito Sister Act 2 – Più svitata che mai, diretto da Bill Duke, in cui, fra i giovani co-protagonisti, spicca l’interpretazione della cantante Lauryn Hill nei panni di una studentessa problematica ma musicalmente dotata.

2. Novitiate

Questo coming-of-age passato ingiustamente in sordina e uscito nel 2017 per la regia di Maggie Betts, vede Margaret Qualley nelle vesti di una giovane donna che inizia il suo noviziato in un convento statunitense degli anni Sessanta per raggiungere la sua innata vocazione di diventare finalmente una “sposa di Dio”. Nel suo travagliato percorso, Cathleen subirà l’influenza della madre superiore Melissa Leo e il fascino conturbante di Emanuel, una novizia come lei per la quale proverà una attrazione fisica proibita. Nel cast anche Julienne Nicholson nel ruolo della madre (non credente) della protagonista.

3. I due papi è tra film con figure religiose come protagonisti

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Prima al cinema e da dicembre del 2019 su Netflix, il film scritto e diretto dal regista di City of God Fernando Meirelles riprende un passaggio chiave della Storia del pontificato romano: le dimissioni di Papa Benedetto XVI e le conseguenti elezioni di Papa Francesco. Interpretati rispettivamente da Anthony Hopkins e Jonathan Pryce, entrambi candidati agli Oscar nel 2020, il rapporto fra i due pontefici ci viene restituito nella loro sempre costruttiva divergenza di opinioni su argomenti e idee quali tradizione e progresso, senso di colpa e perdono. Dialogo che spinse l’allora Sua Santità a ritirarsi, in seguito ai continui scandali che colpirono la Chiesa in quegli anni.

4. Corpus Christi

Terzo film del talentuoso regista e produttore polacco Jan Komasa, Corpus Chrsti s’ispira alla storia vera di un ex detenuto che si finse prete per oltre tre mesi in una piccola comunità rurale della Polonia. Il protagonista Daniel, interpretato dal bravo Bartosz Bielenia, in quella farsa momentanea vivrà un vero e proprio percorso di (tras)formazione spirituale e di redenzione, sul quale Komasa traccia anche una profonda riflessione sul potere che ha la religione di comunicare con diverse generazioni e punti di vista.

5. First Reformed

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Il tormentato prete in crisi di fede interpretato da un magnetico Ethan Hawke è il protagonista di First Reformed, ventunesimo lungometraggio firmato da Paul Schrader e presentato alla a 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Tornando sui suoi temi ricorrenti come la solitudine, il senso di colpa e la salvezza, il regista racconta l’incontro ristoratore fra l’ex cappellano militare reverendo Ernst Toller e la moglie di un ambientalista radicare che millanta da tempo di suicidarsi (Amanda Seyfried). Complesso, granitico e formalmente rigoroso, l’opera non è un titolo che potrebbe abbracciare il gusto di tutti, ma offre spunti di comune interesse, filosofico e religioso, sui malesseri dell’uomo moderno e il valore contemporaneo della fede.

6. Benedetta è tra i film con figure religiose come protagonisti

Dissacrante, provocatorio e sensuale come tutto il cinema di Paul Verhoven, Benedetta porta in scena la storia vera della monaca italiana vissuta nel XVII secolo Benedetta Carlini (Virginie Efira) e la sua relazione carnale e sentimentale intrapresa per la prima volta con la giovane novizia Bartolomea (Daphne Patakia). Al limite della blasfemia e sfidando le regole della censura, il film del regista di Basic Instinct ed Elle rivisita in chiave goliardica ed esplicita una storia di punizione divina, peccato e istinti repressi che, pericolosamente, osano liberarsi.

7. L’anima e la carne

Un caporale dei marine interpretato da Robert Mitchum, naufraga su un’isola del Pacifico durante la Seconda guerra mondiale. Lì Incontra suor Angela (Deborah Kerr), rimasta sola sull’isola dopo che la popolazione nativa è fuggita per paura di un’invasione. Per nascondersi dai giapponesi, la suora e il soldato devono convivere in una grotta fino al loro salvataggio, trascinando suor Angela verso la perdizione dalla (casta) strada maestra. Diretto da John Huston nel 1957, il film presenta un anomalo triangolo amoroso fra Mitchum, Kerr e Dio stesso, in una sorta di Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto ma in versione religiosa.

8. Ida

Vincitore agli Oscar 2015 come miglior film straniero, il dramma sulla Seconda Guerra Mondiale diretto da Paweł Pawlikowski ci riporta nella Polonia del 1962 quando una giovane suora, Anna (Agata Trzebuchowska), si mette sulle tracce delle proprie radici poco prima di prendere definitivamente i voti. Nel suo viaggio, incontrerà la zia Wanda soprannominata “Wanda la sanguinaria”, una giudice amante dell’alcool, la quale le farà scoprire i segreti più nascosti della loro famiglia e della sua infanzia: Anna scoprirà di essere di origini ebree e di chiamarsi, in verità, Ida.

9. Black narcissus è tra i film con figure religiose come protagonisti

Assieme a I diavoli di Ken Russell, Narcisio Nero è uno fra i film a tema religioso più controversi della storia. Diretto da Michael Powell e Emeric Pressburger, fu uno delle prime opere nunsploitation degli anni 40, sottogenere che gioca col sacro e le pulsioni più mondane, attraverso il corpo e la figura istituzionale delle suore. Modernissimo per i tempi e provocatorio, il film ci apre le porte di un convento di suore anglicane a strapiombo sulla montagna e della loro lenta ma inesorabile discesa agli inferi fra riscoperta femminilità e attrazione al peccato.

10. Diario di un curato di campagna

Tratto dall’omonimo romanzo di Georges Bernanos del 1936, il film di Robert Bresson è la storia di un prete di un piccolo villaggio francese, Ambricourt, il quale è solito appuntare in un diario segreto pensieri, tormenti e riflessioni nell’intento di ispirare la sua azione pastorale allo spirito del Vangelo. Film che diede il via tematico anche alla creazione di Taxi Driver, a detta del suo regista Scorsese, Diario di un curato di campagna fu presentato in concorso alla 12ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, edizione in cui vinse il Premio OCIC (Office Catholique International du Cinèma).