Claudio Bisio: 7 cose che forse non sai sull’attore, comico e regista

Il noto showman è al cinema dal 12 ottobre con L'ultima volta che siamo stati bambini, sua opera prima

L’attore, comico e conduttore è divenuto regista, le risate hanno lasciato spazio alla drammaticità, smorzata dall’innocenza fanciullesca di quattro giovanissimi attori; dopo oltre trentacinque anni Claudio Bisio aggiunge un altro tassello ad una carriera già ricchissima ed esordisce alla regia con L’ultima volta che siamo stati bambini, opera prima che racconta la Shoah, veicolata dagli occhi dei suoi interpreti imberbi (Carlotta De Leonardis, Lorenzo McGovern Zaini, Vincenzo Sebastiani e Alessio Di Domenicoantonio). Cinema, televisione e palcoscenico sono ormai casa per Bisio, che ha saputo espandersi capillarmente lungo tutte le diramazioni dell’industria dello spettacolo italiana: dal Piccolo Teatro di Milano alla conduzione di Zelig, dai film con Gabriele Salvatores alle commedie degli anni 2000, senza contare tutte le altre doti artistiche messe in mostra durante questi anni. Tra gli showman più attivi e celebri del paese, Bisio compie adesso un’ulteriore passo verso una formazione ancora più completa e, per rendere omaggio al talento e alla poliedricità che lo hanno contraddistinto fino ad oggi, andremo di seguito a scoprire alcune interessanti curiosità sul suo conto, a partire dai suoi esordi e dai suoi primi successi.

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1. I primi passi di una carriera longeva

Zelig cinematographe.it

Nato a Novi Ligure il 19 marzo 1957 e trasferitosi a Milano all’età di 5 anni, Claudio Bisio (all’anagrafe Claudio Giuseppe Bisio) scopre la passione per il teatro mentre frequenta il Liceo Scientifico Luigi Cremona e inizia ad esibirsi al centro sociale Leoncavallo. Successivamente frequenta, per circa due anni, la facoltà di Scienze agrarie ma poi rinuncia agli studi, preferendovi il diploma presso la Civica scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro. Una volta diplomatosi sono due le strade che inizia a percorre: se da un lato il Teatro dell’Elfo rappresenta un suo grande punto di riferimento, assieme al suo fondatore Gabriele Salvatores (con cui suggella un importante sodalizio), dall’altro il palcoscenico dello Zelig lo introduce al cabaret, crescendo col tempo assieme a lui. Le prime apparizioni cinematografiche arrivano grazie allo stesso Salvatores e ad altri autori illustri, quali Dino Risi e Mario Monicelli.

2. I ruoli cinematografici più altisonanti per Claudio Bisio

La partecipazioni più importanti per il regista, quelle che hanno maggiormente segnato ed indirizzato la suo carriera, possono essere suddivise tra le pellicole appartenenti al primo periodo (antecedenti al 2000): Sogno di una notte d’estate (Gabriele Salvatores, 1983), Scemo di guerra (Dino Risi, 1985), I picari (Mario Monicelli, 1987), Strana la vita (Giuseppe Bertolucci, 1987), Mediterraneo (Gabriele Salvatores, 1991), Puerto Escondido (Gabriele Salvatores, 1992), La tregua (Francesco Rosi, 1997)
E quelle che arrivano invece nel nuovo millennio e che mostrano il passaggio da un tipo di commedia raffinata ad una più accessibile a tutti, con collaborazioni autoriali che faticano a tenere il confronto con le precedenti: Amore, bugie & calcetto (Luca Lucini, 2008), Benvenuti al Sud (Luca Miniero, 2010), Maschi contro femmine (Fausto Brizzi, 2010)
Cops – Una banda di poliziotti, la serie (Luca Miniero, 2020-2021)

3. Fenomeno da cabaret

Claudio Bisio cinematographe.it

Il programma televisivo Zelig nasce dall’omonimo locale milanese sorto nella seconda metà degli anni ’80 e divenuto in breve tempo, anche grazie al contributo di artisti come lo stesso Claudio Bisio, uno dei più importanti luoghi per la commedia meneghina, quasi a prendere il posto dell’ormai ex luogo di culto della comicità, il Derby Club. In occasione del 10 anniversario del locale, il programma fa il suo esordio televisivo dando il via a Zelig – Facciamo cabaret condotto da Bisio e Antonella Elia e divenuto poi lo show che tutti abbiamo apprezzato negli anni, con la co-conduzione, prima di Michelle Hunziker, poi di Vanessa Incontrada e, infine, di Paola Cortellesi.
Alla fine degli anni ’90 il cabarettista si fa notare anche in Mai dire Gol, con gli indimenticabili personaggi del procuratore calcistico Micio e del Dott. Imbruglia.

4. L’impegno politico

In giovane età Bisio si è sempre esposto politicamente, soprattutto durante il periodo liceale: da studente ha dato il suo contribuito come attivista dell’organizzazione comunista, Avanguardia Operaia, dedicando gli anni della sua adolescenza, più che al teatro e alla recitazione, alla vita politica e alle contestazioni giovanili.

5. Artista a 360 gradi

Paté d'animo cinematographe.it

Oltre alla passione per il recitato e per il palcoscenico, negli anni Bisio ha dato prova di essere un artista a 360 gradi, sia in campo musicale che in campo letterario. L’affetto e la lunga collaborazione con Rocco Tanica degli Elio e le storie tese gli permisero, nel 1991, di registrare e pubblicare il suo primo album Paté d’animo, anticipato dal grandissimo successo ottenuto da Rapput, canzone rap scritta a quattro mani con lo stesso Tanica.
Il primo libro dell’artista, Quella vacca di Nonna Papera, viene invece pubblicato nel 1993 e, ad esso, ne fanno seguito degli altri, come Prima comunella poi comunismo (1996).

6. Claudio Bisio nel privato: la famiglia e le passioni

Riguardo alla sua vita privata sappiamo che Claudio Bisio è sposato con la giornalista Sandra Bonzi dal 2003 e che ha avuto con lei due figli: Alice nel 1996 e Federico nel 1998.
Si è sempre dichiarato ateo, è un grande sostenitore del Milan, come lo era il padre, ed è da sempre appassionato di arti marziali; inoltre l’attore e regista possiede circa 60 ulivi nella zona del Chianti, grazie ai quali produce il suo olio extravergine d’oliva Bisunto, prodotto che nel 2021 gli ha permesso di ottenere il premio come Personaggio dell’Olio dell’anno, durante la cerimonia del Premio il Magnifico, tenutasi all’interno del refettorio della Badia di Passignano.

7. Contatti social

Il contatto Instagram di Claudio Bisio, che con regolarità pubblica contenuti riguardanti i suoi progetti, le interviste, gli eventi e la promozione dei suoi lavori, è @claudiobisio_insta_official, il quale vanta un seguito pari ad oltre 320 mila follower. Il comico è inoltre presente sia su Facebook (@claudiobisio.official) che sull’ex Twitter, X (@Claudio_Bisio).

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