Lilli e il Vagabondo: recensione del live-action Disney+

La pellicola live-action diretta da Charlie Bean è fatta bene ma ci sono dei limiti tecnici che andrebbero migliorati, Un ottimo prodotto da vedere a casa per sognare con i più piccini.

Lilli e il Vagabondo è un altro classico per eccellenza che la Disney ha deciso di trasformare in live-action. La versione originale della storia parla di amore tra animali. Un cane di strada e una cagnetta di casa. Un meticcio e una Cocker Spaniel. La classica metafora dell’amore tra due diverse classi sociali, tra due diversi stili di vita e tra modi di vedere e pensare completamente opposti. Ma si sa, gli opposti si attraggono e tra i due esemplari a quattro zampe esplode l’amore.

La storia raccontata nel live-action di Lilli e il Vagabondo non cambia troppo rispetto al classico animato. La versione originale è doppiata, nei ruoli principali di Lilli e di Vagabondo, da Tessa Thompson e Justin Theroux, che sono straordinari nel regalare emozioni attraverso i due pelosini. Questo film non sorprende per il magistrale uso degli effetti speciali – nonostante il massiccio uso di CGI – ma regala al pubblico la storia originale che si aspetta di vedere. Quella di due anime pelose che si incontrano e che si trovano, tra i vicoli di una città molto pericolosa per i quadrupedi a piede libero.

Lilli e il Vagabondo: i protagonisti nella nuova featurette del live-action

Certamente questo film non è un titolo che avrebbe guadagnato milioni di dollari al botteghino; tuttavia è interessante il fatto che stia per uscire in una versione live-action che è un trionfo di coccolosità e tenerezza. Questo, a differenza di un’uscita diretta in blu-ray, mantiene alta l’aspettativa del pubblico sull’arrivo di un film che intratterrà grandi e piccini in questi giorni di forzata permanenza a casa.

Lilli e il Vagabondo: il live-action in uscita su Disney+ affascina ma non brilla come l’originale

Lilli e il Vagabondo, cinematographe.it

La narrazione non differisce, come anticipato, da quella originale della pellicola animata del 1955. Lilli è sempre la cagnolina di una casa “bene”. Una pelosetta sognatrice che non sa nulla di come vada il mondo là fuori e che si trova al centro della vita dei suoi padroni, Jim Dear (Thomas Mann) e Darling (Kiersey Clemons). Tuttavia, ad un certo punto arriva un bebè in casa e lei inizia a vedere dei cambiamenti, compresi quelli che riguardano le sue passeggiate. Naturalmente soffre tantissimo per la situazione.

Vagabondo è sempre il mascalzoncello di strada che scappa da un sedicente accalappiacani. Mentre è in fuga, si trova nel giardino di Lilli, i due si conoscono e lui le fa il quadretto senza fronzoli della situazione della cagnetta: lei non è più la principessina di casa. Come se non bastasse, arrivano i terribili gatti di Zia Sarah (Yvette Nicole Brown), che combinano disastri per i quali viene data la colpa sempre alla piccola Lady. E sì, poi arriva il momento in cui la Zia Sarah esce con Lilli per andare a comprarle la museruola e lì la pelosetta scappa via, iniziando così la sua straordinaria avventura con Vagabondo nel mondo pieno di pericoli (ma affascinante), della strada. Piatto di spaghetti con le polpettine al sugo compreso!

Nella colonna sonora Siam Siamesi, il brano presente anche nel film animato Lilli e Il Vagabondo

Anche se la canzoncina iconica dei due gatti monelli non c’è, la situazione del “rompere tutto” in casa la si vede comunque e, per certi versi, è uno dei momenti più esilaranti del film. Se non fosse che poi, ovviamente, la povera Lilli ci rimette la “reputazione” di cagnolina per bene. Il film è in sostanza un perfetto momento di intrattenimento per tutta la famiglia. Chi ha visto l’originale naturalmente potrebbe storcere il naso vedendo le espressioni facciali degli animali che, in alcuni momenti sono perfette, in altri sono un po’ forzate.

C’è ancora una difficoltà di fondo nel trasformare classici d’animazione in film live-action con protagonisti gli animali: la credibilità. La stessa cosa è successa in tempi recentissimi a Il Re Leone, di Jon Favreau: perfetto, decisamente perfetto in ogni particolare, ma poco “credibile”. Cosa significa? Significa che quel che piace alle persone dei cartoni animati della Disney è l’umanizzazione completa degli animali per renderli protagonisti della metafora della vita dell’uomo. Per far comprendere ai più piccoli quel che si vuole trasmettere raccontando una determinata storia.

Lilli e Il Vagabondo: il trailer in italiano del live-action Disney

Come trattare al meglio una vicenda di emarginazione sociale (Vagabondo), che si incontra con la classe borghese (Lilli), e che sfocia in una storia d’amore senza frontiere in un clima di prospera unione? Ma con gli animali, è ovvio. E i cartoni animati hanno donato a quegli animali le emozioni umane e le espressioni della vita di tutti i giorni. Le lacrime, i sorrisi, la paura, l’amore. Che nel regno animale non si esprimono come da noi.

Lilli e il Vagabondo, cinematographe.it

E vedere animali veri che interpretano storie tanto amate con poca espressività umana lascia molti distaccati. In pratica si vuole credibilità nel presentare una situazione impossibile: come accade nei film di super eroi. Ma in questo tipo di pellicole la questione è diversa e c’è ancora un po’ da lavorare su questo ma di certo, non appena vedrete il batuffolo di pelo che è Lilli all’inizio del film, dimenticherete ogni imprecisione e vi godrete la storia senza tempo di una signorina perbene che si innamora di un ragazzaccio e che, alla fine, se lo tiene per sempre!

Il film live-action sta per arrivare nelle nostre case con Disney+, la piattaforma di streaming digitale della Casa di Topolino online a partire dal prossimo 24 marzo. Lilli e il Vagabondo, diretto da Charlie Bean, sarà lì ad aspettarci e a regalarci momenti di tenerezza pelosa che alla maggior parte di noi piaceranno moltissimo.

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 4
Sonoro - 2
Emozione - 3

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