Contracted: recensione del film di Eric England

Contracted, la pellicola a basso budget di Eric England, presenta delle pecche dovute sicuramente dai pochi mezzi a disposizione, ma forse non solo!

Quando si ha la la possibilità di vedere un film indipendente si deve avere la consapevolezza che ci si sta per affacciare su un mondo vastissimo, fatto di sogni, progetti, belle speranze, sudore e tante idee. Un mondo che rappresenta l’altra faccia dell’universo cinematografico, lontano da budget alti, attori famosi, belli e pettinati e registi che sfilano, fanno le interviste e competono per i premi.

Per quanto ci riguarda questo è già un punto a favore perché a volte l’assenza della meritocrazia non permette a ragazzi veramente capaci di emergere e far sentire anche la propria voce. Invece è molto spesso interessante buttare un occhio sui loro lavori e vedere cosa hanno da dire.
Nel caso di Contracted, film statunitense del 2013 e inserito recentemente nel catalogo Netflix, si ha la possibilità di entrare nel mondo immaginifico di Eric England, conosciuto forse a qualcuno per il suo grottesco slasher Madison County del 2011 e che ha presentato il suo ultimo lavoro, Get the Girl, appena l’anno scorso.

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Contracted cinematographe

Samantha è in crisi con la sua fidanzata Nikki e per distrarsi accetta di andare a casa della sua migliore amica Alice, dove si tiene una festa in stile college americani. Sam viene convinta a lasciarsi andare e fa la conoscenza di un uomo alquanto sinistro, che l’ha spiata per tutta la sera.

I due finiscono per avere un rapporto sessuale in macchina a fine serata, nonostante lei sia dichiaratamente lesbica, anche se appare più attratta da coloro che gli mostrano sincera attenzione, facendo poco caso al loro sesso. Da qui la pellicola diventa una  vera e propria via crucis per la ragazza spersa e indifesa.

La sua Nikki ormai non la ama più, il rapporto con la madre diventa sempre più instabile e quella che all’inizio sembra una semplice infezione trasmessa sessualmente si trasforma piano piano in una malattia da quarantena, che la consumerà fino a trasformarla in un mostro.

Contracted: i compromessi del cinema indipendenteContracted cinematographe

Quando un regista non può avvalersi della collaborazione di case di produzione importanti ed è costretto a lavorare con un budget ristretto viene da sé che il risultato non potrà mai essere quello che aveva in testa originariamente.

Nonostante le difficoltà però capita, neanche troppo di rado, che si riesca a tirare fuori un prodotto almeno decente, magari chiedendo anche al pubblico di capire le difficoltà dietro al prodotto e di chiudere un occhio su qualcosa.

England confeziona in maniera degna, dal punto di vista strettamente registico e fotografico, un prodotto che presenta però delle falle a volte ingiustificabili, soprattutto dal punto di vista della sceneggiatura.
Il film parte col piede giusto, portandoci in un inferno ben realizzato dal punto di vista visivo, con tanto di scene veramente forti, macabre e gore, che rimandano anche al cinema di maestri come Cronenberg e Romero, riuscendo a rinchiudere la protagonista anche da un punto di vista emotivo e sociale grazie al rapporto con una madre che non la capisce, ad un amore non corrisposto e una mancanza di punti di riferimento tra le sue frequentazioni.

Fino a qui la pellicola scorre, magari con una fotografia a tratti casalinga e che non riesce a partecipare alla drammaticità delle scene sullo schermo e una recitazione a volte lagunosa, ma la vicenda sembra viaggiare dritta e decisa in una certa direzione. Purtroppo con il passare dei minuti Contracted inizia inesorabilmente ad andare alla deriva.

Contracted cinematographe

Tutti i limiti di sceneggiatura vengono fuori e il film perde piano piano ogni tipo di credibilità che permetteva allo spettatore di impersonarsi con la protagonista e di percepire il tema della solitudine sociale ed emotiva quando si soffre di malattie di questa natura. Per concludersi in un delirante susseguirsi di eventi sconnessi che portano ad una fine totalmente fuori luogo rispetto allo spirito della pellicola.

Contracted risulta dunque apprezzabile per gli amanti del genere, ma decisamente un lavoro da rivedere.

Regia - 1.5
Sceneggiatura - 0.5
Fotografia - 1
Recitazione - 1.5
Sonoro - 1
Emozione - 2

1.3

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