Padri e figlie: il film di Gabriele Muccino è tratto da una storia vera?

Padri e Figlie è tratto da una storia vera? Ecco da dove ha origine la trama del film di Gabriele Muccino.

Padri e Figlie è un film molto noto anche oltreoceano e diretto dall’italiano Gabriele Muccino. Nel cast della pellicola troviamo dei membri d’eccezione come Russell Crowe (Jake Davis), Amanda Seyfried (Katie Davis), Aaron Paul (Cameron), Diane Kruger (Elizabeth), Jane Fonda (Teddy Stanton), Octavia Spencer (Dr. Korman) e molti altri. Per quanto riguarda la sceneggiatura, la storia di questa pellicola è peculiare.

Leggi anche Padri e figlie: recensione del film di Gabriele Muccino

Padri e Figlie – Una sceneggiatura in Black List

Padri e Figlie cinematographe.it

Nel 2012 la sceneggiatura di Padri e Figlie, curata da Brad Desch, viene inclusa nella Black List Survey. Si tratta di una lista redatta annualmente delle sceneggiature più apprezzate dai produttori che non hanno ancora visto la produzione. L’anno dopo, durante il festival di Cannes, l’incarico di dirigere il film sarebbe stato assegnato a Gabriele Muccino e i primi membri del cast ad essere selezionati sono stati Russell Crowe, a ottobre di quell’anno, e poi Amanda Seyfried nei panni di sua figlia.

Padri e Figlie è una storia vera? (ATTENZIONE SPOILER: vengono svelati dettagli della trama)

Padri e Figlie alterna in parallelo due linee temporali, una ambientata nei giorni nostri e una invece 25 anni prima. Il minimo comune denominatore è il personaggio interpretato da Amanda Seyfried, Katie Davis, una laureanda in psicologia che nel 2014 sta facendo un tirocinio da assistente sociale. Nel 1989, quando è solo una bambina, lei e i suoi genitori sono vittime di un grave incidente che costò la vita di sua madre. Il padre, Jake Davis, è uno scrittore di successo, vincitore di un premio Pulitzer. A seguito dell’incidente si ritrova a dover crescere la figlia e a convivere con degli episodi di forti tremori e attacchi epilettici.

Padri e Figlie cinematographe.it

Per risolvere questo problema, Jake si fa ricoverare per sette mesi in un ospedale psichiatrico, mentre la figlia viene affidata agli zii materni, Elizabeth e William (Bruce Greenwood). La sorella della defunta moglie, che non ha perdonato a Jake l’incidente, quando questi esce dall’ospedale decide con il marito di adottare Katie, ritenendo il padre impossibilitato ad occuparsi di lei per le sue difficoltà al livello economico e i suoi problemi di salute. Questi, dal canto suo, si oppone fermamente, ma dopo aver aggredito William a seguito di una discussione crea le basi per una causa penale che i coniugi, forti di decine di testimoni e denaro a disposizione per permettersi le spese, intraprendono contro di lui. Per quanto questi cerchi di scrivere il più possibile per pubblicare un nuovo libro e dimostrarsi economicamente disponente, il processo va sempre peggio. A salvarlo è il fatto che la segretaria di William rimane incinta di lui, Elizabeth chiede il divorzio e i due si trovano quindi a rinunciare all’adozione. Jake riottiene sua figlia e riesce a scrivere un nuovo libro, Padri e Figlie, destinato a diventare un successo e a vincere un nuovo premio Pulitzer, che l’autore però non ritirerà mai, dal momento che muore durante un attacco epilettico.

Padri e Figlie cinematographe.it

Anni e anni dopo, a lavoro Katie si vede affidare una bambina orfana di madre, Lucy (Quvenzhané Wallis), che da quando ha perso la mamma si rifiuta di parlarne. La protagonista si riconosce nella bambina, e riesce con successo a seguire il suo caso. Nella sua vita privata, invece, ella cambia diversi partner serata dopo serata, per colmare il vuoto affettivo lasciato dalla mancanza dei genitori. A porre un freno sembra essere l’incontro con Cameron, un uomo appassionato proprio dei romanzi di Jake Davis e in particolare del suo Padri e Figlie. I due iniziano a convivere, ma quando lui le propone di conoscere i suoi genitori Katie viene presa dal panico e l’insicurezza derivata dai problemi irrisolti del suo passato comincia a farsi sentire.