The Witcher 2 sarà più cupa e piena di sorprese! Intervista al cast a Lucca Comics 2021

La serie fantasy sta per tornare con una seconda stagione piena di avventura, forti emozioni e di dettagli che faranno impazzire i fan.

A Lucca Comics and Games 2019 era stata presentata la prima stagione e, chiamiamola scaramanzia o anche perché a Lucca ci si trova sempre bene, anche per la seconda stagione lo staff creativo di The Witcher ha deciso di tornare qui, in questa edizione del  Lucca Comics and Games 2021 ritornata finalmente in presenza.

Noi di Cinematographe.it abbiamo così avuto modo di incontrare, sia durante la conferenza stampa e poi in una meravigliosa tavola rotonda preparata su una terrazza con vista sulla città fortificata, la showrunner Lauren Schmidt Hisrich, la costumista Lucinda Wright, il production designer Andrew Laws e gli attori Joey Batey (Jaskier) e Kim Bodnia (Vesemir). Proprio a loro abbiamo domandato cosa vedremo nella seconda stagione di questa serie di enorme successo mondiale.

The Witcher 2: cosa abbiamo scoperto sulla serie Netflix parlando con gli autori e il cast?

La dura legge del teatro recita che non bisogna mai far affidamento sul successo della  prima data perché è la seconda messa in scena che determina se la piece regge o non regge e la stessa cosa la si può dire per le serie TV, perché la prima stagione può venir bene per l’effetto dell’idea vincente, della novità o per tutti i vari fattori che non si possono calcolare (e Squid Game ne è l’esempio lampante) però per la seconda stagione bisogna avere idee chiare, rispettare quel che si è fatto prima, dare giuste differenze creando evoluzioni nella trama e nei personaggi e, infine, bisogna assolutamente prendere scelte narrative efficaci e innovative; insomma la seconda stagione è sempre veramente complicata da gestire se si ha una fan base come quella di The Witcher e se, purtroppo, la si deve realizzare nell’anno della pandemia, il 2020. A ta proposito, parlando della realizzazione di The Witcher 2 la showrunner ha detto: “Stavamo girando da circa tre settimane quando all’improvviso tutto si è fermato e siamo dovuti tornare a casa. E proprio nel momento di lockdown ci siamo resi conto di quanto fosse importante dare alle persone una storia fantasy. Perché il fantasy ti permette di vivere fuori da tutto questo”. 

Lauren Schimndt ha anticipato così le differenze che troveremo nella seconda stagione della serie Netflix, per poi continuare dicendo: “Il covid ha dato una cosa che chi lavora in televisione non ha quasi mai, il tempo. Abbiamo potuto rileggere con calma, in quattro mesi, tutte le sceneggiature e così abbiamo apportato cambiamenti che hanno migliorato la struttura della seconda stagione. Siamo andati a scavare nelle origini di Gerarlt e a cercare più dettagli della storia stessa e nei personaggi”.

Inoltre la nuova stagione ha una sostanziale differenza logistica a confronto della prima perché, mentre per il lato artistico è stato d’aiuto avere il lockdown, per il lato logistico è stato un ostacolo notevole dovendo interamente girare nel Regno Unito, nello Yorkshire per la precisione. La troupe infatti non poteva spostarsi in altri Paesi e ad agosto, quando sono ricominciate le riprese, si sono verificati disagi e difficoltà anche solo per prendere un aereo per Londra da parte di molti membri del cast e del reparto tecnico.

Quindi è stato essenziale dare molto spazio alla ricerca di location vicine per risolvere questo problema e ricreare un mondo vasto e diverso avendo a disposizione solo “la nostra isola”, ha spiegato sempre la Lauren, sottolineando comunque che “la seconda stagione è stata pensata e realizzata in grande pur avendo risorse e mezzi più piccoli”.

Costruire il mondo della serie Netflix

The Witcher 2 cinematographe.it

“La necessità è la madre dell’invenzione e quando le menti creative si uniscono per risolvere i problemi esce sempre qualcosa di diverso e di migliore“, così il production desiner Andrew Law ha strutturato la strategia, pre e post pandemia, per creare e ricreare nuovamente il mondo di The Witcher per la stagione 2 affermando che, avendo il lavoro già strutturato, il mondo era già stato costruito nella prima serie e, partendo da quello, ha avuto l’occasione di poter andare nel dettaglio e cercare, con la passione di tutto lo staff creativo, di creare quel qualcosa in più.

“Il lavoro è decisamente migliore e non solo nei grandi paesaggi, nei costumi e nelle battaglie, ma anche nel piccolo. Mentre nella prima stagione abbiamo mostrato una libreria, ad esempio, quest’anno la libreria sarà molto più dettagliata, magari i libri non saranno in ordine e ci saranno le crepe nei muri e nelle travi e tutto sarà più vero”.

La seconda stagione sarà più cupa e la struttura a continui flashback che ha caratterizzato la prima stagione, che in molti faticavano a seguire, non ci sarà perché adesso le tre storie principali sono arrivate allo stesso punto e ripartono tutte assieme e quindi non era più necessaria ma ci saranno altri espedienti narrativi efficaci.

I costumi saranno più cupi

The Witcher 2 cinematographe.it

Anche la costumista Lucinda Wright ribadisce che questa stagione sarà più cupa e con tinte molto più dure e, sottolineando che lei non era presente nella prima stagione, ha spiegato l’approccio che normalmente usa per creare i costumi affermando che prima di tutto non si è basata sui costumi del videogioco e che ha fatto tanto brainstorming con gli attori per capire come vestirli.

“È l’attore e il suo personaggio che devo vestire e quindi da lui traggo ispirazione”.
Altra cosa che si vedrà nella seconda stagione sono molte armi più dettagliate e armature con le maschere, questo per una questione di protocollo anti covid ma che darà, altra autenticità a tutta la serie. “Lavorare a questa serie è un sogno e quindi non volevo usare idee già viste, volevo idee nuove e fresche studiate appositamente per gli attori”.

Multimedia e Continuity

The Witcher è un mondo multimediale: serie TV, cartoni animati, videogiochi, fumetti e libri e tutto deve essere in equilibrio e deve rispettare una struttura generale ma la serie vive di idee e punti di vista dei professionisti che la creano; dallo scrittore, allo scenografo all’attore che interpreta. E su questo tutto il cast è in totale accordo tanto che, parlando del cartone animato, disponibile su Netflix (The witcher nighmare of the wolf), dicono che è stato scritto durante la stesura degli script della prima stagione della serie e serve ad esplorare parte del passato di Vesemir e può esser visto assieme alla serie, essere visto in totale autonomia senza seguire le vicende delle due stagioni o addirittura non esser proprio visto e nessuno perderà nulla di essenziale.

The Witcher 2: il cast parla dell’esperienza sul set della serie Netflix

“Famiglia”, questa è la parola più ricorrente che tutto il cast presente a Lucca ha usato di più per descrivere il rapporto professionale, ma molto profondo, che unisce una produzione come quella di The Witcher.

Joey Batey (Jaskier) e Kim Bodnia (Vesemir) raccontano le loro sensazioni e il loro vissuto sul set e il cambiamento dei loro personaggi nella seconda stagione e puntualmente tutto quello anticipato dai loro colleghi è confermato anche dal loro punto di vista, infatti in questa stagione conosceremo più a fondo Vesemir, che è il più anziano Witcher e vedremo lo sviluppo del rapporto, passato e presente, instaurato con Gerarlt.

“Ho guardato il cartone animato che parla di me da giovane e ho pensato: Davvero ero così? Ed è stato divertente”.
Diventare Vesemir per Kim Bodnia è stato veramente importante perché per prima cosa il figlio giocava al videogioco di The Witcher ed essendo un fan, tornare a casa e dire al proprio ragazzo che suo padre sarebbe diventato Vesemir nella serie è stato un grande momento per tutta la famiglia, inoltre avere la possibilità di portare emozione a così tanta gente nel mondo è da considerare un privilegio.

Stranamente sintetico, non come il suo personaggio, Joey Batey rivela che Jaskier avrà una forte evoluzione e probabilmente non sarà così come lo abbiamo visto nella prima serie… o forse no? L’unica cosa certa è che Jaskier sarà, testuali parole, “molto più Rock and Roll di prima e solo per questa frase vale la pena di vedere l’intera seconda stagione”.

“Mi sono sentito al sicuro sul set durante la pandemia perché tutti erano molto professionali, attenti e rispettosi. Avevamo sempre le mascherine e seguivamo i protocolli, tanto che per parecchio tempo non ho visto il volto di Lauren… poi un giorno si è tolta la mascherina e , scherzando, le ho detto “ ma sei tu, ah ma sei proprio carina!”.

Questa era l’atmosfera sul set di The Witcher, lavoro e divertimento, ed è questo che caratterizza e differenzia The Witcher come serie fantasy a confronto delle altre serie presenti: l’humor.
Il fantasy in generale si prende troppo sul serio e forse anche per questo miscuglio di ironia, leggerezza e magia, che the Witcher ha appassionato fan di tutto il mondo anche non amanti del genere fantasy.

The Witcher 2 arriva su Netflix dal 17 dicembre 2021 e l’ultima dichiarazione della storyliner Lauren fa ben sperare a un continuo espandersi della serie in molte direzioni e che, a livello generale di idee per le serie TV, il genere fantasy ormai è consolidato come struttura forte e vincente (GOT, Merlin e la nuova serie sul Il Signore degli Anelli) e si va a inserire assieme ai tre mitici gruppi narrativi su cui si basano decine di serie, che ci accompagnano da oltre 40 anni, ovvero le storie di avvocati, di poliziotti e di medici.
E quindi sì, in futuro spade, draghi e magia saranno decisamente presenti sui nostri schermi e tutto questo, a noi, fa molto piacere.