The Danish Girl: intervista al cast a Venezia72

Si è appena conclusa la conferenza stampa di The Danish Girl, che abbiamo recensito per voi stamattina, alla quale hanno partecipato il regista Tom Hooper e gli interpreti Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Amber Heard, Adrian Schiller e Matthias Schoenaerts.
Quello presentato alla 72ma Mostra del Cinema di Venezia è senza ombra di dubbio un film che affronta una tematica sociale e culturale molto delicata, ma lo fa con eleganza, sottoponendo poi, dal punto di vista tecnico ed emotivo, il cast che con cordialità e umiltà ha risposto alle domande della stampa.

Se vi siete persi la conferenza di #EddieRedmayne in diretta da #Venezia72 potete seguire la replica qui sotto

Posted by Cinematographe on Sabato 5 settembre 2015

“Per me è una gioia essere qui, a Venezia” – ha detto il regista prima di spiegare le motivazioni che l’hanno condotto a scegliere il premio Oscar Eddie Redmayne come protagonista ed esplicare in che modo hanno lavorato sulla costruzione di questo personaggio così delicato – “Fin dall’inizio, nelle conversazioni tra me e Eddie, abbiamo cercato di capire come lui potesse imparare a interpretare una donna, come avrebbe scoperto la sua femminilità latente… Lili ha avuto coraggio a diventare cio che veramente era.”
Molto spiccata poi, in The Danish Girl, la presenza dell’arte, che sembra assumere un potere curativo taumaturgico. “La bellezza ci salverà” – ha asserito a tal proposito Tom – “È straordinario come l’emergere di Lili si realizzi grazie allo spazio creato dall’arte. Si fa un viaggio nel genere gender fenomenale; il bello è che lui non blocca la sua espressione di donna artista, ma l’arte rende possibile questo cambiamneto”.

Ma come è stato per Eddie Redmayne interpretare una donna e cosa gli è rimasto di Lili?
“Quando Tom mi ha mandato la sceneggiatura sono stato colpito da questa storia d’amore così appassionata e profonda. C’è voluto molto tempo per realizzarlo e fin da quando l’ho letta sono stato sicuro di voler fare il film, anche se poi non è stata immediata l’idea della trasformazione. Aver interpretato Lili è stato un sogno per me, ma non credo di poter essere al pari della persona realmente esistita che interpreto. Eisen/Lili aveva una grande cultura, su tanti fronti. […] Per cercare di vestire al meglio la mia parte ho parlato con dei trans… la cosa difficile è che all’epoca non esistevano, non era come adesso. Soprattutto una coppia mi ha aiutato molto, sono stati molto disponibili e si sono aperti a me. Nel film la cosa interessante è che Einer non si preoccupa solo della trasformazione, del fatto che vuole una vita autentica, ma pensa anche a come aiutare Gerda… ho raccolto molte informazioni su di loro”

The Danish Girl è un film che parla d’inclusione…. “Giusto!” – risponde il regista – “parla dell’inclusione resa possibile dall’amore. Viviamo in un mondo diviso, basta vedere la situazione che si realizza ogni giorno nelle nostre spiagge con i clandestini. Spero di far capire come l’amore e la compassione coadiuvino l’inclusione.”
La Vikander ha invece interpretato la moglie del protagonista, Gerda: “Sono stata colpita da questa storia, mi sono innamorata del fatto che si tratta di una storia che parla dell’amore tra due persone, ma parla anche dell’amore verso se stessi. Gerda è stata all’avanguardia, ha anticipato i tempi, forse perche è un’artista e come tale intuisce i cambiamenti prima degli altri. Ammiro Gerda e vorrei avere un po’ di lei dentro di me!”.

Una questione fisica molto delicata riguarda l’intervento chirurgico, ma un’altra ancora più scottante concerne nell’inclusione dei trans nell’industria cinematografica. Ecco la considerazione del regista a riguardo: “Spero che adesso un trans non debba per forza arrivare alla chirurgia per sentirsi se stesso. La cattiveria in questa storia è che non puoi essere trans, non puoi rimanere nel corpo di un uomo e sentirti donna, devi per forza cambiare. Per quanto riguarda la scelta di un attore trans per il film, c’è un problema di base che consiste nella limitazione di personale. Io sarei d’accordo, ma con Eddie è diverso… lui aveva già interpretato in passato ruoli femminili e quindi l’ho scelto istintivamente, Perché volevo esplorare il suo lato femminile.”

Un po’ lasciato in disparte il ruolo interpretato da Matthias Schoenaerts, che spiega: “Hans e Einas erano amici da bambini e anche da grandi si abbracciano nelle differenze. Essere privi di condizionamebto e goudizi. Non è una questione di generi.. Lui vuole solo amare Einer ma non esclude che si possa innamorare di sua moglie. Einer, dal canto suo, è generoso verso Hans e Gerda, capisce che le cose stanno cambiando anche per lei e permette ai due di avvicinarsi”.