Spaccaossa: intervista a Vincenzo Pirrotta e Selene Caramazza [VIDEO]

Fino a che punto siamo disposti a mutilarci? Vincenzo Pirrotta parla di Spaccaossa insieme all'attrice Selene Caramazza.

La storia di Spaccaossa nasce nella periferia di Palermo, arrivando dritta all’attenzione di Vincenzo Pirrotta, da sempre impegnato nel teatro sociale. L’attore e regista, che col film debutta alla regia cinematografica, apprende questo crudele fatto di cronaca e sente l’urgente bisogno di parlarne. Sarà l’incoraggiamento di Ficarra e Picone (co-sceneggiatori del film) a dargli la spinta definitiva per mettersi all’opera!

Così Vincenzo scrive, dirige e interpreta, si fa uno con i suoi personaggi, senza dimenticare di salire in cabina di regia, non tanto per giudicare, quanto per raccontare questa storia degli ultimi in cui non c’è speranza né ironia.
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, il film raggiunge le sale dal 24 novembre 2022, distribuito da Luce Cinecittà. In occasione della presentazione alla stampa abbiamo avuto modo di parlare con Vincenzo Pirrotta e con l’attrice Selene Caramazza.

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L’autore di Spaccaossa ci racconta le motivazioni che l’hanno spinto a raccontare questa storia, la bellezza di lavorare col cast e il coinvolgimento di tutti nel partecipare alla realizzazione di un’opera universale. “Cosa siamo disposti a mutilare di noi stessi pur di ottenere qualcosa?”, questa è la domanda che Vincenzo Pirrotta vorrebbe lasciare sul fondo a chi guarda.

Selene Caramazza, dal canto suo, parla della sua Luisa, una giovane tossicodipendente che si lega al protagonista. Interessante il suo ragionamento sulle figure femminile del film, poche ma fondamentali per capire la grammatica sociale di certi ambienti.

Vincenzo Pirrotta e Selene Caramazza parlano di Spaccaossa nell’intervista video

Spaccaossa è ambientato ai nostri giorni, nella periferia di Palermo, dove un manipolo di criminali locali ha messo in piedi una truffa ai danni delle assicurazioni. Il gioco è abbastanza semplice e ben rodato: trovare qualcuno così disperato da farsi rompere un braccio o una gamba, simulare che il danno sia avvenuto a causa di un incidente stradale, quindi impegnare una serie di falsi testimoni e medici compiacenti al fine di incassare il premio assicurativo. Un teatro assurdo, in cui tutti ne usciranno perdenti.