Lo sfogo di Pierfrancesco Favino a Venezia 2023: “vorrei che ci fossero più attori italiani”

Il resoconto dell'incontro stampa di Comandante, presentato a Venezia 2023.

Il festival del cinema di Venezia 2023 apre con un film tutto italiano: Comandante (2023), diretto da Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino e presentato in concorso alla 80ma Mostra del Cinema. Per De Angelis è un ritorno al festival dove aveva riscosso successo con Indivisibili (2016), pellicola presentata durante le Giornate degli Autori della Mostra di Venezia.

Comandante, la cui data di uscita è stata annunciata durante la conferenza stampa del 30 agosto 2023, arriva nei cinema italiani il prossimo 1° novembre con 01 Distribution.
Oltre a questa informazione abbiamo avuto modo di approfondire qualche dettaglio sul film grazie all’intervento del regista, del cast e dei produttori. Presenti alla conferenza stampa anche la figlia e la nipote del comandante Salvatore Todaro.

Comandante, il regista sulle tematiche politiche del film: “Esistono leggi eterne, come quella del mare, che non vanno infrante”

Per iniziare, Comandante narra un evento eroico avvenuto in Italia. La pellicola è basata infatti su fatti reali avvenuti all’inizio della Seconda guerra mondiale e segue la storia eroica di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina, che una notte di ottobre del 1940, dopo uno scontro con un mercantile belga, compie un gesto rimasto nella storia, salvare i superstiti e portarli in porto sicuro.

Alla domanda sul perché Salvatore Todaro sia una figura importante e degna di essere rappresentata in un film, il regista De Angelis ha risposto: “Ci sono tante frasi che ci fanno capire il cuore e lo spirito del film. Un uomo non è mai così forte come quando tende la mano a chi è in difficoltà. Questa è la frase che ha ispirato il film. La forza come la intende Todaro è quella forza di correre in soccorso di chi è in difficoltà. Comandante è un racconto emblematico della forza e di cosa voglia dire essere italiani: il nostro Paese è un crogiolo meraviglioso, nato da tutte le varietà possibili e immaginabili di esseri umani.”

Comandante - Cinematographe.it

In molti hanno anche osservato come i temi e le implicazioni del film siano politiche, molti giornalisti infatti hanno connesso la storia del salvataggio del film come una sorta di risposta ai decreti di sicurezza emessi nel 2018 dall’allora ministro degli Interni Matteo Salvini contro i migranti provenienti dai paesi africani. A queste osservazioni il regista ha risposto in questo modo: “l’estate del 2018 è quella in cui sono state disattese le regole del mare per soccorrere chi era in difficoltà. Lo scopo del film era ridare onore al nostro Paese, grazie anche alla famiglia di Todaro. Il Comandante che ha messo la patria davanti alla propria famiglia, e il rispetto delle leggi del mare prima della patria.

Il regista ha poi aggiunto, assieme allo sceneggiatore Sandro Veronesi: “le reazioni ad un’opera o ad un film trascendono chi lo ha fatto. Esistono leggi eterne come quella del mare che non vanno infrante. Siamo italiani. E la legge del mare vale per tutti“.

Anche il protagonista del film Pierfrancesco Favino ha sottolineato l’importanza del messaggio del film e ha evidenziato anche lui come la forza del suo personaggio Salvatore Todaro sia quella di aver lasciato da parte per un momento la guerra ed aver ascoltato la sua umanità, la sua forza è stata quella di aver porto la mano a chi era in difficoltà, come esigono le leggi del mare.

Comandante: Pierfrancesco Favino e quel desiderio per gli attori italiani

Inoltre, alla domanda se gli piacesse interpretare un personaggio italiano cos’ importante, Favino ha risposto: “Mi piace poter interpretare diverse figure italiane. Amo il cinema italiano. Non è un no al cinema internazionale, io considero il cinema italiano internazionale. Questo film è coraggioso per i nostri standard. Vorrei solo che gli attori italiani fossero più partecipi nei film internazionali, dove gli stranieri interpretano italiani. Vediamo sempre attori messicani interpretare personaggi messicani, ma quanti personaggi italiani non vengono interpretati da attori italiani? Ci sono tanti attori italiani, di talento, giovani, che parlano anche discretamente in inglese, che aspettano solo qualche opportunità. Dategli delle chance!”.

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