Laura Luchetti parla di Fiore Gemello e del suo nuovo film, tratto dal libro di Cesare Pavese

Vincitrice del Premio Ermanno Olmi, la regista Laura Luchetti ci parla dei suoi lavori e dei suoi futuri progetti.

“Una grande emozione, una gioia per questo riconoscimento per il proprio lavoro da parte di una famiglia che questo mestiere lo conosce bene”: così Laura Luchetti commenta il Premio Ermanno Olmi che le è stato assegnato lo scorso 24 agosto in occasione dell’ultimo Festival del Cinema di Spello. Un riconoscimento che, per il secondo anno consecutivo, vuole celebrare un giovane regista che più si avvicina per sensibilità, poetica, autenticità, semplicità e realismo allo stile del grande maestro. E quest’anno a riceverlo è stata appunto lei, Laura Luchetti, pluripremiata regista di un film come Fiore Gemello, attualmente impegnata nelle riprese della serie Nudes, remake italiano del teen drama norvegese omonimo incentrato sul tema del revenge porn, prodotto in collaborazione con Rai Fiction per Rai Play.

“A Ermanno Olmi devo tanto: quando vidi il suo film Il posto, pensai che sarebbe stato bello provare a fare quel lavoro lì, a raccontare certe cose, anche le più piccole, con un mezzo come il cinema. Quel film è stato una grande fonte di ispirazione per me”.

La carriera di Laura Luchetti, tra film e animazione

Sugarlove di Laura Luchetti - Cinematographe.it

Ma non c’è solo un regista come Olmi tra i nomi significativi per la regista italiana, che si definisce “di formazione onnivora: Fellini e Petri per me sono da sempre una fonte di insegnamento, ma anche Bolognini e Visconti. Per non parlare del nuovo cinema sudamericano o di quello americano di Scorsese o Kubrick. Sono tanti in realtà i nomi che mi ispirano, anche a me contemporanei”.

Una laurea in Scienze Politiche e un’esperienza internazionale, negli anni Laura Luchetti ha girato cortometraggi, video musicali e pubblicità. Il suo primo lungometraggio, Febbre da Fieno, è stato selezionato e premiato in importanti festival internazionali, ma questa giovane regista esprime la sua arte anche con l’animazione: il suo primo corto animato, Bagni, è entrato nella cinquina dei Nastri D’Argento 2016; con il secondo corto animato, Sugarlove, doppiato da Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti, ottiene invece la vittoria nel 2019 con il Nastro d’Argento per la categoria. “L’animazione è la mia grande passione, conto di ripetere l’esperienza in futuro: è come se il marito fosse il film e l’animazione il mio amante, e io so essere un’amante molto fedele”.

Fiore Gemello: storia della ricerca dell’innocenza dal successo internazionale

Fiore Gemello di Laura Luchetti - Cinematographe.it

Fiore Gemello è il suo secondo lungometraggio, che, dopo l’anteprima mondiale al Toronto Film Festival, è stato pluripremiato praticamente in tutto il mondo: “Un film che, diciamo, è partito da fuori per poi tornare a casa” – ci racconta Laura Luchetti“Mi sento grata e fortunata: non mi aspettavo di ricevere tutto questo apprezzamento e tutto questo calore per un film molto piccolo, che continua ancora oggi a ricevere tanti riconoscimenti”.

La storia di due adolescenti in fuga in una Sardegna così bella e allo stesso tempo terribile ha infatti conquistato il pubblico e la critica internazionale. “Quello che a me interessa, e che credo si possa ritrovare nei miei lavori, è il tema dell’innocenza inserito nel quadro del mondo naturale. Non è qualcosa che decido a priori, ma mi capita spesso di soffermarmi e osservare storie che parlano della perdita e della ricerca dell’innocenza che avviene durante l’età adolescente”.

Ma anche l’aderenza alla realtà è un fattore che ricopre un enorme peso nella poetica di questa giovane regista: “In Fiore Gemello ho voluto comunque raccontare dei fatti reali, degli specifici casi di adolescenti come quelli legati ai migranti del nostro territorio, e in questo caso anche alla figlia di un trafficante”. La scelta dei due giovani interpreti, Anastasyia Bogach e Kallil Kone, è stata funzionale in questo senso: “Sono due attori alle prime armi, che hanno alle spalle un’esperienza molto simile a quella vissuta dai protagonisti: Kallil è un migrante fuggito a piedi dalla Costa d’Avorio, Anastasyia è arrivata in Italia dall’Ucraina e ha al suo interno un certo tipo di dolore. Volevo rappresentare degli elementi reali anche all’interno di quella che è stata definita una “favola nera”, e loro due potevano portare nel film questi sentimenti veri”.

I futuri progetti di Laura Luchetti

Laura Luchetti - Cinematographe.it

Gli adolescenti e il loro sentire saranno i protagonisti anche del prossimo film di Laura Luchetti, La bella estate, basato sull’omonima opera di Cesare Pavese: “Si tratta di un meraviglioso romanzo di formazione con un’adolescente protagonista, circondata da adolescenti. Un film sulla libertà più grande, ossia quella di poter amare chi si vuole. Gireremo in una bellissima Torino del 1939. Per me è un grande onore poter lavorare sui materiali di un autore come Pavese, che amo moltissimo”.

E in merito alla polemica che saltuariamente torna sui giornali, quella in merito alle poche registe donne in circolazione, e poco premiate soprattutto, cosa ne pensi?
“Sono ottimista e positiva, piano piano ci prenderemo tutto quello per cui abbiamo lavorato e che ci meritiamo. La marcia è in atto, stiamo arrivando”.