Angela Curri: “La recitazione mi ha scelta”

Intervista alla madrina della XIII edizione del Festival del Cinema di Spello l’attrice barese che abbiamo visto protagonista dell’ultimo film di Rocco Papaleo, Scordato, e indimenticabile Angela nella serie La mafia uccide solo d’estate.

Angela Curri, barese, classe 1993, è una delle giovani promesse del nostro cinema, anzi ormai una conferma. Ha studiato recitazione e lavorato per teatro, tv e cinema, il suo debutto è nel film Nel mio amore di Susanna Tamaro, al quale seguiranno le miniserie tv Edda di Giorgio Capitani e La terra di Sergio Rubini, fino al primo ruolo che la porta all’attenzione del grande pubblico, Bea nella serie di successo Braccialetti rossi 2 (2014). La consacrazione arriva però con la serie Rai La mafia uccide solo d’estate, tratta dall’omonimo film diretto e interpretato da Pif, andata in onda dal 2016 al 2018, in cui interpreta Angela. Madrina della XIII edizione del Festival del Cinema di Spello e dei Borghi Umbri, dedicato alle professioni del cinema, Angela Curri ha risposto a qualche nostra domanda.

Angela Curri, cinematographe.it

All’inizio ero un po’ intimidita, non è un ruolo che ricopro spesso”, ci ha detto riguardo all’essere madrina di un festival, “quindi non sapevo realmente cosa fare, poi è andata sempre meglio. È stato un Festival pieno di emozioni, poesia e amore, è stato bello condividere questa esperienza con persone che conosco e soprattutto fare nuove conoscenze”.

Hai iniziato a recitare da piccola, in un film di Susanna Tamaro, Nel mio amore, com’è nata la passione per la recitazione e come ti sei trovata così piccola su un set?
Quando ero piccola mi piaceva cantare e poi mi è capitato di fare dei provini e sono stata presa per questo film ed è andato bene, avevo 10 anni e continuo a fare questo mestiere ancora adesso che ne ho 30. Chi lo sa, forse è una strada che ha scelto me, e allo stesso tempo anche io ho continuato a sceglierla”.

Poi la popolarità arriva con la serie La mafia uccide solo d’estate, immagino sia stato un momento di svolta per te…
Sì, il mio personaggio, Angela, mi ha accompagnata da quando ero piccolina fino a quando sono diventata donna, è stato il primo ruolo un po’ più importante, lo porterò sempre nel cuore”.

Angela Curri, cinematographe.it
Angela Curri in una scena de La mafia uccide solo d’estate

Lo scorso anno invece hai interpretato un ruolo centrale nel film Scordato di Rocco Papaleo, un personaggio complesso, quello di Rosanna, una ragazza che negli anni ’70 si unisce alla lotta armata, cosa ti ha lasciato questo personaggio?
Io mi sono concentrata molto di più sulla parte della fratellanza con il protagonista, Orlando, del rapporto lasciato incompleto tra lui e Rosanna, e del perdono, anche perché è una storia che racconta il perdono. Ho esplorato molto su la parte emotiva che poteva avere questo personaggio nonostante sia abbastanza conflittuale. È stato bello soprattutto affrontare questo viaggio con gli altri attori, con Rocco stesso e con Simone Corbisiero, c’è stato un periodo in cui abbiamo vissuto anche insieme per creare questo rapporto di fratellanza. Diciamo che sia Angela che Rosanna sono i miei ruoli preferiti, quando penso ad Angela mi emoziono, ripenso alla paura che avevo all’inizio di interpretare questo ruolo così grande. Invece Rosanna mi ha regalato la libertà di fare questo lavoro, completamente senza regole”.

Cosa cerchi nei personaggi che interpreti? Come li scegli?
In un certo senso sono loro che vengono a scegliere me, però di solito quello che cerco è che siano dei personaggi complessi a livello emotivo o comunque che abbiano avuto storie difficili. Questo l’ho notato in tutti i personaggi che ho fatto, e soprattutto mi sono trovata ad interpretare storie con tematiche importanti”.

Che ruoli ti auguri di interpretare in futuro?
In realtà non so cosa voglio fare, però spero di raccontare sempre delle donne forti ma anche fragili, questo connubio mi piace molto. Quindi mi aspetto dalla vita storie che mi facciano crescere come quelle che ho interpretato in passato”.

Angela Curri, cinematographe.it
Angela Curri e Simone Corbisiero in Scordato

C’è qualche attrice in particolare che per te è fonte di ispirazione?
Ce ne sono un po’, non solo attrici ma tante altre figure che per me sono importanti, però sicuramente ci sono due mie grandi amiche che mi fanno impazzire che sono Vanessa Scalera e Barbara Ronchi che per me sono attrici straordinarie. Mi piace anche Natalie Portman, ma ci sono tante cose da cui prendo ispirazione, anche da persone che incontro tutti i giorni”.

Dove ti vedremo prossimamente?
Ancora non lo so, questo lavoro è fatto così, sei in continua attesa e non sai mai quando ti viene a trovare, quindi aspettiamo”.