La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2, Pif: “La serie è l’esame di coscienza che non ci siamo mai fatti”

Ecco cosa ha raccontato il cast di La mafia uccide solo d'estate - Capitolo 2, tra anticipazioni e dichiarazioni d'intenti. La serie Rai si prepara a continuare a raccontare storie di "Eroi comuni ed eroi servitori dello stato", nella Palermo della fine anni Settanta

“La mafia pensa che la vostra vita appartenga a loro. Non è così. Mandate a f*****o quelli lo pensano. La vostra vita appartiene solo a voi”. Lo ha detto Pif, Pierfrancesco Diliberto, oggi alla presentazione a Roma di La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2, la seconda stagione della fiction Rai che ha tratto le sue origini dall’omonimo film del 2013. La serie, parte insieme ad altri progetti della rivoluzione narrativa della televisione di Stato, continua a raccontare le vicende della famiglia Giammaresi con il solito cast divino e un modo di raccontare comico, coraggioso e profondissimo.

La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2: ecco la data d’uscita

La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2 andrà in onda da giovedì 26 aprile per 6 prime serate su Rai 1, per raccontare ad un pubblico più eterogeneo che mai storie di “Eroi comuni ed eroi servitori dello stato”, nella Palermo della fine anni Settanta, all’alba della guerra di Mafia più sanguinosa che la città abbia mai conosciuto. Ad interpretare i protagonisti di queste vicende ci sono ancora Claudio Gioè, Anna Foglietta, Francesco Scianna, Valentina D’Agostino, Angela Curri, Dario Aita, Nino Frassica, Edoardo Buscetta, Dajana Roncione, Carmelo Galati, Sergio Vespertino e Domenico Centamore. La regia è stata di nuovo affidata all’interessante occhio di Luca Ribuoli che dirige da una sceneggiatura di Michele Astori, Stefano Bises e Michele Pellegrini.

La mafia uccide solo d'estate - Capitolo 2 Cinematographe

Pif: “La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2 è l’esame di coscienza che non di siamo mai fatti”

“Ho un pensiero fisso da qualche giorno – ha raccontato Pif -, che la gente si rompa le palle di me e delle nostre iniziative sulla mafia. Mi sono anche dato una soluzione: la realtà è che questa serie è quell’esame di coscienza che non ci siamo mai fatti. È utile parlarne, la famiglia Giammaresi siamo noi, noi italiani. Ci fa rivedere tutte le minchiate, i limiti che abbiamo addosso, le nostre contraddizioni. È l’esame di coscienza che non ci siamo mai fatti. Vedremo come la città reagisce agli che inizieranno a susseguirsi in quel periodo. Noi cosa abbiamo fatto?”. Ha poi continuato raccontando quale sia il filo conduttore della seconda stagione:

Si parla di coscienza e di coraggio. La coscienza da sola è una fregatura. Ti suggerisce soluzioni, ma tu non riesci a metterle in pratica. Ecco allora che entra in gioco il coraggio. Che è proprio quello che mancava fino a quel momento. Oggi possiamo raccontare tutto questo perché non si è più soli. La cosa peggiore che ho capito è che chi denuncia ha paura che la comunità non gli riconosca il coraggio delle sue azioni. La mafia uccide solo d’estate non è solo intrattenimento, è pura antimafia. Stiamo cambiando culturalmente. Più ragazzi guarderanno la serie più ci sarà un cambiamento in futuro.

La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2: anticipazioni dei prossimi episodi

La mafia uccide solo d'estate - Capitolo 2 Cinematographe

Anna Foglietta, l’attrice che interpreta Pia, ha spiegato quanto una componente centrale di questa stagione sarà il matrimonio con il Lorenzo di Claudio Gioè:

All’interno di un matrimonio tante cose possono incrinare un rapporto. In questo caso è il fatto che Pia possa cedere a una raccomandazione mafiosa. Il pubblico empatizzerà con lei, ma il suo senso di colpa porterà anche a situazioni molto comiche. Vive il corrispettivo perfetto del marito. Lui è integerrimo e ha una condotta impeccabile. Ogni volta che lo guarda si sente in colpa. Lei è anche una donna molto moderna e crede davvero nell’insegnamento. La lotta alla legalità la fa attraverso i suoi ragazzi. Qual è il limite? Questa è la forza della serie. La collusione siede proprio lì, nel piccolo compromesso.

E Gioè ha voluto confermare i problemi coniugali di Pia e Lorenzo:

Nella prima stagione Lorenzo ha sofferto dello sbandamento di Pia per un collega, adesso le parti sono invertite. Lorenzo si invaghisce di una donna che gli somiglia e che rappresenta un escamotage per raccontare la distanza che si crea nella casa per una scelta etica ambigua. La forza straordia della serie è il punto di vista, che è quello dell’uomo comune. Scoprire che l’unica arma di difesa era proprio quella culturale. La grande morale è quella di riuscire a trasmettere ai propri figli la legalità. Quella che porta la generazione di Salvuccio (Eduardo Buscetta) a indignarsi così intensamente e ad agire. L’unica arma delle persone comuni è combattere quotidianamente contro i favori, la collusione. La nostra serie è omaggio a quel senso civico.

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La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2: tutto quello che sappiamo della seconda stagione

Ci saranno problemi all’orizzonte anche per la coppia Patrizia-Massimo (rispettivamente Valentina D’Agostino e Francesco Scianna). “Patrizia ora è una moglie”, dice D’Agostino. “Pensa che con la fede al dito abbia raggiunto il massimo e invece lui è una testa calda e continuerà a farla soffrire. Ci saranno ingerenze femminili… Però lei vuole salvare la coppia e passerà sopra a tutto”. E Massimo? Secondo Scianna:

Massimo è un bambino che nella prima serie voleva riscattarsi da una vita che non lo rendeva felice e il suo rapporto col padre l’ha portato a compiere scelte sbagliate. Adesso diventa sempre più consapevole della mafia e viene sempre più fagocitato da Cosa nostra e ciò gioca molto psicologicamente su di lui. Massimo alla fine sarà quell’uomo che all’inizio era un germe senza direzione.

E i problemi non eviteranno nemmeno la coppia più giovane, quella composta da Angela (Angela Curri) e Marco (Alessandro Piavani). L’attrice ha spiegato che la sua natura, all’inizio della seconda stagione, è molto simile alla prima, ma poi:

L’amore con Marco è destinato a finire, siamo troppo diversi. Durante il corso delle puntate torna all’orizzonte quello che era stato l’amore della sua vita, Rosario (Dario Aita). Insieme cambieranno e cresceranno.

Il loro, aggiunge Aita, sarà “l’incontro di due solitudini”.