Venom: quel finale che apre la porta al sequel del Protettore Letale [SPOILER]

Il finale di Venom ha letteralmente aperto la strada al sequel del Protettore Letale con Tom Hardy, cerchiamo di spiegare che cosa è successo

She-Venom, Carnage, Lethal protector e chi più ne ha più ne metta. Tutti gli spunti e le ipotesi raccolte nel film con Tom Hardy riguardanti il suo probabilissimo sequel. Il finale di Venom lascia l’Eddie Brock di Tom Hardy e il suo parassita simbiotico in una situazione molto interessante.

No, non c’è nessuna sorpresa o ipotesi che lo possa collegare in qualche modo alla figura di Spider-Man o in generale al Marvel Cinematic Universe, né indicazioni precise che permettano di capire dove si stia dirigendo l’universo dell’antieroe della Sony (al di là del suo seguito). Eppure, è un finale piuttosto carino per la storia inaugurale di Eddie e promette cose più che interessanti. Da qui potrebbero seguire spoiler, se non siete interessanti potete smettere di leggere.

La recensione di Venom

La trama di Venom con Tom Hardy

Box Office Italia Venom cinematographe

Venom narra il primo incontro tra Eddie Brock (Tom Hardy) e il simbionte alieno e anche della sua indagine per far luce sull’oscura natura della Life Foundation e soprattutto del suo spietato CEO, Carlton Drake (Riz Ahmed). Mentre Eddie lotta per la sua vita contro i mercenari della Life Foundation, lui e Venom entrano in contatto in modo concreto, costituendo da subito un duo molto affiatato per poi legarsi in uno stretto rapporto d’amicizia. I due prendono la decisione di lavorare insieme e di aiutarsi a vicenda: per Eddie lo scopo è riprendere in mano la propria vita e riconquistare la donna amata e per Venom è rimanere l’unico simbionte sulla Terra. Per fare in modo che l’ultima cosa avvenga i due dovranno fermare Riot, un simbionte deciso a lasciare il nostro pianeta per tornare a casa sua, radunare i membri della sua specie e muovere guerra contro l’umanità tutta.

Ci sono diversi spunti e idee folli che muovono i fili della trama di Venom, dall’estinzione imminente dell’uomo per mano di parassiti alieni, contrapposta alla lotta di un singolo ometto per la verità e la sua missione all’insegna del giusto giornalismo d’inchiesta. Ma il motore principale che muove tutti gli eventi del film è la simbiosi tra Eddie Brock e Venom, con tutti gli aspetti morali e le domande esistenziali che ne derivano. Quindi, cosa succede esattamente nel finale di Venom e cosa ci dice in generale la pellicola sul futuro del personaggio? Diamo un’occhiata.

Cosa vuol dire il finale di Venom? C’è spazio per il sequel?

Venom è un film dal ritmo veloce e incalzante, coinvolgente e a tratti divertente. Nonostante le sue diverse pecche, ha dalla sua attori del calibro di Riz Ahmed, lo stesso Tom Hardy e Michelle Williams, quest’ultima nei panni di Anne Weying, l’amore di Eddie Brock.  La ragazza ha un ruolo molto importante nella trama, ma non è la classica figura femminile di un cinecomic. Per esempio, tolta la scena in cui Anne si presenta come She-Venom e bacia il due Eddie/Venom, il loro rapporto amoroso rimane estraniato dalle vicende della trama. La sua funzione non è solo quella del bel faccino. Nel primo atto Eddie e Anne stanno insieme, si, ma dopo la comparsa del simbionte, la ragazza aiuta in modo sostanziale i nostri eroi, pur rimanendo l’oggetto del desiderio nel finale. Questo aspetto del personaggio tornerà sicuramente in Venom 2 (sperando che torni anche Michelle Williams).

Come già accennato, Eddie vuole con tutte le sue forze sistemare le cose con Anne e non c’è alcuna possibilità che qualcuno, come, per esempio, l’insignificante nuovo fidanzato dottore di lei, possa ostacolare la sua strada. Detto questo, nei fumetti la ragazza è ricordata più che altro come l’ex compagna di Eddie, quindi l’amore potrebbe non essere corrisposto. Il riferimento più grande, però, è il Venom femminile. Nei fumetti, Anne diventa She-Venom per caso mentre cerca di calmare Eddie e, sotto questa forma, arriva a compiere atti inenarrabili, che la scioccheranno fin nel profondo, finendo con il condurla al suicidio. Questo aspetto è appena sfiorato nella conversazione con Eddie alla fine di Venom  (quando la ragazza mostra il suo disgusto per aver mangiato la testa di una persona). Sarebbe sicuramente interessante rivederla come She-Venom e alle prese con le conseguenze delle sue azioni (anche se non sarebbe certamente il destino più felice per il personaggio).

Eddie, Venom, Carnage e il Protettore Letale

Ma She-Venom non è l’unico nuovo simbionte che ci aspettiamo in Venom 2, infatti, come testimoniato dalla scena a metà dei crediti, Eddie si reca alla prigione di San Quentin per intervistare il serial killer Cletus Kasady, conosciuto per essere l’ospite di Carnage. Interpretato da Woody Harrelson, è stato proprio lo psicopatico dai capelli rossi a richiedere un’intervista con un giornalista di successo come Eddie Brock, probabilmente solo per far sapere al mondo che presto uscirà e quando lo farà ci sarà una “carneficina” (“carnage”, appunto).

Dunque, Carnage sta arrivando. L’alter ego simbiotico di Kasady è la progenie più pericolosa di Venom, trasformata in un assassino inarrestabile grazie alla psiche già deviata dell’omicida. Mentre non ci sono tracce di come Kasady si infetterà (nei fumetti è stato contagiato da un seme del simbionte nero, mentre Eddie era in prigione), si può presupporre che per il sequel possano costituire un riferimento gli eventi narrati nella saga Marvel “Maximu Carnage”.

La pellicola della Sony, ad ogni modo, anticipa con una certa moderazione gli eventi previsti per il suo sequel. Infatti tutto ciò che può riguardare Eddie nei panni di Lethal Protector, Anne come She-Venom o Cletus Kasady come Carnage è ben distribuito durante il minutaggio. Ciò consente al film di non perdere una sua natura autonoma, ma allo stesso tempo fornire la giusta dose di “hype” agli spettatori riguardo gli eventi che verranno.

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