Slender Man: origini e storia vera del terrificante creepypasta

Non ha volto ma lunghi arti sottili; nessuno sa dove si trova ma quando lo vedi non puoi più liberartene. Si tratta di Slender Man, il mostro protagonista del nuovo film horror di Sylvain White, da oggi 6 settembre nelle sale italiane.

Slender Man, il film horror del francese Sylvain White, trae ispirazione da uno dei personaggi horror più cult del momento. Slender Man (in italiano Uomo Esile) è un essere indefinito, altissimo e senza volto con lunghi e, come dice il nome, sottili arti; con i suoi poteri paranormali è in grado di soggiogare le proprie vittime, per lo più bambini, e condurli alla propria volontà, spesso verso la morte loro o di altri coetanei. Ma dove nasce questo personaggio macabro e terrificante? Cosa ha portato il cinema e altri media a interessarsi ad esso tanto da produrne film, serie tv e persino videogiochi? E che influenza può avere sulla mente dei giovani utenti di internet al giorno d’oggi? In questo articolo cercheremo di dare una risposta a queste domande e una ragione al successo di questo nuovo protagonista horror.

Il concorso indetto dal sito Something Awful nel 2009 e la nascita di Slender Man

Foto di bambini che giocano e Slender Man sul fondo a sinistra

È il 2009 l’anno di nascita di Slender Man: Erik Knudsen, in arte Victor Surge, partecipa a un concorso indetto dal sito Something Awful in cui si dovevano ritoccare delle foto reali con dettagli o particolari raccapriccianti. L’autore pensa bene di prendere come soggetto foto che ritraggono bambini innocenti intenti a giocare al parco, davanti a una scuola o a passeggiare nei boschi; ai piccoli protagonisti però, Knudsen affianca un personaggio senza volto, altissimo e con arti magrissimi in completo nero: una figura senza tempo, inquietante e imponente. Ispirato dai racconti del maestro del terrore Stephen King e a icone horror come L’uomo Nero, l’autore aggiunge alcune didascalie e un filtro color seppia che donano il tocco finale a una creazione che colpisce subito i giudici del concorso. Knudsen viene dichiarato vincitore e lo Slender Man fa il proprio debutto al pubblico degli utenti in rete.

Questo nuovo personaggio fa breccia nel cuore dei fruitori di storie creepypasta e in breve tempo Slender Man comincia a costruire una propria identità e a evolversi in un personaggio riconosciuto e apprezzato. Dal termine originale Copy and Paste (copia e incolla) nasce l’adattamento horror Creepypasta (raccapricciante), che indica quel tipo di letteratura breve che nasce su internet e viene diffusa grazie agli utenti che, appunto, copiano e incollano di sito in sito il testo in questione, in modo da garantirgli un bacino di utenze maggiore. Come le classiche leggende, divulgate di generazione in generazione, così queste moderne storie dell’orrore (e non solo), si diffondono sempre più, dando vita e credibilità a personaggi come Slender Man.

Slender Man: il grande successo con la web serie sul canale MarbleHornets

Slender Man nel bosco

Slender Man torna protagonista grazie alla web serie di immediato successo rilasciata sul canale di YouTube MarbleHornets. Come per Knudsen, la storia parte da un concorso: dei ragazzi devono girare per conto della scuola un documentario su eventi misteriosi nella loro zona; con l’ausilio di una telecamera amatoriale, i protagonisti vengono accompagnati dallo spettatore nella loro ricerca di fenomeni sovrannaturali e incontrano spesso un essere identificato come L’Operatore, in compagnia di due ragazzi Masky e Hoody, chiamati così per il loro abbigliamento (indossano rispettivamente una maschera e un cappello). L’operatore non è altro che Slender Man, mentre i due seguaci vengono individuati come i suoi seguaci, cd. Proxy. Di immediato clamore, la serie girata in stile mockumentary (finto documentario), consacra Slender Man a icona horror del momento (e non solo).

Sono numerosissimi i cortometraggi con protagonista il personaggio creato dalla mente di Knudsen, che ha dato ispirazione anche a due lungometraggi (di cui uno è Slender Man) e, inoltre, a diversi videogiochi. Nel 2012 infatti fu rilasciato gratuitamente il primo videogioco dal titolo Slender: The Eight Pages, un survival horror che riscosse un enorme successo e diede seguito a due sequel: uno non ufficiale intitolato Slender Man’s Shadow sempre nello stesso anno, mentre nel 2014 venne rilasciato quello ufficiale, Slender: The Arrival, distribuito per Playstation 3 e per Xbox 360.

Slender Man: aspetto e comportamento del personaggio horror destinato a diventare un cult

Sicuramente l’aspetto fisico dello Slender Man ha contribuito a creare la fama di questo personaggio, che ha tutte le carte giuste per diventare un fenomeno cult del genere horror: alto quasi 2 metri e 40cm, dotato di braccia e gambe lunghissime, mani che terminano con affilati artigli, volto assente, coperto da una garza bianca.
Il corpo esilissimo non pregiudica il potere della figura, resa imponente oltre che dall’altezza, anche dal completo nero che indossa, corredato da una cravatta scura o rossa. Secondo alcuni lo Slender Man sarebbe dotato anche di tentacoli che fuoriescono dalla sua schiena e persino, secondo rare testimonianze, di una bocca che si apre solo in determinate occasioni: fauci terrificanti da cui spunta una lingua nera e possente, che lo Slender Man userebbe per strozzare le proprie vittime.

Slender Man e una bambina vittima

Per il suo temperamento, lo Slender Man predilige come vittime i giovani di età compresa fra i 5 e i 17 anni, sono gli innocenti i predestinati per gli atti di violenza dello Slender Man; egli perseguita i soggetti prima con apparizioni fugaci, poi sempre più frequenti, fino a entrare nella loro mente e a controllarli completamente. Si può incontrare spesso nei boschi o nei luoghi frequentati maggiormente da infanti e ragazzi; lo Slender Man è in grado di teletrasportarsi e di interferire con apparecchi elettronici e luci, attraverso le proprie apparizioni manda in paranoia le vittime, che cominciano a soffrire di ansia, allucinazioni, attacchi di panico e malessere generale. Lo Slender Man di solito rapisce le sue vittime o le conduce in uno stato di soggezione, per cui diventano Proxy, cioè suoi seguaci e vengono costretti ad atti osceni come violenze nei confronti di altri soggetti, auto ferimenti e addirittura suicidi.

Nel film diretto da Sylvain White Slender Man è interpretato da Javier Botet, l’attore madrileno a cui è stata diagnosticata, all’età di 5 anni, la sindrome di Marfan, una malattia che colpisce il tessuto connettivo e che rende i soggetti interessati molto alti e magri, provvisti di lunghi e sottili arti. Caratteristiche che fanno subito pensare a Slender Man!
L’attore spagnolo ha recitato in diversi film di genere, come Insidious e Madre, facendo leva proprio su questa particolarità del suo aspetto.

Slender Man: l’inaspettato risvolto criminale

Purtroppo il personaggio di Slender Man è stato protagonista in America anche di diversi casi di reati a carico di minorenni, che avrebbero agito sotto la sua presunta influenza. Nel Maggio del 2014 nella contea di Milwaukee in Wisconsin, due dodicenni sono state accusate e processate per il tentato omicidio di una loro compagna di classe; le ragazzine hanno condotto la vittima in un bosco della zona e l’hanno accoltellata diverse volte, per sacrificarla a Slender Man. La ragazzina si è salvata per miracolo e le due responsabili sono state ricoverate presso una struttura e condannate a una pena detentiva da scontare in età adulta. La vicenda ha ovviamente creato grande scalpore e suscitato indignazione nell’opinione pubblica, basita dall’influenza del personaggio di Slender Man sulle menti delle due minorenni. La scuola frequentata dalle ragazze ha bloccato l’accesso dai tablet in dotazione agli alunni ai siti che divulgavano notizie relative al personaggio.

Nel giugno dello stesso anno nella città di Hamilton (Ohio), una madre è stata attaccata dalla figlia tredicenne con un’arma da taglio e con indosso una maschera bianca, nel momento in cui stava rientrando a casa dal lavoro; la madre ha dichiarato che la figlia soffriva di problemi mentali; la ragazzina è stata condannata a una pena detentiva da scontare in un centro apposito. Nel settembre dello stesso anno a Port Richey, in Florida, una quattordicenne ha dato fuoco alla propria abitazione in cui erano presenti la madre e il fratello minore; ossessionata da Slender Man, la ragazzina è stata arrestata per incendio doloso e tentato omicidio plurimo.

Il 6 settembre del 2018, nonostante le critiche da parte di alcune persone coinvolte nelle vicende di cui abbiamo parlato, il film Slender Man arriva nelle sale italiane grazie a Warner Bros. che ha usato l’iconico personaggio per confezionare un horror impeccabile nel suo genere, capace di ammaliare il pubblico!