RoboCop Returns: ecco cosa vogliamo dal sequel di Neill Blomkamp

RoboCop Returns è in fase di progettazione, ma i fan sanno già cosa vogliono vedere nel prossimo film, diretto da Neill Blomkamp, sequel del primo RoboCop

Tecnicamente è ancora alle fasi iniziali, ma il sequel di RoboCop diretto da Neill Blomkamp, intitolato RoboCop Returns, sembra essere già il film che avrebbe dovuto essere in campo già da molto tempo. Il fatto che ci sia un nuovo film, non implica però che ci sarà un franchise. Sta di fatto però che un buon sequel di RoboCop deve rispettare alcune regole base per poter avere successo. Ecco quindi la lista con le sei cose che RoboCop Returns deve avere per essere un ottimo film!

Neill Blomkamp dirigerà il sequel diretto del primo RoboCop dal titolo RoboCop Returns

Peter Weller di nuovo nel ruolo di Alex Murphy/RoboCop

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Neill Blomkamp ha fatto una dichiarazione molto audace e universalmente accettata: solo Peter Weller può rendere giustizia al ruolo di Alex Murphy sul grande schermo. Senza dubbio Weller ha reso giustizia al personaggio di RoboCop, portandolo al grande successo. Questo nuovo film potrà avere grandi effetti scenici e una trama fantastica, ma se non ha Peter Weller sarà difficile sopportare il cambiamento.

Violenza e un target R-Rated

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RoboCop 3 è stato uno di quei sequel strani, che hanno cercato di continuare la storia di un franchise più matura, ma in maniera decisamente inferiore. Negli ultimi film si è cercato di addolcire i comportamenti e l’immagine di Murphy, attenuando l’umorismo e l’azione del franchise, allontanandosi di molto da quello che era lo stile del franchise. Fortunatamente, Neill Blomkamp capisce che il valore di questo film è proprio la violenza. Lo studio dovrà quindi dare a RoboCop Returns un hard R light.

Una storia degna del primo grande RoboCop

RoboCop Returns: Cinematographe

Un altro fattore importante che RoboCop Returns dovrebbe avere in mente, soprattutto durante la fase di scrittura, è l’umorismo politico e sociale che Edward Neumeier e Michael Miner hanno avuto durante il RoboCop originale. L’aspetto più importante però che gli scrittori di RoboCop Returns devono avere a mente è la lotta di Murphy come un uomo non del tutto umano, ma non totalmente meccanico.

Nuovi, credibili villain robotici

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Con ogni sequel di RoboCop che abbiamo visto si ripete, più o meno, sempre la stessa scena: il RoboCop di Murphy in piedi contro un altro avversario robotico. Questo è sicuramente un tema che dovrebbe essere ripreso, anche perché gli ultimi due sequel dell’originale non sono riusciti nell’intento di mostrare il lato umano di Murphy, confrontandolo con le macchine con cui entrava in conflitto. Ora tocca a RoboCop Returns fare giustizia al protagonista, ma soprattutto ai suoi villain.

Effetti pratici e CGI, il tutto insieme!

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Gli effetti di RoboCop non erano perfetti, ma era anche 1987. Ora, con la tecnologia e CGI si possono quasi fare dei miracoli. Ci sarà una grande tentazione di trasformare il Murphy di RoboCop Returns in un vero e proprio esemplare di perfetto figlio del CGI. Questo però potrebbe sortire l’effetto opposto: il pubblico potrebbe essere trasportato fuori dal classico effetto scenico che RoboCop Returns vuole ricreare. Come si comporteranno?

L’Agente Anne Lewis

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RoboCop non è RoboCop senza Peter Weller, ma il film perde sapore senza Anne Lewis nei panni di Nancy Allen. La chimica tra lei e Weller nei primi due è film è stata innegabilmente perfetta, dato che i due partner sono diventati un duo iconico in un tempo quasi record. Insieme a Weller, quindi è necessaria anche la Lewis.