Love Actually: tutte le storie d’amore del film dalla peggiore alla migliore

Love Actually è una delle commedie natalizie corali più celebri di sempre ma non tutte le storie che vediamo rappresentano l'amore che ci piace.

Love Actually è la commedia corale romantica e natalizia per eccellenza, costellata da buoni sentimenti e dalla consapevolezza che, che ci piaccia o meno, “love is actually all around” e non possiamo sottrarcene, soprattutto durante le Feste. Tuttavia, i nove episodi che compongono il puzzle del film di Richard Curtis offrono diversi spunti di riflessione, portando lo spettatore (e chi scrive) ad esprimere delle inevitabili preferenze circa la bellezza delle storie d’amore presentate.

love actually, focus, episodi dal peggiore al migliore, Cinematographe.it

9. Love Actually: amore o stalking? Il triangolo Peter-Juliet-Mark

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È arrivato il momento di dirlo: Keira Knightley, Andrew Lincoln e Chiwetel Ejiofor formano uno dei peggiori triangoli amorosi di sempre. E non tanto per il tema dell’amore impossibile verso la moglie del proprio migliore amico ma soprattutto perché questo presunto amore sembra avere tutta l’aria di una mera ossessione estetica, sublimata dall’inquietantissimo video delle nozze. Lo stesso Lincoln ha definito il suo personaggio “uno stalker” e, onestamente, si fa fatica a dargli torto, al netto della scena dei cartelloni entrata di diritto negli annali del cinema senza troppa attenzione alle premesse. 

8. L’amore che si trasforma: Harry e Karen

Emma Thompson è sempre una garanzia quando si tratta di apportare la maggior intensità possibile a un personaggio e la triste banalità del tradimento subìto, oggetto di questo episodio di Love Actually, si arricchisce grazie alla sua magistrale interpretazione, in grado di esprimere tutta la consapevolezza sia di come spesso vada inevitabilmente la vita, sia del fatto che nulla potrà più essere come prima, al di là della scelta di perdonare la debolezza del proprio uomo (interpretato dall’indimenticabile Alan Rickman). Resta il fatto che ciò che viene raccontato qui è una storia inesorabilmente triste, di quelle a cui non vorremmo pensare, almeno a Natale. 

7. Amore fraterno vs amore romantico: il triste epilogo di Sarah e Karl

L’attrazione tra Sarah e Karl è molto forte, ma purtroppo il grande cuore della giovane donna la porta a non riuscire a staccarsi mai dalle esigenze speciali di suo fratello Michael, mettendosi nella condizione di non poter iniziare una relazione di coppia. Una storia dolorosa, che porta però a chiedersi – con un briciolo di sano egoismo – se tanta devozione sia giusta, nel momento in cui impedisce alla ragazza di vivere la propria vita. Forse un lavoro migliore sulla gestione di Michael e un briciolo di aiuto in più avrebbero potuto salvare la situazione perché, al netto del fatto che una maggior determinazione da parte di Karl non sarebbe certo guastata, qui, in fondo, da biasimare c’è solo un eccessivo senso del dovere.

6. Un viaggio in America per trovare l'”amore”

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Quando sentiamo per la prima volta l’autoproclamato Dio del sesso Colin dire al suo amico Tony che ha intenzione di attraversare l’Atlantico per trovare una ragazza – sulla base della logica infallibile che nessuna ragazza americana sarà in grado di resistere al suo accento britannico – lo accettiamo come uno stupido cliché e ci prepariamo all’inevitabile umiliazione di Colin per mano di tutte le intelligenti ragazze americane che lo rifiuteranno. E invece no! Qui Love Actually ci sorprende con irresistibile ironia, confermando che Colin aveva assolutamente ragione!

5. Quando l’amore non ha età

Il concerto di Natale, la corsa all’aeroporto, i due più grandi set di Love Actually appartengono entrambi al piccolo Sam e alla sua cotta per Joanna, in grado di oscurare e al contempo aiutare ad elaborare il lutto per la recente scomparsa della mamma. Ciò che rende questa dolce storia d’amore al di sopra del resto, infatti, è il modo in cui l’episodio si fonde con la perdita della madre di Sam, e con quanto la ricerca di Joanna da parte del ragazzino, assistito dal suo patrigno Daniel, anch’egli in lutto, riesca a riportare in vita entrambi, risollevandoli dall’agonia della perdita.

4. Prima il “sesso” e poi le presentazioni!

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La storia d’amore più semplice e una delle più dolci in Love Actually è quella di John e Judy, che non provano alcun imbarazzo mentre simulano rapporti sessuali spinti per lavoro (sono controfigure di attori porno), ingannando il tempo chiacchierando e conoscendosi gradualmente, fra una posizione hard e l’altra. Quando Judy finalmente ammette, “tutto quello che voglio per Natale… sei tu!” forse non è il massimo dei climax romantici, ma il sentimento c’è.

3. Colin Firth è “Lost in Translation”

Sì, questo episodio in cui i due protagonisti si ritrovano “Lost in Translation” non meno di Bill Murray e Scarlett Johansson (mamma mia, la bellezza di quel film) è semplicemente adorabile. Nonostante qualche momento un po’ “too much” (era davvero necessario che Jamie attirasse quella sfilza di vicini di Aurélia mentre andava a chiederle di sposarla?) è difficile resistere alla ritrosia della ragazza e al portoghese stentato di Colin Firth. Al netto della povera (a questo punto ex) fidanzata di Jamie, rimasta a casa con l’influenza, alla quale – dato l’epilogo – magari sarebbe stato meglio risparmiare tutti quei rassicuranti “ti amo”…

2. L’amore è rock

Uno dei meriti di Love Actually è la consapevolezza che non tutte le storie d’amore debbano necessariamente essere romantiche. Quando l’eccentrico rock & roller Billy Mack capisce che la sua amicizia decennale con il suo manager Joe significa più per lui di ogni altra cosa, offre forse la più grande confessione d’amore del film: “È un terribile, terribile errore, Chubs, ma alla fine sei diventato il fottuto amore della mia vita”.

1. Notting Hill… al contrario: Hugh Grant Primo Ministro innamorato

Il primo ministro David e la sua collaboratrice domestica Natalie hanno costruito il loro rapporto, in uno stile squisitamente british, silenzioso e ricco di non detti, sulla base della singolare tendenza a imprecare e del gusto per i biscotti al cioccolato della ragazza. La ricerca porta a porta di Natalie è molto avvincente, ma il momento più grande è quando l’eroe romantico David si oppone allo squallido presidente americano di Billy Bob Thornton in una conferenza stampa. Sì, stava parlando di politica, ma non avrebbe mai parlato con tanta passione se non fosse arrivato a odiare davvero quell’uomo per aver molestato Natalie.