Lightyear – La vera storia di Buzz: ci sono scene post credits nel film Pixar?

Lightyear – La vera storia di Buzz è al cinema dal 15 giugno 2022 per narrarci le gesta di un eroe spaziale, quell’esuberante Space Ranger che abbiamo conosciuto nella stanza di Andy, intento a lottare per avere il suo posto tra i giocattoli di Toy Story, sempre determinato ad andare “verso l’infinito… e oltre”, salvo poi accorgersi che il vero infinito si trova negli incontri, talvolta fortuiti, che si fanno nella vita. Nel film targato Disney Pixar Buzz non è un giocattolo, ma un essere umano, un astronauta incaricato di portare a termine una missione molto complessa.

Un film che ci fa fluttuare nella galassia alla velocità della luce, concedendoci lezioni di vita e siparietti divertenti, nonché nuovi personaggi che orbitano nella vita del protagonista (doppiato da Alberto Malanchino nella versione italiana). Un’opera che si cimenta persino nella teoria della relatività, lasciandosi gustare fino alla fine e regalandoci anche dopo i titoli di coda piccole perle animate. Quindi si, se vi state già chiedendo se sono previste scene post credits dopo la fine del film animato, la risposta è affermativa!

Ma quante e quali sono le scene post credits presenti dopo la fine di Lightyear – La vera storia di Buzz? Scopriamole insieme e proviamo a capirne il significato. Inutile dirvi che, se non avete ancora visto il film, vi conviene non proseguire con la lettura dell’articolo, specialmente se non volete imbattervi in spiacevoli spoiler.

Lightyear – La vera storia di Buzz: la prima scena post credits del film Pixar

La prima scena arriva poco dopo la fine del film e potrebbe essere definita una prosecuzione stessa della pellicola, dal momento che mostra la vita quotidiana sul pianeta in cui ormai l’equipaggio si trova a vivere. Il protagonista è il Comandante Burnside (doppiato in italiano da Massimo Bitossi e nella versione originale da Isiah Whitlock Jr.), che abbiamo visto in disaccordo con Lightyear. Mentre quest’ultimo vuole a tutti i costi lasciare il pianeta, infatti, il comandante ha già annullato senza batter ciglio la missione, rassegnandosi all’idea di non fare più ritorno sulla Terra.
Una scelta, quest’ultima, che alla fine si rivelerà valida anche per il protagonista, il quale scoprirà a sue spese che spesso gli errori sono occasioni per vivere meglio. Così la placida visione del Comandante Burnside, che ci viene mostrato rilassato e compiaciuto alla sua scrivania, altro non è che una conferma che tutto sta procedendo liscio, come da programma. Alle sue spalle, attraverso l’enorme vetrata, vediamo un insetto alieno tentare di avventurarsi oltre lo scudo laser, ma la geniale invenzione ne blocca l’arrivo, suscitando nel Comandante un sorrisetto compiaciuto.

Cosa si vede nella seconda scena post credits?

Lightyear - La vera storia di Buzz, Cinematographe.it
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Bisogna aspettare la metà dei titoli di coda per scorgere la seconda scena, di cui è protagonista ERIC, il simpatico e impacciato robot a cui presta la voce lo stesso Angus MacLane. Questa intelligenza artificiale si inserisce nella storia con l’intenzione di fungere da navigatore e di indicare la vie di fuga migliore ma, un po’ come i vecchi TomTom (ma anche i nuovi), si perde in continui ricalcoli del percorso, senza tuttavia fornire mai la soluzione corretta. Se Buzz e i suoi amici umani decidono giustamente di far da sé, riuscendo nella missione, il robot non si accorge della loro assenza né dell’ormai inutilità del suo operato, continuando invano a cercare di spiegare la strada da percorrere. Alla luce di quanto visto nel film, la riproposizione della scena suscita chiaramente ilarità, pur non aggiungendo nulla – come la precedente – alla trama del film.

Lightyear – La vera storia di Buzz. Cosa si vede nella scena post credits finale?

Il pezzo forte infatti Lightyear – La vera storia di Buzz lo lascia esattamente nel finale, ponendo a conclusione delle scene post credits quella in cui ci viene svelato che fine ha fatto Zurg, il cattivo del film d’animazione doppiato da James Brolin nella versione originale e da Massimo Dapporto in quella italiana.
Se la pellicola ci lascia intendere la sua sconfitta, questa scena ci rivela il contrario: l’alter ego di Buzz è vivo e vegeto e, da ciò che vediamo, ancora abbastanza arrabbiato.
Non ci viene mostrato poi molto, ma di certo la sua rappresentazione sul grande schermo è un vero colpo di scena, nonché una via che si potrebbe percorrere per un eventuale sequel.