La Storia Infinita – 20 curiosità sul film di Wolfgang Petersen

Sapete tutto del film del 1984, La storia infinita? Se così non fosse, in questo articolo abbiamo raccolto 20 interessanti curiosità a riguardo!

La storia infinita è uno di quei classici degli anni ’80 che i bimbi di tutte le generazioni hanno visto. Esso racconta la straordinaria storia di un ragazzo che ruba un libro speciale, intrufolandosi nella stanza più spaventosa della sua scuola pur di leggerlo. Il bimbo e il pubblico iniziano così un’avventura, vivendo in prima persona la storia raccontata dal libro. La storia fantastica del libro parla del Nulla, un mostro che minaccia il mondo di Fantasia, un magico mondo che riesce a vivere solo con la fantasia dei bambini. Il magico mondo sta morendo a poco a poco e solo Bastian Bux – protagonista del film – potrà salvare Fantasia.

La storia infinita è uno di quei film che la gente ricorda con affetto e che si diverte nel farlo vedere ai propri figli e nipoti. Come tutti i grandi film, anche quest’ultimo ha avuto le sue difficoltà in fase di preproduzione, produzione e post. Con il risultato finale, quasi sempre non si rivela la fatica che c’è stata per realizzare un determinato prodotto, ma questo non vuol dire che non sia interessante scoprire quale sia stata la strada che ha portato all’esecuzione dello stesso. Nel tempo, anche per La storia infinita, sono emersi alcuni dettagli, che molti di voi potreste trovare sorprendenti. Siete pronti a scoprire non uno, non due, ma ben venti dettagli che vi sconvolgeranno su La storia infinita?

Tutto quello che dovete sapere su La Storia Infinita, il film del 1984 diretto da Wolfgang Petersene tratto dal romanzo di Michael Ende

È il film più costoso della storia tedesca

la storia infinita cinematographe.it

La maggior parte dei fan potrebbe non saperlo, ma La storia infinita è un film tedesco e non americano. È stato girato per la maggior parte in Germania ed è stato diretto dal regista tedesco Wolfgang Petersen. Il più grande film di Petersen prima di questo fu Das Boot, anch’esso deteneva il titolo del film più costoso della storia tedesca. La storia infinita ha però superato di gran lunga il budget di Das Boot, rendendo il film il più costoso di tutti i tempi. La produzione è costata, per l’appunto, 27 milioni di dollari. Oggi, 27 milioni di dollari potrebbero essere usati per un film di basso rango, ma nel 1984 quei soldi equivalevano a 65 milioni di dollari.

La vita di Atreyu era in pericolo

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Il cinema non è esente da rischi e molto spesso gli attori mettono in pericolo la loro stessa vita. Così è capitato anche all’attore che ha interpretato Atreyu. Noah Hathaway stava registrando una cavalcata, quando è caduto dal cavallo su cui si trovava, rischiando di essere calpestato dallo stesso. Fortunatamente non ha avuto alcuna ferita grave. Non è l’unico pericolo che Hathaway ha dovuto scampare. Durante la scena finale, l’attore ha combattuto con una bestia lupo, lo Gmork. Durante le riprese, il robot che impersonava la bestia ha smesso di funzionare, lanciando uno dei suoi artigli e tagliando il volto del ragazzo, proprio accanto all’occhio.

L’Infanta Imperatrice doveva indossare dei denti finti

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Lavorando con dei bambini in un film, bisogna seguire alcune regole. I bambini, innanzitutto possono lavorare solo per determinate ore e in quel lasso di tempo, con loro, deve essere presente anche un tutore. Altre cose che bisogna sapere, quando lavori con i bambini, è che questi potrebbero avere alcuni denti mancanti. Tami Stronach – l’attrice che interpretava l’Infanta imperatrice – perse i suoi due denti anteriori proprio durante la produzione della pellicola. Poiché non volevano mostrare quella mancanza, che avrebbe sminuito l’imponenza del suo personaggio, durante la produzione la piccola attrice aveva dei denti falsi. La bimba dovette allenarsi giorno e notte per evitare falle nella sua pronuncia.

I dialoghi originali de La Storia Infinita erano in tedesco

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Dato che molte delle riprese sono avvenute in Germania, molti degli attori erano tedeschi. Questo non significa che non potessero parlare in inglese, ma per loro era sicuramente più semplice affrontare i dialoghi in tedesco, che poi sarebbero stati doppiati in post-produzione. L’attore che ha interpretato il Maghetto, Tilo Prückner, ha recitato la maggior parte dei suoi dialoghi in tedesco, per poi doppiarsi.

Sfingi inappropriate

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C’erano molti aspetti del film che l’autore Michael Ende non approvava. Non si tratta solo di linee diverse rispetto al suo libro. Per l’autore, alcune immagini del film lo hanno disturbato fino alla fine. Considerando che si trattasse di un film per bambini, aveva senso la costernazione dell’autore con le statue delle sfingi. Non solo queste statue hanno una grande statura, ma sono molto più voluttuose del necessario. Il commento di Ende a riguardo, fu particolarmente specifico. Egli disse: “Le sfingi sono il punto di maggior imbarazzo del film”.

La versione tedesca è più lunga di sette minuti

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Quando a Steven Spielberg fu dato il compito di tagliare la versione tedesca, il regista ha eliminato tutto ciò che non era in linea con il pubblico americano. Spielberg ha mescolato alcune scene, ha tolto alcune parti ricche di parolacce e ha tolto circa sette minuti del girato originale. Potrebbe non sembrare tanto tempo, ma sette minuti – in un film che dura solo 94 minuti – è un tempo abbastanza significativo. Alcuni dei notevoli cambiamenti di Spielberg includono l’aumento del suono rombante del Rockbiter, all’inizio del film. Un’altra modifica riguarda l’aumento del ritmo del film, per renderlo più avvincente per gli americani.

Il carattere difficile di Noah Hathaway

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A detta di tutti, gli attori hanno lavorato bene tra di loro. L’attore che interpreta Bastian, Barret Oliver, è stato elogiato da Wolfgang Petersen perché era una persona con cui sentirsi a proprio agio sul set. Non ha potuto dire lo stesso, però, di Noah Hathaway. Brian Johnson, il responsabile degli effetti speciali, ha dichiarato: “Con Noah è stato molto difficile, Wolfgang non sapeva come ottenere qualcosa da lui”. 

La Storia Infinita e la scena del cavallo nella Palude della Tristezza

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Una scena del film che stava rischiando di far finire il progetto ancora prima di cominciarlo è quella della Palude della Tristezza. In questa scena era coinvolto il cavallo di Atreyu, Artax, che stava annegando. Quel momento è stato triste e orribile, e un incubo allo stesso tempo per i produttori, perché normalmente i cavalli non si lasciano immergere nella melma nera. Ci sono volute sette settimane per addestrare correttamente il cavallo a rimanere sulla piattaforma che piano piano scendeva nella melma. Questo addestramento ha prolungato il periodo di produzione, diventando un problema serio. Per fortuna tutto andò per il meglio e la scena fu un grande successo.

La Storia Infinita: esistono due versioni di Falkor

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Al giorno d’oggi, un Drago gigante sarebbe probabilmente realizzato tramite CGI, curato nei minimi dettagli, bello e convincente. Negli anni ’80 tutto questo non era possibile, così Falkor fu praticamente costruito dal nulla. Per rendere il personaggio quanto più reale possibile, sono stati creati diversi concetti e disegni, realizzando poi due modelli simili tra di loro. Il Falkor che vediamo nel film è lungo circa 13 metri, è costruito prendendo l’acciaio usato per gli aerei. Ende però non era molto contento della versione finale di Falkor e odiava il fatto che assomigliasse così tanto a un cane. La versione di Petersen mostrava il personaggio come un connubio tra un golden retriever e un drago. I fan però lo hanno adorato, e Falkor è diventato uno dei personaggi più popolari del film.

Cosa urla Sebastian alla fine del film

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Alla fine del film, Sebastian fu costretto a urlare il nome di sua madre, in modo che l’Infanta Imperatrice potesse prenderlo e salvare Fantasia da Nulla. Sfortunatamente, è impossibile sentire o capire il nome che il ragazzino urla. Fortunatamente abbiamo il libro per sapere la risposta. Sebastian urlò Moonchild.

Due scene importanti mai filmate nella versione originale de La storia infinita

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Il libro e la sceneggiatura hanno al loro interno due scene importanti, ma che non sono mai arrivate sul grande schermo. La prima è la scena iniziale con Falkor, in cui Atreyu salva il Drago da Ygramul. Il mostro era una bestia mutaforma, che assumeva la forma di gigantesche vespe velenose, unite insieme in un ragno gigante. Gli effetti speciali disponibili all’epoca erano inadeguati per una scena di questo calibro. La seconda scena includeva, allo stesso modo, Falkoor. Qui il drago aveva incontrato i giganti selvaggi. Le creature dovevano essere fatte di nuvole, che si dissolvevano a causa dell’avanzata di Nulla. Per lo stesso motivo di prima, anche questa scena era impossibile da realizzare.

La natura perfezionista di Petersen

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Ci sono alcuni registi – come Stanley Kubrick – noti per i loro standard incredibilmente alti. Allo stesso modo, anche Wolfgang Peterson ha gli stessi standard alti. Mentre gli altri registi del suo periodo ripetevano la scena dalle 5 alle 10 volta, Petersen era capace di rifare quella stessa parte anche 40 volte. La natura perfezionista di Petersen ha fatto sì che il budget aumentasse notevolmente.

Le location de La Storia Infinita – Le riprese sono avvenute in Germania, Spagna e Canada

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Come la maggior parte dei film, anche questo è stato girato in più location. Gran parte del lavoro è stato fatto a Monaco, in Germania. Molte delle riprese, però, sono anche avvenute in Spagna e in particolare a Gastown, un piccolo quartiere di Vancouver, nella British Columbia. La casa di Basian, la città che si vede dall’alto, la libreria e alcuni altri interni sono stati girati in Canada. Nessuna delle riprese è avvenuta negli Stati Uniti.

Il problema del calore

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Durante le riprese in Germania, il Paese stava affrontando la sua estate più calda. La Germania non è un paese estremamente caldo, ma quando si riscalda è invivibile. La produzione fu interrotta e ripresa solo dopo il cambiamento climatico.

Michael Ende ha odiato il film

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Non è insolito per uno scrittore odiare la trasposizione cinematografica del suo lavoro. Alan Moore, ad esempio, odia tutti i film tratti dai suoi romanzi e sembra che lo stesso sia avvenuto per Michael Ende. Ende non ha mai negato i suoi sentimenti verso la pellicola, arrivando persino a far rimuovere il suo nome dai titoli di testa. I registi hanno inserito il nome solo nei titoli di coda, anche se in piccolo. Ende iniziò anche a fare una campagna per far chiudere la produzione del film, perché non era d’accordo con i tanti cambiamenti fatti nella trasposizione. Ha anche chiesto di cambiare il nome del film, citando anche in giudizio i produttori che si erano rifiutati di soddisfare alcune delle sue richieste.

Steven Spielberg si è occupato della versione americana

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Dato che il film era basato su un libro tedesco, prodotto da una compagnia tedesca e diretto da un regista altrettano tedesco, un cineasta americano è stato contattato per importare il film negli Stati Uniti. Nel 1984 il compito fu affidato a Steven Spielberg. Il taglio del film fu un po’ differente rispetto al film originale, ma quei cambiamenti hanno contribuito a renderlo un solido film fantasy, amato dai bambini.

La Storia Infinita – la canzone del film diventò una hit

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Se avete visto il film, sicuramente starete ricordando la canzone composta proprio per La storia infinita. Negli anni ’80, non era raro che un film contenesse una canzone scritta proprio per tale produzione. Molto spesso però, la canzone rimaneva sconosciuta. Non è questo il caso del film di cui stiamo parlando. La canzone, scritta da Keith Forsey, è stata composta da Giorgio Moroder ed eseguita da Limahl. La canzone ha rapidamente scalato le classifiche in Svezia, Norvegia e Stati Uniti.

La costosissima versione cinematografica del romanzo

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Gli oggetti di scena cinematografici sono fondamentali per i collezionisti; motivo per cui non dovreste sorprendervi se vi diciamo che il libro originale di La storia infinita è acquistabile. Un venditore su eBay ha provato a vendere il prodotto a prezzi da capogiro. La prima asta partiva da 75 mila dollari, ma non ha trovato alcun acquirente. La seconda asta è partita da 28 mila dollari, ma riscontrando lo stesso insuccesso. Il venditore ha anche contattato Noah Hathaway, per consolidare la sua autenticità.

La Storia Infinita – il finale del film è diverso da quello del libro

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Nonostante si chiami La storia infinita, anche questa storia – come tutte – finisce. Il film però non ha lo stesso finale del libro, ma ricalca solo per metà quello che si trova nella versione cartacea. Questo è un altro motivo per cui l’autore non ha amato la versione cinematografica. La parte mancante del libro è stata poi recuperata in un sequel, La storia infinita 2, non realizzato però da Wolfgang Petersen.

Volti noti nella Torre d’avorio

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Fantasia dovrebbe essere un regno in cui la finzione la fa da padrona, ecco perché il regista ha deciso di apportare alcune aggiunte alla scena nella foto qui sopra. Tutti i personaggi della scena sono rappresentativi di alcuni racconti fittizi, come una specie di Easter Egg. Possiamo trovare ad esempio E.T, Chewbacca, Ewoks, Yoda e C-3PO. Se osservate bene potete anche trovare Topolino. Riuscite a scovare qualche altro personaggio?