La Corrispondenza: la spiegazione del finale del film di Tornatore

Giuseppe Tornatore si cimenta in una storia che si muove su diversi binari, quello della scienza, del surrealismo e dell'amore che va addirittura oltre l'aldilà. In questo intreccio fatto di mistero e complessità, come si può interpretate il finale del film? Cosa ci vuole dire? Qui rispondiamo a queste domande

Una lancetta sottile oscilla tra una razionalità calcolatrice e al contempo un amore che va  letteralmente oltre l’aldilà, questo è il fulcro centrale di La Corrispondenza, opera del 2016 firmata da Giuseppe Tornatore. La musica è firmata dal pluripremiato Ennio Morricone, candidato anche per questa pellicola ai David di Donatello e al Globo d’Oro (il Golden Globe).

Una storia contorta, surreale e anche avvolta nel mistero si sviluppa ed intreccia in un film romantico ma assolutamente non banale. Amy Ryan (Olga Kurylenko) è una giovane studentessa di astrofisica, che cerca di arrotondare facendo la stuntwoman per film e televisione. Durante una conferenza Amy si innamora del Professor Ed Phoerum, interpretato da Jeremy Irons, affascinata dalle sue teorie e dalla sua stessa passione per l’astrofisica. I due iniziano così una relazione amorosa a distanza, dal momento che Ed non solo vive ad Edimburgo, ma ha una famiglia. Il loro rapporto dunque è costruito su video chiamate Skype, messaggi ed emails, coronato da incontri occasionali nella casa del Professore a Borgo Ventosi. L’ultimo incontro dei due amanti doveva avvenire ad una conferenza tenuta proprio da lui, il quale disdice all’ultimo minuto, ma Amy decide di andare comunque. Lì fa una scoperta scioccante: Ed è morto da qualche giorno, ammalato gravemente di un tumore al cervello.

La Corrispondenza ha un finale misterioso e complesso, come possiamo interpretarlo?

Olga Kurylenko Cinematographe

Amy non sapeva assolutamente della malattia dell’amato ma ciò che lascia interdetta ed inquieta la giovane studentessa è il fatto di continuare a ricevere messaggi ed e-mails da parte di Ed. Il Professore ha pianificato tutto: il suo avvocato, amici hanno il compito di inviare messaggi, video ad Amy e consegnarle man mano dei pacchi con regali ed istruzioni. Di fatto dall’aldilà Ed continuerà a tirare le fila della vita di Amy, legandola ancora di più alla sua persona in absentia e al suo ricordo.

Come è da interpretare il gesto di Ed di rimanere nella vita di Amy ne La Corrispondenza?

Il gesto di Ed potrebbe essere interpretato in due modi differenti, la prima in maniera naive e romantica come un gesto d’amore infinito, di un uomo che ama questa donna al tal punto di non volerla abbandonare neanche dopo la morte, escogitando quindi un modo per restare sempre nella sua vita. Da un altro punto di vista voler controllare la vita della sua amante, rimanendo insistentemente nella sua esistenza, può essere interpretato come gesto di onnipotenza, il voler rendersi immortale sostituendosi in qualche modo ad una divinità. Lui, ormai impossibilitato a poter decidere sul suo destino, vuole ancora influenzare quello di lei, per poter continuare a vivere, anche se ancora per poco o fino a quando non capirà di dover “perdere il dono dell’eternità”.

Jeremy Irons Cinemtographe

Cosa significa il finale de La Corrispondenza?

Per un astrofisico che cerca di studiare l’universo, l’infinito e l’oltre non è facile abbandonarsi al terreno, al definito. In una realtà surreale ed onirica l’esistenza supera la morte anche se ad un certo punto deve fare i conti non con la realtà ma con il naturale sviluppo delle cose, che uno scienziato e teorico sicuramente può, anche se con difficoltà capire, come dirà lo stesso Ed nel suo ultimo video:

Anche una supernova continua a ruotare nella sua orbita, anche se prima o poi, secoli o secondi che siano, giunge l’istante che la riporta al vuoto da cui è nata e non sarò certo io ad infrangere la regola

Ed e Amy si dicono in qualche modo addio con un ultimo video, nel quale il Professore si mostra di spalle, ormai sentendosi divorato dalla malattia, rendendosi conto che ormai deve abbandonarsi al corso delle cose. L’ultima scena si svolge in una galleria dove è esposta una scultura ricalcata sul corpo di Amy. Il volto delle statua mostra tre livelli e l’artista spiega questo effetto al pubblico, dicendo che quel giorno la modella (Amy) non riusciva a stare calma e quelle tre sfumature rappresentano i livelli del suo dolore. Amy si allontana e fuori la galleria incontra Jason che le chiede di uscire. Lei, sorridendo, dice che quella sera non può, ma che promette di chiamarlo.

La Corrispondenza Cinematographe

Non può essere un caso che Amy, donna di scienza, lavori come stuntwoman, ovvero come controfigura di qualcuno, fingendo ogni volta di morire o di vivere il pericolo al posto di qualcun altro. Proprio questo è il tema anche del progetto di Ed, tematica sulla quale si muove La Corrispondenza: la realtà vuole diventare finzione, mentre la finzione scalpita e sgomita per diventare realtà, così Amy non riesce più a distinguere le due, quale è la realtà? Chi fingo di essere?

Amy tenta costantemente di scappare dal segreto del suo passato che la tormenta, diventando di volta in volta qualcun altro. Anche con Ed “virtuale” vive una relazione diversa, che esiste e non. L’unico aspetto che le permette di sentirsi viva e reale è il dolore che prova, sia quando imita la morte nei film, sia il dolore per il mistero del suo passato che il dolore per la scomparsa di Ed. Così si potrebbero interpretare i tre rilievi sul volto della sua scultura, le tre dimensioni del suo dolore, che non sono medaglie della stessa faccia, ma sentimenti simili e contrari. La statua simboleggia l’esternazione del suo dolore il quale è stato finalmente elaborato da Amy stessa e in qualche modo buttato fuori. Osservando il dolore dall’estero Amy è pronta a ritornare alla realtà, chissà, forse innamorandosi di nuovo di qualcuno di reale come Jason.