IO – la spiegazione del film Netflix con Anthony Mackie

La spiegazione di IO, il film Netflix con Anthony Mackie, diretto dal francese Jonathan Halpert. Cosa è successo alla Terra e che ne sarà dei superstiti?

Cosa succede alla fine di IO e he significato ha il film? La pellicola apocalittica reperibile sul servizio streaming di Netflix è un progetto nettamente diverso dalle recenti uscite come Mowgli o Roma. Mentre quelle sono produzioni massicce dei titani dell’industria cinematografica, IO è un lavoro molto più piccolo, un dramma di fantascienza del regista francese Jonathan Halpert, più precisamente, il suo secondo lungometraggio. Nonostante includa alcune legittime star hollywoodiane nel cast principale, tra cui Anthony Mackie, interprete di Falcon nei film Marvel, IO è lontano da essere una produzione sontuosa.

ATTENZIONE! Seguono SPOILER su IO

La vicenda si svolge quasi interamente all’interno di un luogo e questo film attento all’ambiente rappresenta un futuro prossimo in cui la Terra è diventata inospitale, costringendo la razza umana ad andarsene. Credendo di poter ancora aggiustare le cose, la genetista Sam (Margaret Qualley) decide di restare indietro e di fare ricerche in un laboratorio di fortuna fino all’ultimo minuto, mentre Micah di Anthony Mackie cerca di convincerla a partire con lui, regalando un finale dolceamaro.
Qui analizzeremo il finale di IO, rispondendo ad alcune delle sue domande più confuse e cercando di scoprire il suo significato.

Cosa succede realmente alla fine di IO?

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Alla fine del film, Micah e Sam fanno una pausa per l’ultima ondata di astronavi in partenza per la colonia umana vicino alla luna di Giove, Io. Visto che è quasi terminato l’elio per la mongolfiera di Micah, Sam lo guida verso una scorta di contenitori di suddetto gas in mezzo alla vicina città abbandonata e tossica. Dopo una breve sosta prima della partenza, Sam decide di visitare un museo locale, dove osserva tutta l’arte e la storia esposte, soffermandosi sul famoso dipinto Leda e il cigno di Paul Cézanne. Mentre sta guardando l’opera, viene raggiunta dall’uomo che la sprona ad andare. Tuttavia, la donna chiede a Micah, ex insegnante con una specializzazione in storia e letteratura classica, di spiegarle il dipinto. Lui le dice che il cigno rappresenta Zeus, che seduce Leda e che da quell’intesa viene creata Elena di Troia, una donna considerata la più bella sulla Terra. L’illustrazione rappresenta l’unione degli dei e dell’uomo mortale per creare qualcosa d’incomparabile bellezza.

IO: leggi qui la recensione del film Netflix con Margaret Qualley e Anthony Mackie

Sam gli racconta un sogno che continua a fare dove non indossa una maschera e sta bene, anche se quando accende il suo accendino, la fiamma che brucia è di colore viola. Ispirata dal dipinto di Leda, fa un atto di fede, rimuove la maschera e la riserva d’aria, riuscendo lo stesso a respirare bene, suggerendo che ha un’immunità all’aria tossica. La donna dice al suo interlocutore di andare sulla colonia di Exodus, al contrario, lei rimarrà. L’ultima scena la mostra mentre scrive a Micah, raccontandogli che guarda le onde di un oceano proprio come aveva sempre sognato, quando è raggiunta da un bambino, un’allusione a Elena di Troia. Proprio come Leda ha dato alla luce i figli di una divinità, viene suggerito che Sam ha fatto nascere una nuova generazione, il prossimo stadio dell’evoluzione e della sopravvivenza sul pianeta.

Cos’è successo alla Terra prima di IO? Ce lo spiega il monologo iniziale del film

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In un’appropriazione molto diretta sul cambiamento climatico, il monologo di apertura di IO spiega che, mentre l’atmosfera della Terra si stava deteriorando, alla fine si è verificato un cambiamento indeterminato su tutto il pianeta e all’improvviso le cose sono andate gradualmente peggiorando, rendendola inabitabile. Le nazioni del mondo si sono unite e hanno decisero di lanciare il programma dell’Esodo; fu costruita una colonia vicina a una delle lune di Giove, dove le navi avrebbero gradualmente portato la maggior parte della popolazione possibile. Il dottor Henry Walden, il padre di Sam, credeva che la vita potesse essere salvata, e stava cercando di convincere la gente a rimanere, tentando al contempo modi di mutare umani e animali per renderli in grado di tollerare la nuova atmosfera. Alcuni dei ritardatari includevano Micah, che osservava la moglie e coloro che lo circondavano morire di fame o peggio, aspettando che il lavoro di Walden portasse qualche risultato tangibile.

IO non entra troppo nei dettagli relativi alle circostanze che hanno innescato questa apocalisse, ma viene affermato che le verdure fresche sono scarse e che la fauna selvatica sulla terra e negli oceani è completamente scomparsa per quanto chiunque possa dire. Il campo che il dottor Walden aveva creato per lui e Sam esiste in una delle poche sacche d’aria rimaste nel mondo, che è ancora suscettibile di tempeste massicce, che sono radioattive a causa di qualsiasi cosa sia accaduta all’atmosfera. Anche le sacche d’aria stanno diminuendo, da qui la dedizione di Micah a cercare rifugio insieme a Sam su una delle ultime navette.

L’arco di Micah in IO riguarda gli errori del passato

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Arrivando letteralmente dalle nuvole all’inizio di IO, Micah emerge con la sua mongolfiera all’improvviso, atterrando proprio accanto alla casa di Sam. L’uomo non fornisce dettagli reali sulla sua provenienza, creando un’aria di nomadismo forzato, che probabilmente era il modo in cui molti degli esseri umani rimasti si mantenevano in vita. Micah era giunto per confrontarsi con il dottor Walden, perché lo incolpava di aver dovuto assistere alla morte della propria famiglia, nell’attesa che accadesse qualcosa di buono. L’uomo descrive l’orribile scelta di dar da mangiare a sua moglie, in modo che potesse vivere ancora per qualche giorno, o di avere un po’ di cibo in più per sopravvivere più a lungo.

Micah attribuisce la responsabilità alla superbia del dottor Walden. Chiedere alle persone di restare mentre sta arrivando la fine dei loro giorni è una cosa inconcepibile da fare in nome della scienza, e quando il lavoro di Henry fallisce, non c’è da meravigliarsi se c’è del risentimento. Trovando morto il dottor Walden, Micah capisce che ora ci sono soltanto lui e Sam; tutto quello che conta è che entrambi trovino una via di fuga dal pianeta. Il risentimento e il rimpianto dovrebbero morire con il resto della Terra a questo punto.

L’arco di Sam in IO riguarda la fede e il superamento dei limiti

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In IO, Sam aveva continuato il lavoro sulla mutazione genetica svolto del padre deceduto. In principio, la donna aveva operato come sua assistente per qualche tempo, prima che lui morisse, lasciandola a continuare la ricerca al suo posto. Sam ha mantenuto tutto delle sue registrazioni radiofoniche, in cerca di altre persone per coltivare verdure fresche nella serra. Il processo era basato su insetti e api. All’inizio del film, la protagonista trova una vita anfibia che si riproduce in una pozzanghera e la riporta al composto per ulteriori analisi. Trovare una nuova vita è raro, e la sua speranza è di trasferire tutto ciò che è in grado di mantenere vive queste creature in un alveare per continuare a sperimentare. Il suo tentativo non funziona, ma lei non si arrende.

Nel frattempo, sta scambiando messaggi con un Elon invisibile, doppiato da Tom Payne. I due avevano una storia d’amore prima che lui se ne andasse su Exodus e avevano progettato un piano per incontrarsi sulla colonia spaziale, ma la reticenza di Sam a partire divenne definitiva quando lui la informò che avrebbe preso parte a una spedizione senza ritorno per rendere un pianeta vicino ospitale per ricominciare la civiltà umana. Sam è un’ambientalista appassionata, il che è in qualche modo sorprendente dato che non conserva un ricordo prossimo del momento in cui la Terra non era ostile alla vita umana. Durante le sue discussioni con Micah, lui le dice che nessuno era pronto quando è successo. Sam conosce solo questa esistenza, vivere nei resti polverosi di un mondo che ormai non c’è più. Una realtà che le nuove generazioni potrebbero dover sperimentare se non ascoltiamo i vari dottori Walden del nostro mondo ora, finché siamo ancora in grado di farlo.

IO di Netflix presenta un mondo in cui il cambiamento climatico e l’apparente fine della vita sulla Terra non sono una fine assoluta; uno in cui i governi entrano in azione e, in definitiva, il pianeta torna ad essere ospitale. Per tutti è un film post-società, ha una inclinazione molto ottimista. Tuttavia, tutto ciò che fa è offrire un ramoscello di ulivo dal futuro al presente, e ricordare che non è troppo tardi per cambiare le cose, finché c’è ancora tempo.

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