Immaturi – Il viaggio: L’isola di Paros, una location da sogno

Nel 2012, dopo solo un anno dal primo capitolo, Paolo Genovese torna al cinema con il sequel, Immaturi – Il viaggio, un’avventura di un gruppo di quarantenni che dopo aver replicato l'esperienza dell’esame di maturità decidono di fare quel viaggio che vent’anni prima non avevano intrapreso.)

È il 10 agosto e tutti i romani che si rispettino lasciano l’assolata metropoli, che piano piano si spopola per riversarsi sulle spiagge del litorale nel tentativo di trovare un senso di ristoro dall’acqua del mare e per lavarsi di dosso interi mesi segnati dalla routine domestica  e lavorativa, ed è ciò che accade proprio in Immaturi – Il viaggio.

È in questo scenario collettivo che i nostri “immaturi” dopo aver vissuto nuovamente le fatiche, le ansie e le angosce dell’esame di maturità decidono, finalmente, di affrontare l’agognato viaggio. Immaturi – Il viaggio è diretto da Paolo Genovese, che dopo il grande successo di incassi al botteghino di Perfetti Sconosciuti nel 2016, è stato consacrato all’Olimpo del Cinema Italiano.

Ritroviamo gli amici di una volta Lorenzo e Luisa (Ricky Memphis e Barbara Bobulova), Giorgio e Marta (Raul Bova e Luisa Ranieri), Piero e Virgilio (Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu), Eleonora e Francesca (Anita Caprioli e Ambra Angiolini) che si accingono nei preparativi che li condurranno in Grecia, precisamente a Paros; tuttavia, non sono più gli anni ’80 e non hanno più diciott’anni e le possibilità fisiche sono molto ridotte rispetto a quello che questa banda di giovincelli vuole farci credere.

Disseminata nel Mar Egeo, Paros è l’isola più grande dell’arcipelago delle Cicladi e grazie a Immaturi – Il viaggio è possibile comporre una mappa ben dettagliata, o una sorta di memorandum per il turista per caso, accompagnati dalla voce della curiosa e infaticabile di Ambra Angiolini, desiderosa di scoprire quel luogo magico. I nostri “giovani” approdano al porto di Parikia, capitale dell’isola, che architettonicamente richiama i paesaggi marittimi tipici delle Cicladi, fatti di edifici bassi a forma squadrata, i tetti prevalentemente piatti che si contrappongono a qualche svettante cupola dalle sfumature azzurre.

Immaturi – Il viaggio: “- Paros è proprio l’emblema del viaggio di maturità!
– Sì, magari a vent’anni!”

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La città è percorsa da tipiche viette pedonali, interamente lastricate con pietre, che si intrecciano l’un l’altra, andando a creare un labirinto surrealista fatto di scale, vicoletti, staccionate, piazzette, archi, rampicanti fioriti e negozietti di ogni genere. Molto caratteristica è la piccola piazzetta con al centro un albero, sulla quale si affaccia un ristorante tipico; è qui che ritroviamo Piero seduto per oltre sei ore in attesa della difficile Gloria.

Nel giro di esplorazione dell’isola alla ricerca del caratteristico parco archeologico, il gruppo si avventura prima in direzione sud di Parikia, lungo le sinuose strade che costeggiano la costa; qui possiamo riconoscere il Pandrossos Hotel, caratterizzato dalla massiccia struttura di un mulino a vento e che con una strana malinconia rivolge il proprio sguardo al mare.

Segue poi il villaggio di pescatori, chiamato Naoussa, che con non più di tremila abitanti si affaccia sulla punta settentrionale dell’isola; la location è senza dubbio molto suggestiva e vede da un lato i ristorantini e i caffè che si sviluppano lungo il porticciolo e dall’altro lato le barche ormeggiate che sussultano ai delicati sospiri del mare. La sera si crea un’atmosfera incantevole, dove le luci calde dei lampioni, che seguono le dolci curve della costa, si riflettono nell’oscuro specchio d’acqua.

Imperdibile, inoltre, il giro in gommone per la vista dell’isola dal mare, esperienza che i nostri “immaturi” non avranno l’occasione di vivere a causa di mille imprevisti.

Immaturi – Il viaggio: la potenza espressiva delle sue location

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Le location sono caratteristiche per il forte contrasto tra il bianco delle costruzioni, realizzate con una particolare varietà di marmo, chiamato paro, che fa da contrasto con le porte e gli infissi di un’intensa e profonda tonalità di blu e azzurro che richiama le più svariate sfumature del mare.

Il bianco si oppone in maniera prepotente sulla distesa d’acqua che circonda l’isola che rende i propri abitanti dei prigionieri dispersi su qualche lembo di terra nel Mediterraneo. Questo bianco, imperante colore neutro, si impone nel paesaggio esteriore per accogliere le varie sfaccettature cromatiche che appartengono ad ogni singolo personaggio.

Un altro contrasto di tonalità da non perdere è quello creato dalle tinte calde delle albe e dei tramonti, dove i rossi, i gialli e gli aranci si amalgamano e si fondono insieme, scontrandosi con i colori freddi delle configurazioni abitative.