Contratti senza senso: da Johnny Depp a Tom Cruise, 10 attori che hanno firmato le clausole più illogiche

Il lato meno conosciuto del cinema rivela le clausole più assurde inserite nei contratti di alcune delle maggiori star cinematografiche.

Per quanto noioso possa definirsi il lato burocratico del cinema, ci sono alcune richieste inserite nei contratti da parte degli attori che sfiorano i limiti dell’assurdo. Come è noto che Julia Roberts ad esempio ha avuto per decenni una clausola di non nudità, che Roger Moore ha preteso una scorta infinita di sigari Montecristo mentre interpretava James Bond e che Steve McQueen ha insistito affinché lui e Paul Newman avessero lo stesso numero di battute in The Towering Inferno, ci sono numerose star che con le loro clausole contrattuali hanno fatto in modo di avere sul set il massimo del confort. Tra richieste che calcano la mano sul tema del divismo e altre che sembrano anche solo difficili da poter venire in mente, fino a chi, per esempio, non ama apparire nei bloopers, ecco alcune delle più strane richieste che sono state scritte e controfirmate nei contratti di alcuni noti attori.

Contratti assurdi… e dove trovarli! 

10. Johnny Depp è stato pagato 16 milioni di dollari nonostante fosse stato licenziato da Animali fantastici 3

Johnny Depp

Una delle clausole più ambite nei contratti Hollywood è la così detta “pay or play”, che prevede che l’attore venga pagato la quota negoziata, qualunque cosa accada. In genere questo è riservato agli attori considerati di serie A, e si tratta di una richiesta che assicura che l’attore venga comunque pagato anche se un progetto cinematografico di successo viene continuamente ritardato, o addirittura cancellato. Nel caso di Johnny Depp e del terzo capitolo di Animali fantastici, le cose sono andate in modo leggermente diverso. Avendo girato solo una scena nei panni del malvagio Grindelwald, a Depp è stato chiesto di lasciare la produzione dalla Warner Bros. per aver perso la sua causa per diffamazione contro il quotidiano britannico The Sun, dopo che il giornale scandalistico lo aveva definito un “wife-beater”, letteralmente “picchiatore di moglie”.

Ma poiché il contratto di Depp per Animali fantastici non prevedeva clausole morali né l’attore è stato licenziato per una cattiva condotta sul set o limitata alla produzione del film, la Warner Bros. ha dovuto pagare all’attore l’intero compenso stabilito, che era di ben 16 milioni di dollari, nello stesso momento in cui la casa di produzione firmava un altro contratto con Mads Mikkelsen. Evidentemente le clausole pay or play sono investimenti ad alto rischio per gli studios, quindi in genere sono concesse solo agli interpreti più richiesti.

9. Tom Cruise non permetterà che il suo volto e la sua fisionomia vengano utilizzate in gadget e prodotti come figurine o videogiochi

Tom Cruise Cinematographe.it

Tom Cruise, nei contratti per i suoi noti film di successo ha una clausola che impedisce che personaggi di figurine, videogiochi o altri prodotti vengano fatti a immagine e somiglianza della sua persona. Anche nel lontano film del 1987, Top Gun, Cruise non ha prestato se stesso a un adattamento del videogioco né ha accettato che il suo volto comparisse sulla scatola di un gioco. Nonostante l’evidente potenziale commerciale di figurine di Mission: Impossible, le uniche che ritraggono fedelmente Ethan Hunt sono quelle non ufficiali e cioè create dai fan.

Alcuni hanno ipotizzato che questa possa essere una clausola imposta da Scientology, ma non ci sono mai state reali conferme a sostegno di questa tesi. Tuttavia, considerando le entrate economiche che conseguirebbero alla possibilità di utilizzare il volto di Cruise, è piuttosto strano che l’attore sia così protettivo nei confronti del suo lato più commerciale.

8. Quvenzhané Wallis aveva potere di veto per qualsiasi bloopers in Annie

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Credits: Kena Betancur/AFP/ Getty Images

Quvenzhané Wallis aveva solo 10 anni quando ha recitato nel remake del 2014 del musical Annie, ma poco prima dell’inizio delle riprese ha ricevuto una nomination all’Oscar come migliore attrice per il drammatico Beasts of the Southern Wild, diventando così la più giovane attrice ad ottenere la candidatura nella categoria. Ciò ha conferito a Wallis un potere senza precedenti quando ha negoziato il suo contratto per Annie, permettendole di fare dei suoi contratti un elenco di clausole esagerate.

Queste includevano la seconda fatturazione nel marketing del film, e cioè il potere di veto su tutti i bloopers che dovevano essere inclusi nei titoli di coda del film o nell’uscita home video. Avendo 10 anni ed essendo spesso le bloopers tanto divertenti quando imbarazzanti, la richiesta di avere il controllo su alcuni dei momenti più vulnerabili sul set non è, forse, poi stata un’idea così assurda.

7. George Clooney aveva un appartamento su misura per Gravity

George Clooney cinematographe.it

(Photo by Jeff Spicer/Getty Images)

Non è una novità che gli attori di un certo calibro abbiano nei loro contratti delle clausole che gli garantiscono il massimo del confort durante le riprese. Da una bottiglia di champagne fredda ogni sera a una scorta infinita di aragoste, fino una palestra dove l’attore può allenarsi. Ma nel caso di George Clooney si trattava di un alloggio costruito appositamente. Un attore della reputazione di Clooney ovviamente non si sposterà mai in una piccola roulotte per la durata delle riprese di un film, quindi per il set del capolavoro sci-fi di Alfonso Cuaron, Gravity, il contratto di Clooney includeva una clausola che prevedeva l’uso esclusivo di un appartamento.

Sebbene l’attore abbia ricevuto la classica roulotte per il tempo delle riprese dagli Shepperton Studios del Surrey, ha stabilito che questa fosse collegata a un appartamento che dava su una spiaggia privata, con inclusa una vasca idromassaggio, una terrazza, un campo da basket e un giardino. Secondo quanto riferito, la richiesta di Clooney è costata oltre 100.000, dollari, ma considerando il budget di 130 milioni di dollari del film, si può definirla solo una goccia nell’oceano. Tenendo poi presente che Gravity ha incassato oltre 700 milioni di dollari in tutto il mondo, mantenere Clooney sereno sul set è stato un investimento del quale è valsa la pena

6. Samuel L. Jackson gioca a golf due volte a settimana mentre gira un film

Samuel L. Jackson, Enslaved Cinematographe

Samuel L. Jackson è uno degli attori più impegnativi di Hollywood secondo il suo personale programma di “lavoro”. Jackson è un grande fan del golf e ha scritto in ogni contratto cinematografico che gli deve essere permesso di giocare a golf due volte a settimana per tutta la durata delle riprese. Per quanto sia difficile immaginare che Nick Fury si allontani dal mondo Marvel per giocare a golf, a quanto pare è esattamente ciò che accade.

In genere, mi spostano su un campo da golf in modo che io possa giocare o mi unisca a un club e devono portarmi lì almeno due volte a settimana“, ha dichiarato lo stesso Jackson. “Mi piace il golf perché è un gioco perfetto per un figlio unico come me… Hai la responsabilità di tutto ciò che fai, se sbagli è colpa tua, se vinci il merito è solo tuo“.

5. Héctor Elizondo e il contratto che l’avrebbe fatto apparire in tutti i film di Garry Marshall

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Héctor Elizondo, meglio conosciuto per essere apparso nei programmi TV Chicago Hope e Last Man Standing, così come per le sue collaborazioni cinematografiche con Garry Marshall, tra gli anni 1982 e 2016, Elizondo è apparso in tutti i 18 film di Marshall, non per collaborazione decisa al momento, ma per una stipulazione contrattuale precedentemente stabilità. La clausola in particolare non appariva però nei contratti di Elizondo ma in quelli di Marshall, che aveva scritto in ciascuno dei suoi contratti di regia che avrebbe potuto scegliere Elizondo per un ruolo. Elizondo scoprì dell’esistenza di questa clausola contrattuale solo dopo la morte di Marshall avvenuta nel 2016.

4. Jack Nicholson non ha mai dovuto lavorare quando i LA Lakers giocavano in casa

Jack Nicholson Cinematographe.it

Samuel L. Jackson potrebbe insistere sul fatto che gli fosse permesso di praticare uno sport durante le riprese di un film, ma nella sua carriera d’attore di Jack Nicholson bisognava sapere con esattezza quando i LA Lakers giocavano in casa, perché Nicholson voleva poter guardare lo sport in pace, e non in tv. Il leggendario attore possiede un abbonamento per il bordo campo quando i LA Lakers giocano allo Staples Center sin dagli anni ’70 e raramente salta una partita. In quanto tale, aveva scritto nei suoi contratti che le riprese cinematografiche fossero programmate in base alle partite dei Lakers.

Anche se questo era spesso relativamente pratico considerando che molti dei film di Nicholson sono stati comunque girati a Los Angeles o nei dintorni, per Ironweed del 1987 la programmazione è stata tutt’altro che esente da una serie di problematiche, considerando che il set era stato allestito a New York durante il culmine della stagione NBA 1986-1987. Sapendo però che i Lakers hanno vinto la stagione, quel contratto rimarrà per Nicholson la sua scelta migliore e quei posti a bordo campo avranno anche un prezzo non indifferente.

3. Jamie Foxx non ha girato scene su barche o aerei in Miami Vice

jamie foxx, cinematographe.it

Proprio durante la produzione di Miami Vice di Michael Mann, la star Jamie Foxx ha vinto un meritato Oscar come miglior attore per la sua interpretazione di Ray Charles, avanzando qualche richiesta al suo solito contratto. Foxx ha usato così per la prima volta la sua fama per negoziare uno stipendio più alto, costringendo il co-protagonista Colin Farrell ad avere una riduzione sul suo compenso. Inoltre, molti di coloro che hanno lavorato alla produzione hanno notato che non era facile lavorare con Foxx che si un giorno, fuggì dal set della Repubblica Dominicana dopo che erano stati sparati dei colpi nelle vicinanze, costringendo a Mann a cambiare il finale del film.

Ma in termini di clausole contrattuali, la sua richiesta più importante era quella che prevedeva la possibilità che si rifiutasse di prendere parte a qualsiasi scena ambientata su barche o aerei, cosa che per un film sul traffico di droga a Miami non è sicuramente facile. Un membro della troupe, dall’identità ignota, ha descritto Foxx come “più che una diva, nel senso che aveva paura delle barche e paura degli aerei“, considerando che Farrell avrebbe invece “girato qualsiasi scena“.

2. Dwayne Johnson, Vin Diesel e Jason Statham devono subire gli stessi danni durante i combattimenti in Fast & The Furious

Fast and Furious - Cinematographe.it

Non dovrebbe sorprendere nessuno che le più grandi star dell’action abbiano un ego smisurato, ecco che nel 2019 è stato riferito che Dwayne Johnson, Vin Diesel e Jason Statham abbiano richiesto una clausola nei loro contratti che riguardava i danni fisici che potevano sopportare durante i combattimenti. Diesel è arrivato addirittura a ideare un sistema di valutazione per tenere il conto di quanto ogni attore venisse colpito, preso a calci o a testate per garantire che ognuno ricevesse la stessa quantità di colpi.

Secondo quanto riferito, questo sistema alla fine non è stato utilizzato, anche se il produttore Michael Fottrell ha confermato che i combattimenti sono coreografati per garantire che nessuna delle star sia realmente KO alla fine. Per quanto tutto ciò possa sembrare ridicolo, ha un senso se si considera i litigi tra Diesel e Johnson durante la produzione, ognuno dei quali presumibilmente voleva proteggere la propria immagine e non rinunciare a nulla per l’altro.

1. A Mark Wahlberg è stato garantito un bonus di 900.000 dollari se Anne Hathaway si fosse ritirata dal film Il lato positivo

Mark Wahlberg

Anche se Mark Wahlberg non è nel cast di Il lato positivo di David O. Russell, prima di iniziare le riprese, aveva firmato un contratto che stabiliva che avrebbe ricoperto il ruolo di co-protagonista anche se Anne Hathaway si fosse ritirata, ma con un bonus di 900.000 dollari. Quello che a quanto pare temeva Wahlberg era che, se Anne Hathaway avesse rinunciato alla parte e fosse stata sostituita da un’attrice meno nota, questo avrebbe influenzato le vendite al botteghino, e quel bonus gli permetteva di tutelarsi da eventuali perdite dovute a chi avrebbe recitato al suo fianco.

Alla fine il suo ruolo è andato a Bradley Cooper e Anne Hathaway è stata sostituita Jennifer Lawrence, poi premiata con l’Oscar per la sua performance. L’ironia è che sia Hathaway che Wahlberg hanno finito per abbandonare il film e sono stati sostituiti da attori all’epoca meno famosi. Ma se Wahlberg non se ne fosse andato, avrebbe guadagnato quasi un milione di dollari in più per il film e semplicemente per aver recitato al fianco di Jennifer Lawrence.

 

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