Artemis Fowl: il film Disney + è adatto all’età dei vostri figli?

Artemis Fowl è un film ricco di avventura, tratto dalla serie di libri fantasy di Eoin Colfer. Ma da quale età è consigliabile la visione?

Artemis Fowl, il film per la regia di Kenneth Branagh, è disponibile dal 12 giugno in streaming su Disney +. Il film  – tratto dai primi due volumi della serie di libri fantasy dello scrittore irlandese Eoin Colfer – vede protagonista il personaggio che dà il nome alla pellicola, un geniale ragazzino di 12 anni che, dopo aver inconsapevolmente appreso dal padre sotto forma di racconti e letture i segreti di un mondo all’apparenza fantastico, popolato da fate, elfi, gnomi, troll, goblin e altre creature del mito, si ritroverà a dover salvare il suo papà – un misterioso trafficante d’arte scomparso in un apparente rapimento durante uno dei suoi tanti viaggi segreti.

Ma in che modo? Artemis sarà chiamato e cercare e trovare il fantomatico Aculos, un’arma potentissima in grado di stabilire un ponte fra i due mondi, uno strumento che suo padre è stato accusato di aver rubato e nascosto. Avrà inizio così una missione straordinaria destinata a scatenare una vera e propria guerra fra il mondo umano e quello fantastico, della quale – tuttavia –  il piccolo Artemis avrà il pieno controllo.

In questo articolo – e nell’annesso video – cercheremo di capire a quale fascia d’età è più adatto il film  analizzandolo attraverso 5 parametri ovvero temi positivi, violenza, scene di sesso e amore, linguaggio, alcol e droga.

Artemis Fowl: a che età vedere il film di Kenneth Branagh? – I Temi positivi

Artemis Fowl nasce come film d’azione e avventura, a misura dei piccoli lettori che si sono appassionati alle vicende del giovane e improvvisato detective attraverso i libri di Colfer. Lontano dal rappresentare una fiaba con una specifica morale, il film presenta un tema positivo principale, ovvero quello della famiglia, non sempre ambiente perfetto e ideale (Artemis è orfano di madre e ha un papà piuttosto assente, a causa del suo lavoro misterioso che lo costringe spesso a viaggiare per il mondo senza una specifica data di ritorno) ma alla base dei valori e dell’identità di ogni individuo. C’è poi il tema positivo  dell’ inesistenza di una sostanziale diversità fra esseri senzienti, anche  al cospetto di un mondo parallelo, in cui sembrano vivere creature del tutto differenti nell’aspetto e organizzazione sociale che – a loro volta – soffrono delle loro differenze interne  (come lo gnomo troppo alto).  Anche le creature fantastiche, quindi, provano sentimenti del tutto simili a quelli riscontrabili fra la popolazione umana, aprendo così la strada alla possibilità di stabilire un legame empatico fondato sul rispetto e sulla comprensione, in grado di appiattire ogni apparente o sostanziale disparità.
Non solo, come sempre il bene e l’amore per il prossimo, chiunque egli sia, sembrano essere l’unica strada percorribile per risolvere ogni guaio.

Scene di violenza

Artemis Fowl, come già accennato mette in scena una guerra fra mondi, in cui non vengono risparmiate scene cruente in cui i personaggi vengono lanciati in aria o minacciati in modo spaventoso, rendendo il film fonte di una certa dose di impressionabilità per i più piccoli, ancora non in grado di contestualizzare le dinamiche osservate sullo schermo. Anche alcuni effetti visivi contribuiscono ad essere eccessivi per un pubblico troppo giovane, che rischia di scambiare il “fantastico” o “magico” per “inquietante”. Semaforo giallo per questo aspetto, quindi.Scene di sesso e amore

Artemis Fowl, Cinematographe.it

Le scene di sesso e amore sono totalmente assenti in Artemis Fowl, un film tutto basato sul desiderio di un bambino di salvare il suo papà da forze misteriose, la cui massima espressione sentimentale e la potenziale tenera simpatia fra il giovane eroe protagonista e la coetanea (solo all’apparenza, in realtà) elfo femmina Spinella Tappo.

Linguaggio scurrile e parolacce

Artemis Fowl, Cinematographe.it

Il linguaggio è pulito, a tratti anche buffo e divertente, soprattutto per quanto riguarda le esclamazioni e i modi di dire degli elfi nel giudicare gli eventi, sempre ispirati al mondo della natura. Tuttavia, Artemis Fowl appare piuttosto complicato da seguire e comprendere, non essendo di immediata fruizione per un pubblico di piccolissimi e rivolgendosi maggiormente ai giovani appassionati dei libri, in una fascia pre-adolescenziale. La pellicola, infatti dà per scontate molte conoscenze preliminari sulla storia, delegando il POV della narrazione allo gnomo Bombarda Sterro (interpretato da Josh Gad) e lasciando il pubblico pressoché all’oscuro sul sentire del giovane Artemis e sulla sua evoluzione da ragazzino prodigio a detective infallibile.

Alcool e droga

L’alcool e la droga sono del tutto assenti in Artemis Fowl, che esclude anche il gusto di veder somministrare qualche pozione magica dagli effetti imprevedibili. La narrazione è tutta basata su un’azione concitata che vede al centro la contrapposizione (fisica e metaforica) fra mondo “di sopra” – e quindi quello umano – e mondo “di sotto”, popolato dalle creature che – ingenuamente – consideravamo fantastiche.

In conclusione, il film di Kenneth Branagh risulta più adatto a partire dai 10 anni di età, risultando pienamente comprensibile verso i 12 anni, soprattutto a causa del linguaggio complicato e delle vicissitudini piuttosto veloci e intricate.

La trama, infatti, risulta a tratti confusionaria (anche per un adulto) che non conosca i libri,  rendendo il film Disney + diretto principalmente ai giovani lettori dei libri, essendo gli eventi piuttosto compressi, nella sua durata di poco più di 1 ora e mezza e richiedendo quindi come pre-requisito una certa conoscenza preliminare della tematica, prima di addentrarsi nella visione, se si vuole comprendere pienamente la storia.

Una curiosità: il finale di Artemis Fowl sembra condurre direttamente a un sequel… quindi preparate i vostri figli a recuperare tutti i libri della serie, se non l’hanno ancora fatto!