About a Boy – Un ragazzo: la spiegazione del finale del film
About a boy dichiara la fine e il decesso della coppia come valore sociale, affermando con estrema freschezza e ironia che nella vita serve ben altro per sentirsi completi e parte di un tutto.
About a Boy – Un ragazzo è un film del 2002 diretto dai fratelli Paul e Chris Weitz e tratto dall’omonimo best seller di Nick Hornby, che nel 1998 ha venduto ben un milione di copie in Inghilterra diventando uno dei libri inglesi più venduti di tutti i tempi.
La pellicola ruota intorno alla figura del “ragazzo”, citata nel titolo, e fornisce già la chiave di lettura del film stesso. “Boy” infatti può essere riferito a entrambi i protagonisti del film: Will (Hugh Grant) e Marcus (Nicholas Hoult). L’insolito e unico rapporto tra i due è il punto nevralgico del film, che si basa di fatto su un doppio processo di trasformazione.
About a Boy – Un ragazzo: Will e Marcus ragazzi a confronto
Analizzando il personaggio di Will, al principio non ha veri amici né vere relazioni con l’altro sesso, scansa ogni tipo di impegno e responsabilità, afferma la sua totale volontà di essere libero, non dimostra una gran voglia di crescere, piuttosto è dominato da individualismo, solipsismo ed egocentrismo. Il suo motto è, non casualmente: “ogni uomo è un’isola”. Per lui ogni individuo è a sé stante. Questa chiusura non è però totale, infatti Will si apre alla collettività, alla moda e ai gusti dominanti nella società in cui vive. Tuttavia questa apertura risulta, come tutta la sua vita, dominata da un senso di estrema superficialità e su un netto rifiuto della profondità.
Passando al co-protagonista Marcus, si dimostra – al contrario – un ragazzo non solo dotato di un’estrema sensibilità, ma la solitudine che avvolge la sua vita non è voluta, bensì subita. Causata piuttosto dai suoi comportamenti e gusti in cui tutto tende a essere in contrasto con ciò che domina tra gli altri ragazzi. Questa personalità, più che una creazione di Marcus, risulta essere dettata della madre, Fiona (Toni Colette), che soffre di depressione e rappresenta un ulteriore esempio di solitudine, drammatica e sofferta. Marcus è l’unico sostegno per la madre che tende a proiettare su di lui e, conseguentemente, a trasformarlo in una proiezione di sé, forgiandolo a sua immagine e somiglianza.
Le solitudini dei due personaggi sono quindi molto diverse fra loro perché Marcus è solo ma, al contrario di Will, non vorrebbe esserlo: vuole aprirsi agli altri, ma non ne sembra capace. Se per Will “ogni uomo è un’isola” per Marcus è esattamente l’opposto e crede che ognuno abbia la necessità di creare dei legami. L’incontro tra i due personaggi è l’incontro tra due diverse solitudini. Will è un uomo profondamente immaturo, un uomo rimasto ragazzo; Marcus è, di contro, un ragazzo più maturo rispetto alla sua età, un piccolo uomo. I due, ritrovandosi, riescono ad aprirsi, si cambiano reciprocamente e trovano armonia. Marcus trova in Will una figura amicale più che paterna, quello che si percepisce è che non vede in lui un modello da seguire ma piuttosto un aiuto per abbracciare il mondo. Will, gradualmente, percepisce che può essere davvero utile a Marcus; aiutandolo a superare le sue paure e consigliandogli come comportarsi per non essere escluso dai coetanei.
Grazie alla sempre più crescente profondità dei rapporto, il primo finirà per non rifugiarsi più nella chiusura del solipsismo, scoprendo il piacere del dare, comprendendo di volere rapporti più profondi con l’altro; mentre il secondo potrà affermare la sua individualità e staccarsi dalla figura materna.
About a Boy – Un ragazzo: “No man is an island” – ci vuole una riserva!
Il nucleo e centro nevralgico del film è proprio l’insolito rapporto che i due protagonisti instaurano e del quale, con lo scorrere delle pellicola, i due scopriranno esserne quanto mai bisognosi. È un dare e avere fra i due, che riescono così a ritrovare un equilibrio nelle rispettive esistenze, scoprendo nuove certezze e nuovi modi di essere. La frustrazione delle intenzioni di entrambi li porterà a rivedere le proprie convinzioni con il risultato di mostrare un divertente passaggio di consegne generazionali in linea maschile; Marcus diventa ponte, impedendo a Will di continuare a essere isola, ma si spingerà più in là rispetto all’attempato amico, prendendo di polso la situazione sociale e dichiarando la morte della coppia come istituzione sociale.
Il finale del film dichiara con estrema semplicità come nella vita non sia sufficiente essere parte di un numero “2”: quello che serve, alla fine dei conti, è una riserva e Marcus e Will la trovano rispettivamente l’uno nell’altro. About a boy dichiara la fine e il decesso della coppia come valore sociale, affermando con estrema freschezza e ironia che nella vita serve ben altro per sentirsi completi e parte di un tutto.