800 eroi: la storia vera della Battaglia di Shanghai raccontata nel film di Guan Hu

800 eroi ha conquistato il secondo miglior incasso a livello mondiale in tutto il 2020.

Scritto e diretto da Guan Hu, 800 eroi è ambientato durante la seconda guerra sino-giapponese, il maggiore conflitto mai avvenuto tra la Repubblica di Cina e l’Impero giapponese, e il più grande conflitto asiatico del XX secolo. Combattuta prima e durante la seconda guerra mondiale terminò con la resa incondizionata del Giappone il 2 settembre 1945, che mise fine alla seconda guerra mondiale. Con un cast ricchissimo, 800 eroi è stato il secondo film con maggior incasso del 2020, conquistando in tutto il mondo oltre 450 milioni di dollari. Ecco la vera storia del film!

La storia vera di 800 eroi

800 eroi; cinematographe.it

Iniziata nell’agosto del 1937 e terminata nel novembre dello stesso anno, la battaglia di Shanghai si svolse durante la seconda guerra sino-giapponese tra l’Esercito nazionalista cinese e l’Esercito imperiale giapponese. Fu una delle battaglie più grandi, sanguinose e violente combattute durante il conflitto e si concluse con la vittoria giapponese e la ritirata delle truppe cinesi. Dopo l’Incidente del ponte di Marco Polo e le prime vittorie giapponesi nel settore Pechino-Tientsin, il comandante in capo del Kuomintang, il generalissimo Chiang Kai-shek, decise di concentrare le sue divisioni migliori, addestrate dai consiglieri militari inviati dalla Germania, nel settore di Shanghai per fermare l’avanzata nemica, dare una dimostrazione della volontà della Cina nazionalista di non cedere all’aggressione, suscitando in questo modo la simpatia della Potenze occidentali, e guadagnare tempo per evacuare le industrie nell’interno della Cina.

La Battaglia di Shanghai raccontata nel film

Durante i tre mesi di sanguinosi combattimenti, i soldati giapponesi e cinesi si scontrarono a distanza ravvicinata nel centro di Shanghai, nelle città della periferia e sulle spiagge dello Yangtze Kiang, dove i giapponesi avevano effettuato alcuni sbarchi. La battaglia, che coinvolse oltre un milione di soldati delle due parti concentrati in uno spazio ristretto, può essere suddivisa in tre fasi: la prima fase, tra il 13 e il 22 agosto 1937, durante la quale le truppe cinesi cercarono, senza riuscirci, di eliminare le forze giapponesi presenti nel centro di Shanghai; la seconda, tra il 23 agosto e il 26 ottobre 1937, fu caratterizzata dall’arrivo di ingenti rinforzi di truppe scelte giapponesi che, al comando del generale Iwane Matsui, iniziarono sistematiche operazioni per conquistare l’area urbana, che venne lentamente occupata dopo cruenti scontri casa per casa, e le regioni circostanti; e infine l’ultima fase, dal 26 ottobre alla fine di novembre 1937, nel corso della quale, le superstiti truppe cinesi ripiegarono per evitare un accerchiamento e si ritirarono combattendo lungo la strada in direzione della capitale cinese Nanchino.

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