Luca: dov’è ambientato? Le location italiane ispirate alle Cinque Terre

Portorosso - il paese di fantasia in cui si svolgono le vicende del film d’animazione Disney-Pixar, Luca - è uno straordinario mosaico composto dai luoghi più suggestivi delle Cinque Terre, in Liguria.

Luca (QUI la nostra recensione), il nuovo gioiello d’animazione Disney-Pixar per la regia dell’italiano Enrico Casarosa (La luna), è finalmente su Disney + dal 18 giugno, pronto a portare una ventata di luminosa freschezza e voglia di vacanze dopo un periodo buio e claustrofobico.

Un film nato dalla fervida fantasia e dai ricordi d’infanzia del regista originario di Genova che – ripercorrendo la magia delle sue estati in Riviera – ha raccontato la storia di un’amicizia speciale fra due mostri marini che si avventurano a scoprire il mondo terreno, per realizzare il proprio sogno di libertà. Ecco la trama ufficiale:

Luca, Cinematographe.it

Monterosso

Ambientato in una città di mare della Riviera italiana, l’originale film d’animazione è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate tra gelati, pasta e corse in scooter. Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: mostri marini di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.

Luca – non solo Monterosso: da Vernazza a Riomaggiore, tutti i paesi delle Cinque Terre che hanno ispirato il film d’animazione

Luca, Cinematographe.it

La piazza principale della fantomatica Portorosso, dove si svolgono le vicende del film, è direttamente ispirata a quella di Vernazza, nonostante l’assonanza del nome del paese con l’altrettanto straordinaria Monterosso, che ha fatto da modello per altri scorci. L’operazione di location scouting per Luca si è svolta nel corso di ben quattro anni, al termine dei quali il team è arrivato a dare vita a Portorosso, un mosaico delle parti più belle di ogni paese delle Cinque Terre.

Luca, Cinematographe.it

Vernazza, in particolare,  – il cui nome deriva dal torrente Vernazzola su cui è sorta (oggi coperto) – si articola in una serie di vicoli e ripide scalinate, presenti in molte scene del film, costruito riecheggiando anche i bellissimi dettagli di Monterosso, il paesaggio stimolante di Tellaro, il suggestivo mosaico di colori degli edifici affacciati sul mare di Porto Venere e l’armonia di Manarola, adagiata sulla collina, così come Corniglia, arroccata più in alto e con un difficile e tortuoso accesso al mare.

Luca, Cinematographe.it

Portorosso

Luca, Cinematographe.it

Vernazza

La casa di Giulia – la compagna di avventure acquisita da Luca e Alberto al loro arrivo a Portorosso,  è stata ispirata invece a un edificio presente nel porticciolo di Riomaggiore, la più orientale e meridionale delle Cinque Terre, il cui centro abitato è composto da diversi ordini paralleli di tipiche case torri genovesi che seguono il ripido corso del torrente dal quale il paese prende nome (anticamente chiamato Rivus Major).

Luca, Cinematographe.it

Riomaggiore

Il regista e i suoi collaboratori sono tornati dai viaggi di perlustrazione in Liguria con oltre ventimila foto, che sono state consultate più volte per dare vita a ogni scorcio mostrato nel film, al fine di rendere Portorosso il più dettagliato possibile e di offrire l’impressione che si tratti di un solo luogo originale e non di uno straordinario sunto degli angoli più suggestivi di tutte le Cinque Terre.

Luca, Cinematographe.it

Location scouting

Cosa mangiare alle Cinque Terre? Le trenette al pesto del papà di Giulia!

Luca, Cinematographe.it

Il cibo è cultura ed Enrico Casarosa ha contribuito a far addentrare il pubblico nel mite e solare clima ligure facendo offrire al nostro eroe un bel piatto di trenette al pesto come primo vero pasto umano consumato a casa dell’amica Giulia. Una ricetta semplice quanto deliziosa, che parla del rapporto dei liguri non solo col mare ma anche con la loro terra arida e argillosa, in grado di ripagare il duro lavoro dei contadini con sapori e profumi inconfondibili, come quelli del basilico genovese DOP., alla base delle ricetta della  famosissima salsa.

Luca, Cinematographe.it

Le trenette sono un tipo di pasta lunga fatta in casa con uova, farina, acqua e sale, dalla forma appiattita e più larga, rispetto a ai classici spaghetti. Gli ingredienti per cucinarle al pesto, oltre all’immancabile basilico, includono anche patate, fagiolini e una generosa spolverata di parmigiano grattugiato. Vediamo insieme come prepararle per 4 persone:

-600 grammi di trenette;
-4 patate di media grandezza;
-una manciata di fagiolini verdi;
-un mestolo di acqua di cottura della pasta;
pesto genovese (preparato pestando in un mortaio basilico, pinoli, aglio, sale e aggiungendo pecorino sardo e parmigiano grattugiati in parti uguali e olio extravergine di oliva, aggiunto a filo fino al raggiungimento della giusta consistenza);
-parmigiano grattugiato q.b..

Le verdure (patate e fagiolini) devono essere bollite in acqua salata, la stessa dove poi andrà cotta la pasta fino a cottura ultimata. Una volta scolato il tutto, va aggiunto il pesto e ultimato il piatto con il parmigiano. Buon appetito!