Inciso nelle ossa dove è stato girato? Itinerario tra le location del film

Inciso nelle ossa dove è stato girato? La nostra guida tra le location del film Netflix, alla scoperta della Navarra, tra streghe, miti, arte e sapori.

Querce, faggi, castagni, viottoli in pietra che serpeggiando creano tragitti, lo scrosciare del fiume che inumidisce l’aria sussurrando nella sua criprolalia naturale leggende e storie magiche quanto misteriose. Elizondo – situata nella provincia e nella comunità autonoma della Navarra, nel nord della Spagna – è la città in cui prendono vita i racconti di Dolores Redondo, riportati sul piccolo schermo e disponibili su Netflix: Il guardiano invisibile e Inciso nelle ossa.

Si tratta dei primi due capitoli della nota Trilogia di Baztan, che pesca a piene mani da quel turbinio di credenze, misteri e tradizioni affascinanti e oscure che animano questo angolo della Spagna incassato nei Pirinei atlantici, tra i valichi di Belate e di Otsondo. La valle di Baztan da cui la saga prende il titolo racchiude ben quindici località tra cui Elizondo, il paese principale che rappresenta un punto di ritrovo per l’intera comunità in occasione di feste e fiere. Solcato dal fiume e caratterizzato da case intonacate con infissi lignei incorniciati con lastre di pietra, è ricco altresì di abitazioni e palazzi nobiliari che affollano nell’antico centro storico, costruite dagli emigrati in America desiderosi di sfoggiare la loro fortuna.

In questi luoghi bucolici si muove la protagonista, dei libri prima e dei film poi, Amaia Salazar. Per lei ritornare in questo stesso paese dal quale è fuggita rappresenta un tuffo nel passato, una trappola fatta di ricordi in cui la nebbia confonde la vista e gli alberi e le montagne che mutano a ogni stagione riservano sorprese non sempre gradevoli.
Le riprese di Inciso nelle ossa si sono tenute nel mese di autunno per 18 settimane e hanno permesso al regista e all’intera troupe di catturare tutti i colori di questa stagione. Come potete immaginare il successo letterario ha dato una bella mano al turismo, al punto che sono stati creati dei percorsi appositi che portano alla scoperta delle location principali.

Inciso nelle ossa: alla scoperta delle location del film, dal forno Salazar (che esiste davvero) alle chiese

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Il panificio Salazar gestito dalla famiglia della protagonista, per esempio, esiste davvero (anche se nella realtà si chiama Panificadora Baztanesa e vanta oltre 50 anni di esperienza nella panificazione) e proprio qui trovate anche i txantxigorri menzionati nella saga: dessert dalla forma arrotondata tradizionalmente prodotti in autunno a base di strutto, farina e zucchero. Inoltre sempre presso il forno è visibile l’insegna usata nel film che recita: “Mantecadas Salazar”.

Altra tappa obbligatoria nella vostra gita a Elizondo è certamente la casa di Zia Engrasi (interpretata nel film da Itziar Aizpuru), sita in Calle Braulio Iriarte, che il film ci presenta in tutto il suo accogliente tepore. Pare che proprio qui si trovino gli appartamenti rurali Txarrenea, nei quali è possibile soggiornare.

Ma le bellezze della città non si riducono a questi due luoghi. Oltre a essere un posto davvero molto caratteristico è ricco, come accennavamo, anche di molti palazzi e luoghi di culto. Il più importante è il palazzo di Arizkunenea, conosciuto anche come palazzo del Conte o dei Governatori e risalente al 1730, al quale si accede oltrepassando un cancello che apporta la data 1740. Il stile barocco e con una pianta a U, fu edificato da un personaggio di rilievo facente parte della corte di Filippo V, Miguel de Arizkun. Strizzando l’occhio ai palazzi francesi della stessa epoca a cui fa riferimento, la struttura è caratterizzata da due colonne laterali più sporgenti rispetto dalla facciata, sormontata da uno stemma e decorazioni spettacolari che raffigurano leoni, bambini, fronde e la corona del marchesato.
In questo luogo, dal cui retro si gode di una vista meravigliosa, hanno soggiornato personaggi illustri come Carlo di Borbone, aspirante al trono di Spagna.

Sempre al Settecento risale il palazzo comunale (poco distante dal palazzo di Arizkunenea) nel quale è conservata anche l’antica bandiera della valle che secondo la tradizione ondeggiò nella battaglia di Navas de Tolosa nel 1212. Tra gli altri edifici storici da visitare a Elizondo si annoverano anche il palazzo di Datue, la casa del Vicerè e il Museo Etnografico di Baztan.

Tra le costruzioni più moderne non si può non citare la chiesa di Santiago: un’esplosione di stili in cui si avvicendano le due torri in stile barocco e i dettagli gotici, edificata nel XX secolo per sostituire la chiesa preesistente. Ancor più caratteristiche e interessanti sono gli eremi di San Pedro e Santa Engracia, che potrebbero essere stati usati anche per alcune scene del film. Rispetto alla chiesa principale infatti appaiono molto più austeri, concedendoci un tuffo nel passato e nel clima in cui ci immerge Inciso nelle ossa.

Inciso nelle ossa dove è stato girato? I luoghi bucolici e e gli itinerari naturalistici della Navarra

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Il film in questione però, più che portarci alla scoperta dell’architettura del paese, che certo è incantevole, ci ammalia con la natura così lussureggiante, colorata, a tratti magica e spaventevole che si dipana tra foreste e grotte.
È chiara la presenza, tra le location del film, delle cave di Almandoz (le cui pietre rosate adornano anche le abitazioni della città di Elizondo) e di famose grotte come quelle di Zugarramurdi e la grotta Urdax. Quest’ultima è stata modellata nei secoli dalla saggezza di infinite gocce d’acqua e oggi è visitabile in un suggestivo percorso fatto di suoni e luci. Secondo la leggenda, qui un tempo vivevano i Lamiak (esseri della mitologia basca simili alle ninfe greco-romane). Fregiata altresì da disegni impossibili da vedere a causa del precario stato di conservazione e da incisioni, queste grotte hanno dato rifugio agli esseri umani durante il Paleolitico e il Mesolitico.

Per quanto riguarda invece le grotte di Zugarramurdi, acquistano particolare importanza soprattutto per le coincidenze tra la storia del villaggio in cui si trovano (a circa una trentina di minuti in auto da Elizondo) e la storia narrata nel film Netflix. Questo villaggio spagnolo è infatti divenuto noto per un fatto storico avvenuto nel 1610, quando 31 persone furono accusate di stregoneria e processate dall’Inquisizione a Logroño. Sei donne furono condannate al rogo con l’accusa di praticare riti demoniaci nelle grotte vicine. È interessante notare che tra i membri dell’inquisizione vi erano Alonso Becerra Holguín, Juan Valle Alvarado e, rullo di tamburi, Alonso de Salazar y Frías. Anche se molto probabilmente quelle donne non erano delle streghe, questo luogo è rimasto talmente segnato da quell’episodio da ricordarlo con la creazione, nel 2007, di un museo delle streghe (El Museo de las Brujas).

Cosa vedere nella a Navarra, in Spagna

Durante le riprese del thriller – che hanno coinvolto anche la catena montuosa Urbasa, ad Ainhoa ​​(nella confinante Francia) – gli autori hanno egregiamente tentato di far trasparire la mitologia basca, talvolta sacrificando location che invece, una volta che si decide di visitare la Navarra, non possono essere scartate, poiché tramite esse ci si addentra davvero nelle viscere di questo luogo. Tra i percorsi organizzati vi è il celebre Cammino di Santiago nel Baztán, l’itinerario delle streghe e il sentiero dei contrabbandieri che collega le grotte di Urdax, Zugarramurdi e Sara; l’itinerario Abartan e la passeggiata che conduce alla cascata di Xorroxin.
Nella valle sono tanti i sentieri facilmente percorribili seguendo le creste dei Pirenei che declinano dolcemente verso il mare, conducendoci altresì verso mulini ancora in funzione e musei a cielo aperto. La migliore vista della valle Baztan? La trovate a passo Otxondo, un piccolo porto dei Pirenei a 602 metri di altitudine che collega la valle con la Francia, situato a nord di Navarra, tra Dantxaria ed Elizondo.

Se avete visto il film e siete rimasti particolarmente attratti dai Cagots non perdete l’occasione di visitare Arizkun, dove si trova il Parco delle sculture di Xabier Santxotena. Tra le altre attrazioni turistiche di questa zona vengono segnalate inoltre la casa Jaureguizar ad Arraioz, il palazzo-fortezza Ursúa ad Arizkun, i palazzi Jarola ed Ascoa ad Elbete, la chiesa cinquecentesca di San Lorenzo a Ziga.

Cosa mangiare a Elizondo?

Giunti al termine della nostra guida è obbligatorio consigliare qualche tipicità culinaria della zona! Oltre ai dolci già menzionati prima, Elizondo è nota per il cioccolato alle nocciole intere, che pare sia il migliore di tutta la Navarra. Altro piatto forte è invece il txuri-tabelz, fatto con le trippe di agnello.

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