Cenerentola: 10 cose che non sai sul cartone Disney

Il 4 marzo del 1950 nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti usciva Cenerentola, uno dei classici Disney più amati di tutti i tempi. Chi di voi non ricorda le canzoni, gli abiti e i bellissimi personaggi? Diretto da Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronim il 12º Classico Disney è basato sulla fiaba Cenerentola di Charles Perrault e, mentre siamo certi che la maggior parte di voi ha visto il film almeno un migliaio di volte, crediamo che ci siano delle cose che ancora non conoscete! Pronti a scoprirle?

Cenerentola: tutto quello che non sai sulla fiaba targata Disney

Lucifero è ispirato a un gatto vero

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Si tratta nello specifico del gatto dell’animatore Ward Kimball  che, dopo aver fatto un’approfondita ricerca al fine di trovare il gatto perfetto, decise di ispirarsi al suo, Feetsy, per creare il personaggio di Lucifero. L’idea gli venne durante una delle visite di Walt Disney a casa sua.

Per chi non lo ricordasse, Lucifero è il malefico gatto della matrigna di Cenerentola. Iconica la scena in cui lei lo accarezza sul letto – e di lui si vedono solo gli occhi – mentre ordina alla protagonista tutte le faccende domestiche da fare.

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Ilene Woods, che dà la voce a Cenerentola, non sapeva che si trattasse di un provino per quel ruolo

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Ilene Woods si ritrovò a dare la voce a Cenerentola quasi per caso. Infatti Mack David e Jerry Livingston, che hanno scritto la musica e i testi per il film d’animazione, le chiesero di registrare una demo di Canta usignol, Bibbidi-Bobbidi-Boo e Questo è l’amor, che poi presentarono a Walt Disney. Dopo aver ascoltato la sua voce, la Disney non aveva davvero dubbi: il ruolo di Cenerentola doveva essere suo!

Cenerentola (1950) è stato girato in live action

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Per farsi un’idea maggiormente dettagliata di come volevano far muovere i personaggi di Cenerentola, il film è stato girato dai cineasti usando la tecnica del live action. L’attrice Helene Stanley, (usata come punto di riferimento anche per Anita in La carica del 101 e per Aurora, protagonista de La Bella Addormentata nel bosco) è stata usata come punto di riferimento per la creazione di Cenerentola.

Il finale del film doveva essere differente

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Tutti noi conosciamo il finale del film: Cenerentola che riesce a indossare la scarpetta di cristallo, dimostrando finalmente di essere lei la dolce metà che il principe stava cercando in tutto il regno. Quello che non sapete, però, è il finale differente del cartone animato che prevedeva l’arrivo del Granduca presso la dimora della fanciulla e l’arrivo della stessa al castello reale per un’ulteriore conferma del principe. Nel finale alternativo il principe non rimane deluso, ma comunque è sorpreso di sapere che quella giovane che gli fa battere il cuore non è una principessa ma una serva. Ecco allora che interviene di nuovo la Fata Madrina, che la trasforma in quella bellissima ed elegante donna che il principe ha conosciuto al ballo.

A Ilene Woods è stato chiesto di cantare la melodia tra sé e sé

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Durante la registrazione di Canta usignol Walt Disney ha chiesto a Ilene Woods se sarebbe stata in grado di cantare la melodia tra sé e sé. Per ottenere l’effetto desiderato – la canzone nel film d’animazione Disney fa da sottofondo alla scena in cui Cenerentola lava il pavimento – hanno fatto indossare alla Woods delle cuffie per darle una traccia della seconda parte della melodia. Da lì l’attrice ha poi cantato anche la terza parte, regalandoci quell’iconica scena.

Cenerentola è stato nominato a 3 Academy Awards

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Tutte e 3 le nomination sono state per la musica e per il sonoro, che in effetti è il vero fiore all’occhiello del cartone Disney Cenerentola. Il film ha ricevuto la nomination come Migliore colonna sonora a Oliver Wallace e Paul J. Smith, la Nomination Miglior canzone (Bibbidi-Bobbidi-Boo) a Mack David, Al Hoffman e Jerry Livingston e la Nomination Miglior sonoro a C.O. Slyfield.

E sempre per rimanere in ambito musicale, Cenerentola fu il primo cartone Disney le cui canzoni furono pubblicate e coperte da copyright della neonata Walt Disney Music Company.

Gli effetti speciali e la carrozza in miniatura

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Al fine di rispettare al meglio i movimenti della carrozza Kendall O’Connor creò una riproduzione in miniatura della carrozza, associandola alle scene in cui il mondo viene visto dalla prospettiva dei topolini.

I cantautori del film erano membri della Tin Pan Alley

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Al Hoffman, Mack David e Jerry Livingston (che ha continuato a scrivere canzoni per Alice nel paese delle meraviglie) sono tutti stati membri del gruppo Tin Pan Alley, l’industria musicale newyorkese che dominò il mercato della musica popolare nordamericana tra la fine del diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo secolo. A richiamare l’attenzione di Walt Disney fu la loro canzone Chi-Baba, Chi-Baba (eseguita da Perry Como) che poi, come potete facilmente intuire, si trasformò nella canzone Bibbidi-Bobbidi-Boo cantata dalla Fata Madrina.

La voce dei topolini Giac e Gas è dello stesso attore

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In lingua originale si tratta di Jimmy MacDonald, che ha poi dato voce a diversi personaggi tra cui Topolino, Chip (da Chip ‘n Dale), Ghiro (Alice in Wonderland), e Pippo. In lingua italiana i doppiatori sono Sergio Tedesco (Giac) e Paolo Fratini (Gas).

In una versione precedente il principe azzurro aveva un ruolo maggiore

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Si fa riferimento, nello specifico, alla scena in cui il principe è a caccia nel bosco, prima che lui e Cenerentola si riscoprano amici.

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